Biblioteca San Giorgio, Pistoia


Salta i link dei verbi.

I verbi della San Giorgio.

Sei qui: Attività >> Mostre ed esposizioni >> La felicità dei libri >> Tutte le sfumature del rosa
 

Tutte le sfumature del rosa

Mostra bibliografica a cura di Ilaria Rabatti

21 aprile - 1 settembre 2018 - Teca espositiva atrio Dipartimenti

All’interno di una tradizione soprattutto femminile di “penne rosa”, in un percorso cronologico che si dipana, dagli inizi del Novecento, con l’opera di Gyp, fino al secondo dopoguerra, con il Grano in erba di Colette, gli esemplari della donazione Annapaola Campori Mettel permettono di seguire l’evoluzione di un genere letterario considerato a lungo come di “consumo” e di basso profilo, ma che ha avuto una fortuna editoriale che non accenna, ancora oggi, a diminuire e che annovera tra i suoi autori anche nomi “insospettabili” del calibro di Scerbanenco.

Libri in mostra

1. Gyp, Le sorprese del divorzio. Disegni del pittore Carlo Chiostri. Firenze, A. Salani, 1900

Si tratta della prima edizione italiana di Autour du divorce (Paris, Calmann Lévy, 1886) che insieme ad Autour du mariage (Paris, Calmann Lévy, 1883) costituisce il dittico narrativo di Gyp sul matrimonio. Arricchita con  illustrazioni del pittore Carlo Chiostri (tra i primi illustratori di Pinocchio nel 1901) l'edizione Salani non riporta l'autore della traduzione.

Sibylle Gabrielle Riqueti de Mirabeau (1849-1932), pronipote di  Mirabeau, conosciuta in letteratura con lo pseudonimo Gyp, è stata una fecondissima scrittrice francese.Dopo la separazione dei suoi genitori, andò a vivere a Nancy, a casa dei nonni, con la madre, Marie Le Harviel de Gonneville, donna emancipata che scriveva per "Le Figaro". Esordì pubblicando articoli su riviste mondane poi, dal 1880, anche romanzi. Si dice che scrivesse di notte, impegnata, di giorno, ad intrattenere nel suo salotto numerose personalità della vita mondana e artistica dell'epoca, da Proust a Degas, da Anatole France a Daudet. In totale, arrivò a scrivere più di 120 opere, tra romanzi e piece teatrali, alcune delle quali diventarono dei successi.

2. Armand Dubarry, Abbés incestueux, Paris, Bibliothèque des publications artistiques, [1902?]

 Si tratta di uno degli 11 volumi de Les déséquilibrés de l'amour: série de romans passionels psychopatologiques, pubblicati a Parigi da Armand Dubarry tra il 1898 e il 1902.

3. Gustave Flaubert, Madama Bovary. Nuova versione fatta sulla edizione "ne variatur" dal prof. E. W. Foulques. Napoli, Salvatore Romano editore, 1904

Edizione non comune. Si tratta di una delle primissime traduzioni italiane del capolavoro flaubertiano, condotta sull'edizione definitiva da Eugenio Venceslao Foulques, traduttore, anche dal russo, dei romanzi di Tolstoj. La storia di Emma Bovary è uno degli archetipi del romanzo rosa. D’amore parlano infatti i romanzi che nutrono la giovinezza collegiale di Emma, la più grande lettrice della letteratura ottocentesca.

4. Émile Zola, Una pagina d’amore. Traduzione di G. Lubrano. Napoli, Libreria editrice Lubrano, 1906

5. René Emery, Il nostro amore quotidiano. Romanzo passionale. Unica traduzione italiana autorizzata a cura di M.R. Lotti. Milano, Società editrice “La Milano”, 1908

Edizione non comune. Si tratta della prima versione italiana di un romanzo di René Emery, pubblicato nella collana “Biblioteca dell’Amore” della società editrice “La Milano” di Corsi e Guerrini. L’edizione contiene le illustrazioni di Ferdinand Bac.

5bis. Due  illustrazioni di Ferdinad Bac contenute nel volume Il nostro amore quotidiano. Interessante, nella seconda immagine, la citazione di Cenerentola, per molti, progenitrice diretta del romanzo rosa. Ferdinand Bac è lo pseudonimo del disegnatore austriaco naturalizzato francese Ferdinand-Sigismond Bach, figlio di un nipote illegittimo dell’imperatore Napoleone e assai noto nel mondo parigino della belle époque per le sue caricature pubblicate su riviste popolari. 

6. René Emery, Le vergini in fiore. Romanzo passionale. Prima traduzione dal francese di M.R. Lotti. Milano, Società editrice “La Milano”, 1908

Edizione non comune. Si tratta della prima versione italiana di Vierges en fleur, pubblicato a Parigi da Albert Méricant nel 1902, corredato, come l’edizione francese, di 30 illustrazioni di Jack (Jacques) Abeillé.

7. Giacomo Casanova, Avventure di viaggio. Memorie di G. Casanova di Sengalt. Milano, Società editrice “La Milano”, 1908

Edizione non comune. Si tratta del primo di 24 volumi delle Memorie di Giacomo Casanova, pubblicate nella Collana “Biblioteca dell’Amore” dagli editori milanesi Corsi e Guerrini.

 

8. Marcelle Tinayre, Hellé, Paris, Calmann-Levy-Nelson, [1911]

9. Madame Elme Caro, Amour de jeune fille, Paris, Calmann-Levy-Nelson, [1916]

10. Jeanne Schultz, Jean de Kerden, Paris, Calmann-Levy-Nelson, [1917]

Si tratta non di prime edizioni, ma di prime edizioni pubblicate nella elegante “Collection Nelson”, una delle prime collane in formato tascabile (livre de poche). I libri della collana Nelson, assai ricercati nella veste editoriale, sono tutti dello stesso formato (11,5x16,3) e stampati su carta finissima (papier des Indes), che li rende assai leggeri e maneggevoli.

Marcelle Tinayre (1870-1948), giornalista e scrittrice, fu amica di Anatole France. I suoi romanzi riscossero gran successo di pubblico. Fu tra le cofondatrici del Prix Femina.

Madame Elme Caro, nata Pauline Cassin (1835-1901), fu autrice di numerosi romanzi sentimentali.

Jeanne Schultz (1862-1910) romanziera, pubblicò le sue prime opere in forma anonima. Raggiunse grande notorietà con la pubblicazione del romanzo La Neuvaine de Colette, premiato dall’Accdemia di Francia nel 1892.

11. Arnaldo Fraccaroli, Ragazze innamorate, Milano, Vitagliano, [1920?]

Prima edizione di una raccolta di novelle incentrate su tematiche sentimentali che ebbe un discreto successo di pubblico.

Arnaldo Fraccaroli (1882-1956), nato Fraccarollo, scrittore, commediografo e giornalista fu amico e biografo di Giacomo Puccini.

12. Pierre de Valrose, La temeraria. Traduzione di Decio Cinti. Milano, Sonzogno, 1920

13. Delly, L'ondine de Capdeuilles, Paris, J. Tallandier, 1921

Prima edizione. Delly è lo pseudonimo collettivo adottato da Jeanne-Marie Petitjean de la Rosière (1875-1947) e di suo fratello Frédéric (1876-1949). I romanzi di Delly furono estremamente popolari fra gli anni Dieci e gli anni Sessanta del Novecento e alcuni di essi si collocano fra i più grandi successi editoriali dell'epoca.

14. Camille Pert, La piccola Cady. Traduzione di Mura. Milano, Sonzogno, 1924

15. Camille Pert, Cady maritata. Traduzione di Mura. Milano, Sonzogno, 1922

16. Camille Pert, Il divorzio di Cady. Traduzione di Mura. Milano, Sonzogno, 1922

Edizioni non comuni. Si tratta della versione italiana, firmata Mura, di tre volumi della serie di Cady, che nell’originale francese comprende 5 volumi (La Petite Cady, 1909; Cady mariée, 1911; Le Divorce de Cady, 1914; Georges à Paris, 1917 e Cady remariée, 1926).

Camille Pert (1865-1952) è lo pseudonimo, volutamente androgino, di Hortense Rougeul Grille. Spirito progressista e femminista, nei suoi romanzi la Pert mette in scena una critica pungente delle convenzioni borghesi e dell’istituzione matrimoniale. Nella serie di Cady, la protagonista insegue la propria emancipazione dalla giovinezza alle nuove nozze passando attraverso un primo matrimonio e un divorzio, senza escludere esperienze omosessuali.

17. Mura, Sono stata a Parigi. Palermo, Hodierna, 1930

 Mura (1892-1940) è lo pseudonimo di Maria Volpi Nannipieri, autrice (oltreché traduttrice) di romanzi rosa di grande successo. Morì prematuramente in un incidente aereo: tornando da un viaggio in Libia, l’apparecchio precipitò sull’isola di Stromboli.

18. Alfred Jarry, Messalina, Milano, Pervinca, 1926

Prima edizione. Si tratta della prima traduzione italiana dell’opera di Jarry, Messaline, pubblicata a Parigi nel 1901. Inserita nella collana “Storie galanti e romanzesche” della casa editrice milanese Pervinca (1926-1930) e ne rappresenta una delle sue primissime ancorché rare uscite.

19. Guido da Verona, Sciogli la treccia, Maria Maddalena, Firenze, R. Bemporad, 1920

20. Guido da Verona, Lettera d’amore alle sartine d’Italia, Milano, Bottega di Poesia, 1924

21. Guido da Verona, Cléo robes et manteaux. Romanzo-pochade. Firenze, R. Bemporad, 1926

22. Guido da Verona, Azyadèh la donna pallida, Firenze, Firenze, R. Bemporad, 1927

Prime edizioni. Guido da Verona (1881-1939), “il D'Annunzio delle dattilografe e delle manicure” fu uno scrittore popolarissimo tra le due guerre. Capostipite del romanzo d'appendice e della letteratura erotica fu un vero autore "da incasso" che più di tutti segnò «il passaggio dal romanzo d'appendice al romanzo di consumo» (R.Reim).

23. Temple Bailey, Le scarpette d’argento, Firenze, Salani, 1932

Temple Bailey (1869-1953) feconda scrittrice americana di romanzi rosa

 

24. Giorgio Scerbanenco, Si vive bene in due, Milano-Verona, Mondadori, 1943

Prima edizione. Contiene in appendice il racconto Sette piani di Dino Buzzati e Hodgia Nasreddin di Leonida Soloviov.

Giorgio Scerbanenco (1911-1969) lasciata la Russia dopo la rivoluzione, si stabilì in Italia dedicandosi a vari mestieri. Divenne famoso soprattutto come giallista, ma collaborò a diversi rotocalchi femminili, scrivendo romanzi rosa anche con gli pseudonimi Adrian e Valentino.

25. W. Somerset Maugham, Incatesimo. Traduzione di Spiro Manzari. Roma, Campitelli, 1944

Prima edizione. Si tratta della traduzione italiana del romanzo breve Liza of Lambeth (1897) di Maugham. Quinto volume della collana “Romantica straniera” di Campitelli.

26. Colette, Il grano in erba. A cura di Roberto Ortolani. Modena, Guanda, 1945

Edizione  numerata, esemplare n. 868. Si tratta di una delle prime traduzioni di Le Blé en herbe (1923) di Colette (1873-1954)

27. Luciana Peverelli, Violette nei capelli. Milano-Roma, Rizzoli, 1945

28. Liala, Peregrino del ciel…,Milano, Sonzogno, 1946

Liala è il nome de plume, firmato D’annunzio e diventato leggenda, di Amalia Liana Negretti Odescalchi (1897-1995). Tra gli anni Cinquanta e Sessanta Liala è stata la scrittrice più letta d’Italia, arrivando a superare i dieci milioni di copie vendute. Scrisse ottantadue libri fra romanzi e novelle, tutti snobbati dalla critica, ma di straordinario successo commerciale.

29. Knut Hamsun, La gioia suprema. Traduzione di  Antonio Velini e Giovanni Bach. Copertina di Anna Salvatore. Roma, De Carlo, 1946

Si tratta della traduzione di Den sidste Glæde (1912) di Hamsun che contiene in appendice anche due racconti brevi dello stesso autore: Vittoria di una donna e Schiavi d’amore. Pur non trattandosi propriamente di romanzo rosa, il sentimentalismo di certi passaggi narrativi all’interno del romanzo insieme alla veste editoriale particolarmente ricercata (la copertina di Anna Salvatore), permettono di considerarlo come una delle tante declinazioni del genere. Anna Salvatore (1923-1978) pittrice e scultrice romana, fu uno dei personaggi più noti del mondo culturale e mondano del secondo dopoguerra. Sposata con il regista Pasquale Festa Campanile, conobbe e frequentò Ungaretti, Pasolini, Moravia e Gatto.

 

 

Ad un clic da te