The radical Reformation and the making of modern Europe
Presentazione del libro The radical Reformation and the making of modern Europe. A lasting heritage, di Mario Biagioni. Leiden-Boston, Brill, 2016
Martedì 6 giugno, ore 17.00 - Auditorium Terzani
Intervengono Massimo Bucciantini e Adriano Prosperi
Sarà presente l’autore
Invito
(pdf, 225 Kb)
Il saggio affronta il tema del rapporto tra Riforma radicale e modernità seguendo il percorso di alcune idee eterodosse tra 16. e 17. secolo. L'autore prende in esame aspetti del pensiero di alcuni riformatori radicali del Cinquecento (Bernardino Ochino, Francesco Pucci, Fausto Sozzini, Christian Francken) che dimostrano come la cosiddetta Riforma radicale non possa essere considerata semplicemente un capitolo di storia ereticale minore all’interno del grande quadro della Riforma protestante. Il radicalismo religioso del secolo 16, fu innanzitutto uno straordinario laboratorio di idee, che giocarono un ruolo chiave nella nascita del mondo moderno e influenzarono il processo intellettuale che condusse alla rivoluzione dell’Illuminismo. Laicismo, tolleranza e relativismo, tre principi fondamentali della nostra civiltà, sono in parte il frutto della duratura eredità del radicalismo cinquecentesco.
Mario Biagioni è nato a Pistoia nel 1960 e insegna Materie letterarie e Latino al Liceo scientifico "Amedeo di Savoia". Dopo la laurea conseguita all’Università di Firenze nel 1984, ha collaborato con Antonio Rotondò specializzandosi sulla Riforma radicale del Cinquecento e pubblicando da allora numerosi saggi e libri. In particolare ha dedicato le sue ricerche ad alcuni personaggi della diaspora ereticale italiana (Francesco Pucci e Fausto Sozzini) ed Europea (Christian Francken), concentrandosi poi sul rapporto tra il pensiero della Riforma radicale e quello dell’Illuminismo radicale nel quadro della formazione del mondo moderno. Ha fatto parte del comitato di redazione della collana “Studi e testi per la storia religiosa del Cinquecento” della casa editrice Olschki di Firenze e attualmente lavora con Emanuela Scribano dell’Università Ca’ Foscari di Venezia alla serie “Sociniana” per le Edizioni di storia e letteratura di Roma, nonché con Lucia Felici dell’Università di Firenze alla collana "Studi storici" della casa editrice Claudiana di Torino. È membro del gruppo di ricerca Emodir (Early modern religious dissents and radicalism) e collabora con numerose riviste specialistiche di storia, filosofia, italianistica, quali Rivista storica italiana, "Historia philosophica", Rinascimento, "Bruniana & Campanelliana", "Allegoria", "Chichibìo". Ha inoltre partecipato in qualità di relatore a convegni internazionali a Venezia, Firenze, Ginevra, Torino, Tours, Cracovia. Tra le sue pubblicazioni più recenti figurano i volumi: Francesco Pucci e l’Informatione della religione christiana (2010), La Riforma radicale nell’Europa del Cinquecento scritto in collaborazione con Lucia Felici (2012), ora anche in traduzione francese. Sempre negli ultimi anni ha inoltre curato De praedestinatione di Francesco Pucci (2000), De statu primi hominis ante lapsum disputatio di Fausto Sozzini e Francesco Pucci (2010), "Opere a stampa" di Christian Francken (2014).
-
Ultimo aggiornamento martedì, 5 maggio 2020
Presentazione del libro The radical Reformation and the making of modern Europe. A lasting heritage, di Mario Biagioni. Leiden-Boston, Brill, 2016
Martedì 6 giugno, ore 17.00 - Auditorium Terzani
Intervengono Massimo Bucciantini e Adriano Prosperi
Sarà presente l’autore
Invito
(pdf, 225 Kb)
Il saggio affronta il tema del rapporto tra Riforma radicale e modernità seguendo il percorso di alcune idee eterodosse tra 16. e 17. secolo. L'autore prende in esame aspetti del pensiero di alcuni riformatori radicali del Cinquecento (Bernardino Ochino, Francesco Pucci, Fausto Sozzini, Christian Francken) che dimostrano come la cosiddetta Riforma radicale non possa essere considerata semplicemente un capitolo di storia ereticale minore all’interno del grande quadro della Riforma protestante. Il radicalismo religioso del secolo 16, fu innanzitutto uno straordinario laboratorio di idee, che giocarono un ruolo chiave nella nascita del mondo moderno e influenzarono il processo intellettuale che condusse alla rivoluzione dell’Illuminismo. Laicismo, tolleranza e relativismo, tre principi fondamentali della nostra civiltà, sono in parte il frutto della duratura eredità del radicalismo cinquecentesco.
Mario Biagioni è nato a Pistoia nel 1960 e insegna Materie letterarie e Latino al Liceo scientifico "Amedeo di Savoia". Dopo la laurea conseguita all’Università di Firenze nel 1984, ha collaborato con Antonio Rotondò specializzandosi sulla Riforma radicale del Cinquecento e pubblicando da allora numerosi saggi e libri. In particolare ha dedicato le sue ricerche ad alcuni personaggi della diaspora ereticale italiana (Francesco Pucci e Fausto Sozzini) ed Europea (Christian Francken), concentrandosi poi sul rapporto tra il pensiero della Riforma radicale e quello dell’Illuminismo radicale nel quadro della formazione del mondo moderno. Ha fatto parte del comitato di redazione della collana “Studi e testi per la storia religiosa del Cinquecento” della casa editrice Olschki di Firenze e attualmente lavora con Emanuela Scribano dell’Università Ca’ Foscari di Venezia alla serie “Sociniana” per le Edizioni di storia e letteratura di Roma, nonché con Lucia Felici dell’Università di Firenze alla collana "Studi storici" della casa editrice Claudiana di Torino. È membro del gruppo di ricerca Emodir (Early modern religious dissents and radicalism) e collabora con numerose riviste specialistiche di storia, filosofia, italianistica, quali Rivista storica italiana, "Historia philosophica", Rinascimento, "Bruniana & Campanelliana", "Allegoria", "Chichibìo". Ha inoltre partecipato in qualità di relatore a convegni internazionali a Venezia, Firenze, Ginevra, Torino, Tours, Cracovia. Tra le sue pubblicazioni più recenti figurano i volumi: Francesco Pucci e l’Informatione della religione christiana (2010), La Riforma radicale nell’Europa del Cinquecento scritto in collaborazione con Lucia Felici (2012), ora anche in traduzione francese. Sempre negli ultimi anni ha inoltre curato De praedestinatione di Francesco Pucci (2000), De statu primi hominis ante lapsum disputatio di Fausto Sozzini e Francesco Pucci (2010), "Opere a stampa" di Christian Francken (2014).
- Ultimo aggiornamento martedì, 5 maggio 2020