Sostiene Culicchia
La pubblicazione di "Sostiene Culicchia" è stata realizzata in occasione dell'Incontro con Giuseppe Culicchia ospitato in biblioteca sabato 12 gennaio 2013.
1. Ernest Hemingway, Fiesta
«Per i suoi dialoghi ineguagliabili, che mi hanno fatto sentire vicinissimi quei personaggi così lontani. È il primo libro che letto a dodici anni mi ha fatto desiderare di scrivere.»
2. Knut Hamsun, Fame
«Perché la storia del suo protagonista, un emarginato che cerca di sopravvivere senza rinunciare alla propria dignità agli albori di una società capitalista già colta in tutta la sua crudeltà, è premonitrice di quello che verrà.»
3. Mark Twain, Le avventure di Huckleberry Finn
«Perché è il Grande Romanzo Americano, che ha come protagonisti un fiume, un adolescente ribelle, la Frontiera e il linguaggio, anzi, la babele di linguaggi incontrati dal protagonista lungo il suo viaggio.»
4. Thomas Bernhard, Estinzione
«Ovvero il capolavoro assoluto dell'arte del monologo, libro dove ogni singola pagina è musica, e dove l'autore raggiunge vette di crudeltà e comicità raccontando per 500 pagine un funerale e la fine di un mondo.»
5. Alfred Döblin, Berlin Alexanderplatz
«Perché se oggi possiamo farci un'idea della Berlino del 1929, metropoli che è cuore pulsante dell'Europa, è grazie a queste pagine straordinarie dove tutte le voci della città contribuiscono a cantarne l'epopea irripetibile.»
«Ma che peccato lasciare fuori le Istruzioni alla servitù di Swift o L'adolescente di Dostoevskij o La strada di McCarthy e tanti, tantissimi altri.»
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(215 Kb)
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Ultimo aggiornamento lunedì, 7 luglio 2014
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1. Ernest Hemingway, Fiesta
«Per i suoi dialoghi ineguagliabili, che mi hanno fatto sentire vicinissimi quei personaggi così lontani. È il primo libro che letto a dodici anni mi ha fatto desiderare di scrivere.»
2. Knut Hamsun, Fame
«Perché la storia del suo protagonista, un emarginato che cerca di sopravvivere senza rinunciare alla propria dignità agli albori di una società capitalista già colta in tutta la sua crudeltà, è premonitrice di quello che verrà.»
3. Mark Twain, Le avventure di Huckleberry Finn
«Perché è il Grande Romanzo Americano, che ha come protagonisti un fiume, un adolescente ribelle, la Frontiera e il linguaggio, anzi, la babele di linguaggi incontrati dal protagonista lungo il suo viaggio.»
4. Thomas Bernhard, Estinzione
«Ovvero il capolavoro assoluto dell'arte del monologo, libro dove ogni singola pagina è musica, e dove l'autore raggiunge vette di crudeltà e comicità raccontando per 500 pagine un funerale e la fine di un mondo.»
5. Alfred Döblin, Berlin Alexanderplatz
«Perché se oggi possiamo farci un'idea della Berlino del 1929, metropoli che è cuore pulsante dell'Europa, è grazie a queste pagine straordinarie dove tutte le voci della città contribuiscono a cantarne l'epopea irripetibile.»
«Ma che peccato lasciare fuori le Istruzioni alla servitù di Swift o L'adolescente di Dostoevskij o La strada di McCarthy e tanti, tantissimi altri.»
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