Zia Antonia sapeva di menta
Zia Antonia è un’astuta vecchietta che profuma sempre di menta ed è ospite della casa di riposo di Bellano. Ogni giorno Ernesto, nipote scapolo e prediletto, va a trovarla sentendosi un po’ in colpa per aver preso la decisione di trasferirla in quell’ospizio. Un odore di aglio, forte e sgradevole, mai sentito nella stanza della zia, fa scattare nella mente di Ernesto un dubbio, in particolare quando l’anziana innesca un meccanismo pericoloso che la porta a scegliere di non mangiare più, almeno fino a quando non le ritrovano l’estratto conto bancario… L’odore di aglio, il profumo di menta, l’estratto conto rubato, sono elementi che si intersecano e si intrecciano, trascinando il lettore in una piacevole rappresentazione.
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Ultimo aggiornamento mercoledì, 4 settembre 2024
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Zia Antonia è un’astuta vecchietta che profuma sempre di menta ed è ospite della casa di riposo di Bellano. Ogni giorno Ernesto, nipote scapolo e prediletto, va a trovarla sentendosi un po’ in colpa per aver preso la decisione di trasferirla in quell’ospizio. Un odore di aglio, forte e sgradevole, mai sentito nella stanza della zia, fa scattare nella mente di Ernesto un dubbio, in particolare quando l’anziana innesca un meccanismo pericoloso che la porta a scegliere di non mangiare più, almeno fino a quando non le ritrovano l’estratto conto bancario… L’odore di aglio, il profumo di menta, l’estratto conto rubato, sono elementi che si intersecano e si intrecciano, trascinando il lettore in una piacevole rappresentazione.
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