Referendum 2022. Facciamoci un'idea su...
Il 12 giugno si torna alle urne in Italia, per decidere sui quesiti in tema di giustizia e per alcuni cittadini scegliere anche il nuovo sindaco. Tutti i cittadini aventi diritto al voto sono chiamati ad esprimersi sui cinque quesiti referendari in materia di giustizia ritenuti ammissibili dalla Corte Costituzionale. In principio i quesiti erano otto, ma tre sono stati dichiarati inammissibili dalla Consulta e riguardavano: l’eutanasia, la legalizzazione della coltivazione della cannabis e la responsabilità civile diretta dei magistrati.
Ecco i cinque quesiti e una breve spiegazione:
1. Incandidabilità dopo la condanna. Il quesito chiede di abrogare la parte della legge Severino che prevede, nel caso di condanna per reati gravi, l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la decadenza automatica per parlamentari, membri del governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali.
2. Separazione delle carriere. Con questo quesito del referendum si chiede lo stop alla possibilità per i magistrati, durante la propria carriera, di passare dal ruolo di giudice a quello di pubblico ministero (che coordina le indagini e sostiene la parte accusatoria) e viceversa.
3. Riforma Consiglio Superiore della Magistratura. Il quesito chiede che non ci sia più l’obbligo per un magistrato di raccogliere da 25 a 50 firme per presentare la propria candidatura al Consiglio Superiore della Magistratura.
4. Custodia cautelare durante le indagini. Viene chiesto di togliere la “rei - terazione del reato” dai motivi per cui i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari durante le indagini, quindi prima del processo.
5. Valutazione degli avvocati sui magistrati. Il quesito chiede che gli avvocati, parte di Consigli giudiziari, possano votare in merito alla valutazione dell’operato dei magistrati e della loro professionalità.
Per chi vuole farsi un’idea sui temi della giustizia proponiamo alcuni saggi presenti nella rete documentaria della provincia di Pistoia:
I nemici della giustizia. Magistratura, politica, economia: chi non vuole una giustizia uguale per tutti di Saverio Lodato, Rizzoli, 2021
Il Sistema. Potere, politica, affari: storia segreta della magistratura italiana. Alessandro Sallusti intervista Luca Palamara, Rizzoli, 2021
l libro nero della magistratura. I peccati inconfessati delle toghe italiane nelle sentenze della Sezione disciplinare del CSM di Stefano Zurlo, Baldini Castoldi, 2020
Il legno storto della giustizia di Gustavo Zagrebelsky, Gherardo Colombo, Garzanti, 2017
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Ultimo aggiornamento venerdì, 13 maggio 2022
Il 12 giugno si torna alle urne in Italia, per decidere sui quesiti in tema di giustizia e per alcuni cittadini scegliere anche il nuovo sindaco. Tutti i cittadini aventi diritto al voto sono chiamati ad esprimersi sui cinque quesiti referendari in materia di giustizia ritenuti ammissibili dalla Corte Costituzionale. In principio i quesiti erano otto, ma tre sono stati dichiarati inammissibili dalla Consulta e riguardavano: l’eutanasia, la legalizzazione della coltivazione della cannabis e la responsabilità civile diretta dei magistrati.
Ecco i cinque quesiti e una breve spiegazione:
1. Incandidabilità dopo la condanna. Il quesito chiede di abrogare la parte della legge Severino che prevede, nel caso di condanna per reati gravi, l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la decadenza automatica per parlamentari, membri del governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali.
2. Separazione delle carriere. Con questo quesito del referendum si chiede lo stop alla possibilità per i magistrati, durante la propria carriera, di passare dal ruolo di giudice a quello di pubblico ministero (che coordina le indagini e sostiene la parte accusatoria) e viceversa.
3. Riforma Consiglio Superiore della Magistratura. Il quesito chiede che non ci sia più l’obbligo per un magistrato di raccogliere da 25 a 50 firme per presentare la propria candidatura al Consiglio Superiore della Magistratura.
4. Custodia cautelare durante le indagini. Viene chiesto di togliere la “rei - terazione del reato” dai motivi per cui i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari durante le indagini, quindi prima del processo.
5. Valutazione degli avvocati sui magistrati. Il quesito chiede che gli avvocati, parte di Consigli giudiziari, possano votare in merito alla valutazione dell’operato dei magistrati e della loro professionalità.
Per chi vuole farsi un’idea sui temi della giustizia proponiamo alcuni saggi presenti nella rete documentaria della provincia di Pistoia:
I nemici della giustizia. Magistratura, politica, economia: chi non vuole una giustizia uguale per tutti di Saverio Lodato, Rizzoli, 2021
Il Sistema. Potere, politica, affari: storia segreta della magistratura italiana. Alessandro Sallusti intervista Luca Palamara, Rizzoli, 2021
l libro nero della magistratura. I peccati inconfessati delle toghe italiane nelle sentenze della Sezione disciplinare del CSM di Stefano Zurlo, Baldini Castoldi, 2020
Il legno storto della giustizia di Gustavo Zagrebelsky, Gherardo Colombo, Garzanti, 2017
- Ultimo aggiornamento venerdì, 13 maggio 2022
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