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Nato per scrivere: omaggio a Georges Simenon a trent'anni dalla sua morte

Georges Joseph Simenon nacque a Liegi nel 1903 ed è stato uno degli autori più produttivi del Novecento. La sua opera, che consta di più di quattrocento romanzi, spazia fra i generi più diversi: dal romanzo d'appendice a quello epistolare, dal noir al giallo, che lo ha reso famoso al grande pubblico. La sua carriera iniziò prestissimo: a sedici anni scriveva per il giornale della sua città. Dopo essersi trasferito a Parigi, negli anni Trenta, raggiunse la fama grazie al personaggio del commissario Maigret, protagonista di gran parte della sua produzione. La critica è sempre stata indecisa riguardo alla classificazione di questo autore, data la grande mole della sua ispirazione che raramente si presta a una classificazione univoca. Durante la sua vita Simenon cambiò più di trenta residenze, spostandosi tra Belgio, Francia, Canada, Stati Uniti e Svizzera, dove morì nel 1989. Anche la sua vita privata è stata travagliata: oltre ai suoi due matrimoni ebbe molte relazioni e dovette sopportare la perdita di una figlia. Questa frenesia esistenziale si ritrova nei suoi scritti, pervasi da frenesie, attenzione al particolare, personaggi complicati e problematici, ma si scioglie nel suo stile scarno e privo di preziosismi. Secondo l’Index Translationum, un database curato dall’UNESCO, Georges Simenon è il quindicesimo autore più tradotto di sempre, grazie alla sua incredibile capacità di indagare l'animo umano e di creare situazioni sempre diverse ed enigmi complicati nella loro banalità.


*Percorso di lettura a cura di Chiara Chiti, tirocinante universitaria presso la Biblioteca San Giorgio da giugno a luglio 2019.

(versione pdf)

 

I GIALLI

Simenon è conosciuto in tutto il mondo per aver creato un personaggio di grande sensibilità e carisma, capace di osservare il dettaglio per poi posizionarlo ad hoc all'interno di contesti più complessi: il commissario Maigret, grande amante della birra e della pipa, uomo instancabile, integro e fedele alla moglie e al suo lavoro. Maigret non giudica, ma osserva: tutti sono ben disposti a parlare con lui, anche gli assassini più spietati.

Il cane giallo, Adelphi, 1985

Maigret e il cliente del sabato, Adelphi, 2007

Maigret e il signor Charles, Adelphi, 2012

La pazza di Itteville, Adelphi, 2012

 

I ROMANZI "DURI"

La produzione di Georges Simenon non si riduce a quella giallistica ma consta anche di romanzi che si accostano a generi diversi e che fanno vibrare le corde della sua sensibilissima penna. I cosiddetti romanzi "duri" si fanno portatori dei dubbi e delle difficoltà della classe media di piccoli paesini francesi: Simenon parla di librai, cameriere, pescatori e vagabondi presi dalle loro tranquille ma intrepide esistenze, che si snodano fra lutti, amori e insoddisfazioni. Simenon, anche in questo caso, dimostra un'attenzione spasmodica nei confronti dei moti dell'animo, restituendo pagine di grande valore. L'aggettivo "duro" associato alla sua produzione letteraria è giusto se si pensa alle vite difficili e ai travagli dei personaggi che l'autore tratteggia, ma non in linea con la dolcezza e delicatezza con cui queste vite e questi travagli vengono messi nero su bianco.

L'uomo che guardava passare i treni, Adelphi, 1986

Lettera al mio giudice, Adelphi, 1990

La Marie del Porto, Adelphi, 1992

Il piccolo libraio di Archangelsk, Adelphi, 2007

 

EPISTOLARI E MEMORIE

Oltre alla produzione romanzesca, Georges Simenon regala ai suoi lettori anche delle meravigliose lettere e una toccante e commovente autobiografia che ci introducono nel'universo più intimo delle scrittore. Da queste letture emerge il ritratto di un uomo cosciente di sè e dei suoi errori, dei suoi limiti e dei suoi traguardi che ha ancora molto da trasmettere ai suoi lettori.

Lettera a mia madre, Adelphi, 1974

Carissimo Simenon-Mon cher Fellini. Carteggio, Adelphi, 1998

Memorie intime, seguite dal libro di Marie-Jo, Adelphi, 2003

 

 

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