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Rompere le regole. Creatività e cambiamento

La vera scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nel vederli con nuovi occhi.

(Marcel Proust)

 

In ogni attività creativa, colui che crea si fonde con la propria materia, che rappresenta il mondo che lo circonda. Sia che il contadino coltivi il grano o il pittore dipinga un quadro, in ogni tipo di lavoro creativo l’artefice e il suo oggetto diventano un’unica cosa: l’uomo si unisce col mondo nel processo di creazione. 

                               (Albert Einstein)

 

 

La nona edizione dei Dialoghi sull’uomo è dedicata al tema del cambiamento e della creatività, due parole chiave che ci permettono di riflettere sui mutamenti in atto nella società: in un momento storico di imponenti flussi migratori come quello attuale ridisegnare il concetto di creatività e le sue implicazioni ci invita a sperimentare vie di fuga, cioè tragitti insoliti che apportano qualcosa di autentico e singolare al nostro quieto vivere sociale. Rompere le regole, cambiare schemi precostituiti e definiti può essere un primo passo per dare forza al cambiamento e ai processi creativi in grado di elaborare e interpretare la complessità come cifra dei tempi attuali. A rendere testimonianza di questa evoluzione un’importante mostra fotografica che apre il festival di Dialoghi dal titolo Dove nascono le idee, realizzata con Magnum Photos, una delle più prestigiose agenzie fotografiche al mondo. I fotografi Magnum, tra i quali René Burri, Robert Capa, Ferdinando Scianna ci permettono di entrare negli studi di artisti quali Francis Bacon, Giorgio de Chirico, Albert Einstein e di osservare da un punto di vista privilegiato i luoghi in cui progetti innovativi e rivoluzionari hanno preso forma. Sempre in questo contesto di agnizione di eccellenti menti si colloca Il Premio Internazionale Dialoghi sull’uomo (giunto al secondo anno) conferito a Wole Soyinka, artista poliedrico e intellettuale impegnato, premio Nobel per la letteratura nel 1986, che ha condiviso con Nelson Mandela l’impegno politico e la lotta per la libertà. Il messaggio di Soyinka tocca le corde dell’anima di tutti noi lettori: rompere le regole con il passato, in particolare con pregiudizi e stereotipi è il primo passo per crescere, dialogare, gettare le basi per un vivere civile e democratica.

(versione pdf)

 

Creatività non solo letteraria

Nicola Gardini, classicista e narratore, a partire da esempi provenienti del mondo classico greco e romano, ricostruisce un primo vocabolario utile a definire il concetto di creatività. Segue la relazione di Nadia Fusini, scrittrice e studiosa di teatro elisabettiano che contestualizza la creatività all’interno dell’epoca vittoriana: in questa comunità creare nuove forme di esistenza e di vita sociale implica un cambiamento e una revisione assoluta dei codici già esistenti. Da questa carrellata storica ed etimologica ne ricaviamo alcuni punti fermi del concetto di creatività da cui si diramano molteplici sfaccettature odierne. Diversamente creativi è ad esempio il titolo della conferenza di Simonetta Agnello Hornby,Cre scrittrice siciliana e inglese d’adozione che in prima persona racconta la disabilità del figlio George, al quale quindici anni fa venne diagnosticata una forma rara di sclerosi multipla. Fare del meno un più è al centro anche della dissertazione di Marco Belpoliti, saggista e scrittore che definisce la resilienza (“la capacità di un materiale di resistere agli urti senza spezzarsi”) come puro atto creativo. Tutti siamo contemporaneamente forti e fragili, portatori di un piccolo apparato di creatività personale. Anche il sogno di un’altra scuola, così come viene evocato da Eraldo Affinati, scrittore e insegnante, può essere considerato uno strumento per stimolare la creatività del singolo: la scuola di oggi come luogo di rottura e di cambiamento che segue la lezione di don Lorenzo Milani può davvero costituire la base da cui ripartire per far nascere un nuovo metodo di “fare scuola”. Lo studio è infatti - secondo gli interventi di Davide Daninos e Emanuele Trevi – uno spazio di cambiamento, privato e intimo, che permette agli individui di esercitare il proprio pensiero critico e ad artisti e scrittori di rinnovare le regole del fare cultura. A questo proposito è proficuo menzionare l’intervento di Marco Malvaldi, scrittore di pubblico dominio, che ci accompagna in un originale percorso sulla creatività in bilico tra scienza e letteratura

Viva il latino. Storia e bellezza di una lingua inutile di Nicola Gardini, Garzanti, 2016

Tradurre è un bacio di Nicola Gardini, Ladolfi, 2015

Lacuna: saggio sul non detto di Nicola Gardini, Einaudi, 2014

Vivere nella tempesta di Nadia Fusini, Einaudi, 2016

Di vita si muore: lo spettacolo delle passioni nel teatro di Shakespeare di Nadia Fusini, Mondadori, 2013 

Nessuno può volare di Simonetta Agnello Hornby, Feltrinelli, 2017

Caffè amaro di Simonetta Agnello Hornby, Feltrinelli, 2016

Il veleno dell’oleandro di Simonetta Agnello Hornby, Feltrinelli, 2013

L’etá dell’estremismo di Marco Belpoliti, Guanda, 2014

Senza vergogna di Marco Belpoliti, Guanda, 2010

La prova di Marco Belpoliti, Einaudi, 2007

Tutti i nomi del mondo di Eraldo Affinati, Mondadori, 2018

L’ uomo del futuro. Sulle strade di don Lorenzo Milani di Eraldo Affinati, Mondadori, 2016

Vita di vita di Eraldo Affinati, Mondadori, 2014

Il libro della gioia perpetua di Emanuele Trevi, Rizzoli, 2013

L’ onda del porto. Un sogno fatto in Asia di Emanuele Trevi, Laterza, 2005

Negli occhi di chi guarda di Marco Malvaldi, Sellerio, 2017

 

 

Creatività come forza sociale

Rompere con il passato, riscrivere le regole, aprirsi al cambiamento, inventarsi nuovi luoghi in cui condividere il bene comune in una città aperta e plurale ; questi sono alcuni dei temi indagati da antropologi e sociologi di fama internazionale presenti al festival. La lezione dell’Africa che ci viene impartita dallo scrittore Wole Soyinka che auspica a un dialogo necessario con il resto del mondo per fronteggiare l’immane flusso migratorio a cui noi europei assistiamo quasi immobili ci introduce ad una nuova scommessa incentrata sul vivere le città: come teorizza Richard Sennett rompere le regole di una città chiusa e segregata ci aiuta a mettere in gioco le proprie differenze e a creare valore al nostro vivere sociale. Nelle relazioni comunicative degli uomini c’è un ritmo, dimostra Paolo Apolito: lo straniero è colui che rompe questo ritmo ma al tempo stesso ne crea uno inedito, motore primario dei processi di creatività meticcia. Un esempio ci è offerto anche dalla lezione dell’ebreo corrosivo, Moni Ovadia che con la sua solita ironia e irriverenza racconta il vagabondaggio culturale e reale del popolo ebraico. In questo contesto si possono collocare anche le visioni dei due film: I pugni in tasca di Marco Bellocchio, film-manifesto, anticipatore dei movimenti di rivolta che hanno animato la contestazione sessantottina e Qualcosa nell’aria di Olivier Assayas, superbo affresco della generazione negli anni immediatamente successivi al maggio ’68 francese. Sempre dedicata agli anni del Sessantotto una lezione dello storico Giovanni de Luna ; secondo la sua teoria è stata la disobbedienza (intesa come scontro con le regole del passato) a unificare le proteste giovanili e a dare vita a movimenti di rivolta sociale.

L’uomo è morto di Wole Soyinka, Jaca book, 2016

Africa di Wole Soyinka, Bompiani Overlook, 2015

Ake. Gli anni dell’infanzia di Wole Soyinka, Jaca book, 2012

Sul far del giorno di Wole Soyinka, Frassinelli, 2007

ll peso della memoria, la tentazione del perdono di Wole Soyinka, Medusa, 2007

L’ uomo artigiano di Richard Sennett, Feltrinelli, 2012

L’ uomo flessibile. Le conseguenze del nuovo capitalismo sulla  vita personale di Richard Sennett, Feltrinelli, 1999

Il popolo dell'esilio di Moni Ovadia, Editori riuniti, 2011

Il conto dell’ultima cena. Il cibo, lo spirito e l’umorismo ebraico di Moni Ovadia, Einaudi, 2010 

Lavoratori di tutto il mondo, ridete: la rivoluzione umoristica del comunismo di Moni Ovadia, Einaudi, 2007 

L’ ebreo che ride. L’ umorismo ebraico in otto lezioni e duecento  storielle di Moni Ovadia, Einaudi, 1998

Marco Bellocchio collection (DVD 2011)

I pugni in tasca un film di Marco Bellocchio (DVD 2006)

Qualcosa nell’aria un film di Olivier Assayas (DVD 2013)

La Repubblica inquieta. L’Italia della Costituzione: 1946-1948 di Giovanni De Luna, Feltrinelli, 2017

 

Creatività come affermazione di libertà

Quando il peso delle regole schiaccia la persona e ne demolisce le sue aspirazioni e sogni, è opportuno restituirle la creatività come possibilità di sognare e come manifestazione di desiderio; di questo delicato argomento ci parla Massimo Recalcati, uno dei più noti psicoanalisti italiani. Dallo studio sul singolo individuo si passa a quello analizzato dagli antropologi nelle comunità: quando l’altro è prossimo a noi, per razza, origine e cultura è facile tendere la mano e avere un atteggiamento accogliente ed empatico, come dimostra la lezione di Laura Boella. Più difficile esserlo in situazioni che implicano dissonanze o conflitti; ecco allora che l’empatia necessita di uno sforzo creativo, cioè di un superamento di se stessi e dei propri limiti. Miti e ossessioni del nostro tempo sono messe in discussione anche da Francesca Rigotti, filosofa e saggista, che nel suo discorso analizza le età della creatività in direzione controcorrente: ma è proprio vero che la maternità di figli blocca la paternità di idee? Sulla scia di questa provocatoria domanda si allocano altri interventi che hanno come oggetto lo svuotamento di luoghi comuni: Rallentare, raffreddare e ridimensionare è il seducente titolo della lezione dell’antropologo norvegese Thomas Hylland Eriksen: il mondo è accelerato (nei suoi bisogni e nei suoi consumi ); ognuno di noi si riprenda, in nome della propria libertà, il proprio tempo e spazio. Oppure la conferenza di Ilvo Diamanti che argomenta come in politica sia necessario “rompere le regole”, perché alla “democrazia” del pubblico oggi è subentrata una “democrazia im-mediata” che, attraverso l’uso (e l’abuso) della rete salta ogni mediazione e sfiducia e mediatori.

Contro il sacrificio. Al di là del fantasma sacrificale di Massimo Recalcati, Cortina Editore, 2017

I tabù del mondo. Figure e miti del senso del limite e della sua violazione di Massimo Recalcati, Einaudi, 2017

Il segreto del figlio. Da Edipo al figlio ritrovato di Massimo Recalcati, Feltrinelli, 2017

Le mani della madre. Desiderio, fantasmi ed eredità del materno di Massimo Recalcati, Feltrinelli, 2015

Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre di Massimo Recalcati, Feltrinelli, 2014

Ritratti del desiderio di Massimo Recalcati, Cortina, 2012

Il coraggio dell’etica. Per una nuova immaginazione morale di Laura Boella, Cortina, 2012

Sentire l’altro. Conoscere e praticare l’empatia di Laura Boella,Cortina, 2006

Per amore di altro. L’empatia a partire da Edith Stein di Laura Boella, Annarosa Buttarelli, Cortina, 2000

De senectute di Francesca Rigotti, Einaudi, 2018

Onestà di Francesca Rigotti, Cortina, 2014

Fuori controllo. Un’antropologia del cambiamento accelerato di Thomas Hylland Eriksen, Einaudi, 2017

Tempo tiranno. Velocità e lentezza nell’era informatica di Thomas Hylland Eriksen, Elèuthera, 2003

Popolocrazia. La metamorfosi delle nostre democrazie di Ilvo Diamanti, Marc Lazar, Laterza, 2018

Password: Renzi, la Juve e altre questioni italiane di Ilvo Diamanti, Feltrinelli, 2016

Tempi strani. Un nuovo sillabario di Ilvo Diamanti, Feltrinelli, 2012 Sillabario dei tempi tristi di Ilvo Diamanti, Feltrinelli, 2009

 

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