Biblioteca San Giorgio, Pistoia


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I verbi della San Giorgio.

 

(Nuovi) bulli crescono

La scuola è il luogo in cui si manifestano i primi sintomi del disagio giovanile. Già dagli ultimi anni delle elementari, anche se, a nove-dieci anni, tali segni sono poco palesi, confusi con un generico rifiuto, causato da ripetuti insuccessi nell'apprendimento o da problemi in famiglia. Alle medie, generalmente la situazione si aggrava. I prepotenti e i bulli escono allo scoperto. C'è infatti un salto di “qualità” nel comportamento di sempre più numerosi alunni che, negli anni precedenti, erano stati percepiti dai maestri come estremamente vivaci e un po' ribelli, dispettosi e, qualche volta, anche aggressivi. Giunti alle medie, questi si sentono d'improvviso più grandi e iniziano a manifestare chiaramente la violenza, che caratterizza i loro rapporti con gli altri.

(Annunziata Brandoni, Piccoli teppisti crescono)

“Bullismo” è la traduzione letterale della parola inglese “bullying”, utilizzata per indicare il fenomeno delle violenze attuate tra pari all'interno di un gruppo. In tempi relativamente recenti - a partire dagli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso - tale fenomeno ha destato l'interesse da parte della comunità scientifica, stimolando lo studio e la ricerca di strategie efficaci in termini di prevenzione e contrasto.
E' ormai assodato che il bullismo non può essere considerato un gioco o una manifestazione naturale che compare nelle tappe di crescita del bambino verso l'età adulta: l'atteggiamento bullistico è espressione di un malessere sempre crescente tra i bambini e i ragazzi, a scuola e nella società, che può avere preoccupanti conseguenze, sia per le vittime che per i bulli stessi.
Le azioni classificate come bullismo sono intenzionali e persistenti, sono attacchi compiuti solitamente nei confronti di un singolo, maschio o femmina senza distinzioni, e tendono a danneggiare fisicamente e/o psicologicamente la vittima, a isolarla e ad escluderla dal gruppo.

Minacce, insulti, spinte, gesti volgari e violenti, diffusione tramite email, sms e internet di video e fotografie umilianti sono soltanto alcune delle prevaricazioni più evidenti operate dal bullo nei confronti del bersaglio scelto, dando sfogo ad un'aggressività che spesso è una tendenza comportamentale costante, l'unico modo che il bullo conosce per relazionarsi con i propri coetanei.
L'identikit del bullo non è facile da delineare, ma ci sono alcune peculiarità che ricorrono con una certa frequenza; il bullo è impulsivo, è popolare all'interno del gruppo ed esercita un comportamento aggressivo per imporsi sugli altri e ottenere l'approvazione da parte di coloro che lo rispettano e lo ammirano. Il bullo vuole sentirsi “grande”, talvolta ha alle spalle una situazione familiare o scolastica problematica e sfoga la propria frustrazione accanendosi su soggetti ritenuti deboli e particolarmente vulnerabili.
Il bullo agisce spesso con l'aiuto di due o tre coetanei che lo sostengono, senza sentirsi direttamente responsabili delle azioni da lui compiute; può risultare particolarmente aggressivo e per questo essere difficilmente gestibile a scuola e dagli adulti in generale.
Il bersaglio delle “attenzioni” del bullo è solitamente più debole di lui da un punto di vista fisico e psicologico, può essere disabile o socialmente svantaggiato, o appartenere a gruppi etnici minoritari; è solitamente un soggetto ansioso e insicuro, con scarsa autostima, non aggressivo, che può tuttavia divenire particolarmente irritabile e violento in seguito alle prevaricazioni subite.
Se è vero che prevenire il bullismo in ambito educativo non è facile, è altrettanto vero che è possibile farlo, a iniziare dall’individuazione di quei comportamenti gravi, da classificare nella categoria del bullismo, nella consapevolezza che sia la vittima di bullismo sia il bullo necessitano di essere seguiti con più attenzione e di avere un punto di riferimento che solo un adulto può dare loro. La cooperazione tra famiglia e scuola è quindi fondamentale per affrontare situazioni che paiono non avere una soluzione e per dare vita a occasioni di condivisione tra coetanei, che rappresentano momenti importanti per favorire la libera espressione del singolo e l’ascolto, da parte degli adulti, dei bisogni dei bambini e dei ragazzi. L’insegnante ha un ruolo fondamentale nel promuovere la cooperazione tra pari attraverso l’organizzazione di attività, anche extracurricolari, che favoriscano il senso di appartenenza al gruppo, un atteggiamento empatico, l’aggregazione, il rispetto reciproco, l’accettazione di chi è diverso, la condivisione delle regole, il crearsi di un clima piacevole all’interno del quale nessuno si senta minacciato.
Perché “in mancanza di un intervento, un bambino che fa il bullo diventerà un adulto incline alla violenza. Ma un bambino che sia stato vittima di un atto di bullismo non sarà da meno, specie se nessuno si prenderà a cuore il suo problema”. (William Voors, Il libro per i genitori sul bullismo).
Di seguito vengono proposte una selezione di libri che affrontano il tema del bullismo utili per genitori ed educatori, e una scelta di racconti e romanzi sul tema per giovani lettori.

Strumenti, per genitori ed educatori

Piccoli teppisti crescono, di Annunziata Brandoni, Curcio, 2013
Oltre venti storie di ragazzi e ragazze, vittime di sopraffazioni o di atti di bullismo o essi stessi attori di tali violenze ai danni dei coetanei. Storie di chi è riuscito, con un'adeguata terapia, a superare lo choc fisico e psicologico vissuto, o ad abbandonare la propria condizione di “bullo”.

Non voglio andare a scuola!, di Udo Baer e Waltraut Barnowski-Geiser, Erickson, 2012

Un libro per aiutare i genitori a interpretare il disagio provato dai figli nell'andare a scuola. Perché talvolta i bambini e i ragazzi non vogliono andarci, dicono di odiare la scuola, manifestano malesseri fisici o inventano scuse per non entrare in classe? Isolamento sociale, ansia da prestazione, bullismo sono solo alcune delle cause della cosiddetta “paura della scuola”.

Il metodo antibullo: proteggere i bambini e aiutarli a difendersi, di Allan L. Beane, Erickson, 2010

Come capire se i propri figli sono vittime di comportamenti bullistici, come prevenire il bullismo e come aiutare i più giovani a difendersi dalle violenze fisiche, verbali o psicologiche? Queste sono gli interrogativi ai quali il libro, di agile lettura, intende dare una risposta.

Il libro per i genitori sul bullismo, di William Voors, Feltrinelli, 2009

Un libro pensato per fare chiarezza sul fenomeno, sempre più dilagante, del bullismo e per aiutare gli adulti a muoversi con sicurezza nelle situazioni più delicate, in presenza sia di un soggetto vittima di violenza sia di colui o colei che tale violenza la attua ai danni di un proprio pari.

Bullismo elettronico: fattori di rischio connessi alle nuove tecnologie, Carocci, 2009

Il libro esamina le caratteristiche del cyberbullying e mette in evidenza i fattori di rischio per i preadolescenti e gli adolescenti, facendo riferimento agli apporti della psicologia dello sviluppo, alla psicologia clinica, alla pedagogia e alla sociologia.

Piccoli bulli crescono: come impedire che la violenza rovini la vita ai nostri figli, di Anna Oliverio Ferraris, BUR, 2008

Anna Oliverio Ferraris, nota psicologa e psicoterapeuta, è autrice di un libro che vuole essere un aiuto per i genitori per capire i messaggi nascosti dietro i comportamenti violenti di cui i propri figli possono essere vittime o artefici. Perché un bambino violento diventerà un adulto violento e si costruirà la convinzione, sbagliata, che l'aggressività sia l'unico modo possibile di relazionarsi con gli altri.

L’alfabeto dei bulli: prevenire relazioni aggressive nella scuola, Erickson, 2007

Dopo una parte teorica, nella quale vengono proposte le teorie sull'origine e le peculiarità del bullismo, il volume presenta una tipologia di intervento preventivo da attuare a scuola, in base al quale ogni classe diventa un gruppo di discussione su temi etici e di analisi di situazioni di disagio, al fine di favorire la condivisione delle regole e lo sviluppo di un atteggiamento di rispetto nei confronti degli altri.
Il bullismo come fenomeno di gruppo, di Rosario Di Sauro, Maura Manca, Kappa, 2006
Partendo dall'analisi della rete sociale dell'adolescente, dalla famiglia alla scuola al gruppo dei pari, gli autori si soffermano sull'importanza dell'influenza dei coetanei sullo sviluppo del fenomeno del bullismo, ponendo l'accento sulla necessità di interventi preventivi rivolti agli insegnanti, alla classe e al singolo.

Aiutare i bambini… che fanno i bulli: attività psicoeducative con il supporto di una favola, di Margot Sunderland, Erickson, 2005

La storia del piccolo Bip può essere di aiuto agli adulti per interagire con quei bambini che etichettabili come “bulli”, per capire quali motivazioni si nascondo dietro il loro comportamento aggressivo e violento. Oltre alla favola, il libro propone una serie di attività ludiche per aiutare i piccoli ad esprimere i sentimenti e il disagio che stanno vivendo.

Stop al bullismo: strategie per ridurre i comportamenti aggressivi e passivi a scuola, edizioni La Meridiana, 2005

Il volume presenta una proposta metodologica riferita alla fascia della pre-adolescenza, arricchita da suggerimenti operativi e da strumenti multimediali, da attuare in ambito scolastico per prevenire il fenomeno del bullismo. Perché, all’interno della scuola, il bullismo non riguarda solo chi è coinvolto in prima persona, bensì tutti gli alunni: se c’è il bullo ci sono anche l’aiutante, il sostenitore, la vittima, il difensore, e tanti altri “personaggi”. 

Difendere i figli dal bullismo, di Evelyn M. Field, TEA, 2005

Il libro, di agile lettura, intende essere un aiuto per i genitori che si trovano a dover gestire e affrontare il disagio di un figlio vittima di episodi di bullismo. L’autrice, nota psicologa e consulente familiare, presenta una serie di tecniche e metodi indicati dalla psicologia utili per farsi carico e risolvere le difficoltà delle vittime di atteggiamenti bullistici, lasciando al genitore la libertà di scegliere quello migliore per la propria situazione.

Letture

Federico il pazzo, di Patrizia Rinaldi, Sinnos, 2014
Angelo si trasferisce con la mamma da Verona a Napoli: nuova città, nuova scuola. E’ difficile ambientarsi in una realtà in cui tutti parlano in maniera quasi incomprensibile… e poi a scuola Angelo diventa subito il bersaglio preferito di una banda di prepotenti. Per fortuna c’è l’amicizia di Giusy e di Francesco, coetaneo taciturno che adora il personaggio di Federico II di Svevia e lo imita in tutto. 

Amici, di Kazumi Yumoto, Atmosphere, 2014

Tre ragazzi giapponesi, amici molto diversi l’uno dall’altro accomunati dall’essere costantemente derisi dai compagni di scuola. Un’estate decidono di osservare e spiare la vita di un misterioso vecchio, per capire da vicino in cosa consiste la morte. Prima, però, inaspettatamente, capiranno in cosa consiste l’amicizia.

Crack! Un anno di crisi, di Marie Aude Murail, Giunti, 2014

La vita di Charline e della sua famiglia, che deve affrontare un anno difficile: il padre perde il lavoro, la madre teme di non essere abbastanza presente con i suoi figli, il fratellino è preso di mira dai bulli della scuola, e lei si sente invisibile tra i compagni. In ogni caso, mai perdersi d’animo, c’è sempre un modo per migliorare le situazioni difficili. 

Segreti e bugie, di Rebecca Stead, Feltrinelli, 2013

La vita di Georges è difficile, il padre ha perso il lavoro, la madre non c'è quasi mai, lui è bersaglio dei bulli della scuola. Tutto cambia quando conosce Safer, che lo fa entrare nel suo personale club delle spie, iniziandolo ai segreti del mestiere... 

Ricordare Mauthausen: antisemitismo, razzismo, bullismo. Diverse facce dell’intolleranza ieri come oggi, di Patrizia Marzocchi, Raffaello, 2013

Mariangela ha quindici anni e deve trasferirsi con la famiglia a casa del nonno, un tipo silenzioso e riservato che vive in un paesino sperduto. Non sarà facile per lei adattarsi alla nuova vita, dovrà anche fare i conti con i bulli locali e confrontarsi con i ricordi di un passato doloroso, quello di chi è vissuto nei campio di sterminio, ed è sopravvissuto. 

Basket League: due sotto canestro, di Luca Cognolato, Einaudi ragazzi, 2010

Una squadra di ragazzini che giocano a basket, un gruppo di amici, le prime cotte. Una storia di amicizia e sport che affronta il tema del bullismo sui campi da gioco. 

Stella d’Africa, di Kabelo Sello Duiker, Mondadori, 2008

Una pietra magica cambierà la vita di Nolitye, una ragazzina che vive in una baraccopoli e ogni giorno deve vedersela con i bulli del quartiere. Nolitye scoprirà che la sua vicina di casa è in realtà una strega e intraprenderà un viaggio in un mondo fantastico nel quale troverà i suoi veri genitori. 

Non chiamatemi Ismaele, di Michael Gerard Bauer, Mondadori, 2008

Quattordici anni, timido e goffo: bersaglio ideale del più temuto bullo della scuola. Così Ismaele trascorre le giornate tra spintoni e prese in giro, ma le cose cambieranno quando in classe arriverà un nuovo compagno, Scobie, niente affatto disposto a farsi sopraffare dai prepotenti. 

Obbligo o verità?, di Annika Thor, Feltrinelli, 2007

Una storia di amicizia tradita e di bullismo al femminile, che ha per protagonista Nora, dodici anni e
tutta l'insicurezza di chi vive il difficile momento dell'adolescenza. Nora perderà la sua migliore amica e stringerà un legame con una nuova compagna, Karin, che sarà vittima di bullismo psicologico.

La schiappa, di Jerry Spinelli, Mondadori, 2005

Donald è davvero una schiappa, inciampa nei propri passi, è ingenuo e imbranato, incapace di fare del male. Impossibile non affezionarsi a Donald. Alla faccia dei bulli. 

Ladre di regali: un incubo dagli occhi verdi!, di Aidan Chambers, Giunti, 2004

Possono tre ragazze agire indisturbate ai danni di loro coetanee, sottoponendole a ricatti e atti bullistici, senza che nessuno se ne accorga e senza che la preside creda alle denunce delle vittime? Per fortuna le cose cambieranno, grazie al piano escogitato da un timido ragazzino. 

L’assente, di Jan de Zanger, EL, 2000

A venticinque anni dalla maturità, la classe di un liceo si ritrova per festeggiare i cento anni della scuola. I vecchi compagni rifletteranno sulla morte di Sigi, bersaglio delle pesanti attenzioni dei bulli, suicidatosi pochi giorni prima degli esami.
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