Storia della legislazione e del sistema penitenziario in Toscana
Presentazione del libro Storia della legislazione e del sistema penitenziario in Toscana. Da Pietro Leopoldo alla nascita della nuova scienza penitenziaria, di Rosa Cirone. Arezzo, Helicon, 2019
Venerdì 29 novembre 2019, ore 17.00 - Sala Bigongiari
Intervengono Renato Pasta, Mario Salzano e Loredana Stefanelli
Sarà presente l'autrice
Invito
(pdf, 180 Kb)
Il 30 novembre 1786 il granduca di Toscana Pietro Leopoldo promulgò la legge di riforma della legislazione criminale toscana (Codice leopoldino), che rendeva concreta l'utopia espressa da Cesare Beccaria nel saggio Dei delitti e delle pene, dove accanto all’abolizione della pena di morte e della tortura spiccava il ruolo del carcere come luogo di espiazione ma anche di riabilitazione del reo. L'opera di Rosa Cirone, partendo da questo atto importante, illustra l’applicazione del diritto penale nella Toscana lorenese ed i vari aspetti del sistema carcerario vigente nel Granducato, arrivando fino Leopoldo II, l'ultimo granduca che nel 1859 abbandonò la Toscana lasciando in eredità un Regolamento generale per le carceri emanato nel 1845 e un nuovo Codice penale emanato nel 1853.
Rosa Cirone è funzionario del Ministero della giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria. Lavora presso la Casa circondariale di Pistoia.
Nel 2000 si è laureata in Materie letterarie presso la Facoltà di scienze della formazione dell’Università di Firenze. Ha poi conseguito, nel 2010, la Laurea magistrale in Scienze storiche presso la Facoltà di lettere e filosofia dello stesso ateneo, nel 2012 il Master di secondo livello in Scienze criminologiche presso l'Università Guglielmo Marconi di Roma e nel 2015 il Master di primo livello in Mediazione familiare nello stesso ateneo. Attualmente sta lavorando alla stesura della tesi finale del corso di laurea magistrale in Archivistica e biblioteconomia presso l'Università di Firenze.
Da sempre coltiva una grande passione per la storia e la storia dell'arte, a cui si è affiancata negli anni anche quella per la storia della medicina ed in particolare per la Scuola medica pistoiese ed i suoi protagonisti. A questo argomento è dedicato il suo primo libro pubblicato, Per il sollievo de' poveri infermi e per l'istruzione de' giovani studenti. Storia della Scuola medica pistoiese (2014). Fra i suoi interessi è andato maturando negli anni anche quello delle problematiche legate alla violenza sulle donne, da cui sono scaturiti numerosi convegni e seminari e la pubblicazione, nel 2017, del libro La situazione giudiziaria e carceraria nella metà dell'800. Il caso Migliorini tra giustizia ed ingiustizie, su un caso di uxoricidio avvenuto a Pistoia nella prima metà dell'Ottocento.
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Ultimo aggiornamento martedì, 5 maggio 2020
Presentazione del libro Storia della legislazione e del sistema penitenziario in Toscana. Da Pietro Leopoldo alla nascita della nuova scienza penitenziaria, di Rosa Cirone. Arezzo, Helicon, 2019
Venerdì 29 novembre 2019, ore 17.00 - Sala Bigongiari
Intervengono Renato Pasta, Mario Salzano e Loredana Stefanelli
Sarà presente l'autrice
Invito
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Il 30 novembre 1786 il granduca di Toscana Pietro Leopoldo promulgò la legge di riforma della legislazione criminale toscana (Codice leopoldino), che rendeva concreta l'utopia espressa da Cesare Beccaria nel saggio Dei delitti e delle pene, dove accanto all’abolizione della pena di morte e della tortura spiccava il ruolo del carcere come luogo di espiazione ma anche di riabilitazione del reo. L'opera di Rosa Cirone, partendo da questo atto importante, illustra l’applicazione del diritto penale nella Toscana lorenese ed i vari aspetti del sistema carcerario vigente nel Granducato, arrivando fino Leopoldo II, l'ultimo granduca che nel 1859 abbandonò la Toscana lasciando in eredità un Regolamento generale per le carceri emanato nel 1845 e un nuovo Codice penale emanato nel 1853.
Rosa Cirone è funzionario del Ministero della giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria. Lavora presso la Casa circondariale di Pistoia.
Nel 2000 si è laureata in Materie letterarie presso la Facoltà di scienze della formazione dell’Università di Firenze. Ha poi conseguito, nel 2010, la Laurea magistrale in Scienze storiche presso la Facoltà di lettere e filosofia dello stesso ateneo, nel 2012 il Master di secondo livello in Scienze criminologiche presso l'Università Guglielmo Marconi di Roma e nel 2015 il Master di primo livello in Mediazione familiare nello stesso ateneo. Attualmente sta lavorando alla stesura della tesi finale del corso di laurea magistrale in Archivistica e biblioteconomia presso l'Università di Firenze.
Da sempre coltiva una grande passione per la storia e la storia dell'arte, a cui si è affiancata negli anni anche quella per la storia della medicina ed in particolare per la Scuola medica pistoiese ed i suoi protagonisti. A questo argomento è dedicato il suo primo libro pubblicato, Per il sollievo de' poveri infermi e per l'istruzione de' giovani studenti. Storia della Scuola medica pistoiese (2014). Fra i suoi interessi è andato maturando negli anni anche quello delle problematiche legate alla violenza sulle donne, da cui sono scaturiti numerosi convegni e seminari e la pubblicazione, nel 2017, del libro La situazione giudiziaria e carceraria nella metà dell'800. Il caso Migliorini tra giustizia ed ingiustizie, su un caso di uxoricidio avvenuto a Pistoia nella prima metà dell'Ottocento.
- Ultimo aggiornamento martedì, 5 maggio 2020