La Pistoia di Edoardo Tarugi
Presentazione del libro La Pistoia di Edoardo Tarugi (1865-1957), a cura di Alberto Cipriani e Giuliano Gori. Pistoia, Gli ori, 2014
Giovedì 6 novembre 2014, ore 17.00 - Biblioteca Forteguerriana
Intervengono Elena Becheri, Ivano Paci, Angela Bargellini e Giancarlo Savino
Saranno presenti i curatori
Invito
(pdf, 106 Kb)
Il volume presenta, con l'aiuto di belle illustrazioni e con un testo ricco di informazioni di storia architettonica, urbanistica e di costume, il cosiddetto "Stradario di Pistoia" contenuto nel Fondo Tarugi della Biblioteca Forteguerriana. Si tratta di una paziente elencazione delle strade urbane, disposte in ordine alfabetico e corredate da note storiche e disegni che il Tarugi realizzò negli anni a cavallo tra le due guerre. Lo studio di Cipriani e Gori riproduce i disegni, ne indica le fonti ed evidenzia i cambiamenti intervenuti, riproponendo una guida alla città racchiusa entro la terza cerchia muraria, ma anche una traccia del lavoro di Tarugi e della sua cultura storiografica.
Edoardo Tarugi, colonnello in pensione, negli anni fra le due guerre trascorse un lungo periodo nella Sala IV della Biblioteca Forteguerriana e realizzò, con il costante supporto dell’allora direttore Quinto Santoli, un lavoro certosino di storia locale. Compilò infatti inventari, ricopiò antichi campioni di beni, consultò testi e mise insieme un corpus documentario comprendente migliaia di fogli manoscritti, disegni dei più importanti edifici urbani, piantine e mappe esplicative del territorio e delle sue ripartizioni amministrative storiche, stemmi e sigilli delle istituzioni, leggende e racconti popolari. Il tutto, dopo la sua morte, fu consegnato alla Cassa di risparmio per poi passare alla Biblioteca Forteguerraina. Qui è ancora conservato e compone un fondo di dieci filze, per un totale di circa cinquemila pagine manoscritte e illustrate. Lo “Stradario di Pistoia” appartiene alla prima filza.
Alberto Cipriani, laureato in Giurisprudenza, è presidente dell’Università del tempo libero di Pistoia, direttore responsabile del Bullettino storico pistoiese e dell’organo di informazione della Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia "Società e territorio", vice presidente della Società pistoiese di storia patria, redattore della rivista Storialocale. Ha ricoperto incarichi in enti pubblici (fra cui quello di consigliere del Comune e della Provincia di Pistoia) e privati. Conferenziere, giornalista e pubblicista, è autore di numerosi articoli e saggi di ambito storico, economico e sociale. Fra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo La città di Cino. Piccola guida del centro storico di Pistoia (1995), L'uomo è ciò che mangia. Breve storia dell'alimentazione umana (1996), Breve storia di Pistoia (2004), Una fetta di pane. Storie e ricette del pane toscano (2004), De conservatione sanitatis. Antiche storie di medicina, spezieria e dietetica (2005), I politicamente scorretti nel Medioevo. Vagabondi, prostitute, imbroglioni, sodomiti, usurai ed altri irregolari della Toscana (2005), Storia illustrata di Pistoia (2005), Per rinnovare il "bel Corpo della Chiesa". Memoria delle soppressioni parrocchiali settecentesche nella "città frataja" di Pistoia (2007), Il nostro Medioevo. Modelli di pensiero e di vita quotidiana, immagini dell'età comunale pistoiese (2009), Verso la modernità. Pistoia prima, durante e dopo gli anni del Risorgimento nazionale (2011), Lo Spedale del Ceppo (2013).
Giuliano Gori, nato nel 1930, è un collezionista di arte contemporanea. Ha iniziato a raccogliere opere d’arte nel Dopoguerra, frequentando gli artisti che all’epoca esprimevano tendenze di rinnovamento del linguaggio figurativo. Nel 1970, trasferita la collezione nel complesso della Fattoria di Celle a Santomato di Pistoia, nuova residenza della famiglia, Gori ha dato vita a un nuovo progetto, destinato a diventare punto di riferimento per l’arte contemporanea mondiale.
Gli artisti infatti sono stati chiamati a realizzare delle opere permanenti, scegliendo uno spazio, all’aperto o all’interno di uno degli edifici storici, e a sviluppare la propria idea in funzione del sito, che diviene parte integrante dell’opera stessa e non più semplice contenitore. Il risultato è una raccolta di opere inamovibili che non "occupano" uno spazio ma entrano a far parte integrante del paesaggio stesso. Nel 1982 vengono ufficialmente inaugurate le prime quindici opere ambientali: ad oggi la Fattoria di Celle - Collezione Gori conta circa settanta installazioni permanenti, realizzate dai maggiori artisti contemporanei, distribuite fra Parco, Villa, Fattoria, Cascina Terrarossa e Casapeppe.Giuliano Gori è anche autore di alcuni volumi di ambito artistico, prevalentemente cataloghi di mostre allestite negli spazi della Fattoria. Fra questi si ricordano Yayoi Kusama. Narcissus Garden a Celle (2003), Daniel Buren. Cabane éclatée aux 4 Salles (2005), Arte ambientale. Fattoria di Celle collezione Gori, Dani Karavan archiscultore. Una vita "site specific" (2008), Daniel Buren (2011), Collezione Gori. 30 anni di arte ambientale condivisa. Fattoria di Celle (2012).
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Ultimo aggiornamento martedì, 13 gennaio 2015
Presentazione del libro La Pistoia di Edoardo Tarugi (1865-1957), a cura di Alberto Cipriani e Giuliano Gori. Pistoia, Gli ori, 2014
Giovedì 6 novembre 2014, ore 17.00 - Biblioteca Forteguerriana
Intervengono Elena Becheri, Ivano Paci, Angela Bargellini e Giancarlo Savino
Saranno presenti i curatori
Invito
(pdf, 106 Kb)
Il volume presenta, con l'aiuto di belle illustrazioni e con un testo ricco di informazioni di storia architettonica, urbanistica e di costume, il cosiddetto "Stradario di Pistoia" contenuto nel Fondo Tarugi della Biblioteca Forteguerriana. Si tratta di una paziente elencazione delle strade urbane, disposte in ordine alfabetico e corredate da note storiche e disegni che il Tarugi realizzò negli anni a cavallo tra le due guerre. Lo studio di Cipriani e Gori riproduce i disegni, ne indica le fonti ed evidenzia i cambiamenti intervenuti, riproponendo una guida alla città racchiusa entro la terza cerchia muraria, ma anche una traccia del lavoro di Tarugi e della sua cultura storiografica.
Edoardo Tarugi, colonnello in pensione, negli anni fra le due guerre trascorse un lungo periodo nella Sala IV della Biblioteca Forteguerriana e realizzò, con il costante supporto dell’allora direttore Quinto Santoli, un lavoro certosino di storia locale. Compilò infatti inventari, ricopiò antichi campioni di beni, consultò testi e mise insieme un corpus documentario comprendente migliaia di fogli manoscritti, disegni dei più importanti edifici urbani, piantine e mappe esplicative del territorio e delle sue ripartizioni amministrative storiche, stemmi e sigilli delle istituzioni, leggende e racconti popolari. Il tutto, dopo la sua morte, fu consegnato alla Cassa di risparmio per poi passare alla Biblioteca Forteguerraina. Qui è ancora conservato e compone un fondo di dieci filze, per un totale di circa cinquemila pagine manoscritte e illustrate. Lo “Stradario di Pistoia” appartiene alla prima filza.
Alberto Cipriani, laureato in Giurisprudenza, è presidente dell’Università del tempo libero di Pistoia, direttore responsabile del Bullettino storico pistoiese e dell’organo di informazione della Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia "Società e territorio", vice presidente della Società pistoiese di storia patria, redattore della rivista Storialocale. Ha ricoperto incarichi in enti pubblici (fra cui quello di consigliere del Comune e della Provincia di Pistoia) e privati. Conferenziere, giornalista e pubblicista, è autore di numerosi articoli e saggi di ambito storico, economico e sociale. Fra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo La città di Cino. Piccola guida del centro storico di Pistoia (1995), L'uomo è ciò che mangia. Breve storia dell'alimentazione umana (1996), Breve storia di Pistoia (2004), Una fetta di pane. Storie e ricette del pane toscano (2004), De conservatione sanitatis. Antiche storie di medicina, spezieria e dietetica (2005), I politicamente scorretti nel Medioevo. Vagabondi, prostitute, imbroglioni, sodomiti, usurai ed altri irregolari della Toscana (2005), Storia illustrata di Pistoia (2005), Per rinnovare il "bel Corpo della Chiesa". Memoria delle soppressioni parrocchiali settecentesche nella "città frataja" di Pistoia (2007), Il nostro Medioevo. Modelli di pensiero e di vita quotidiana, immagini dell'età comunale pistoiese (2009), Verso la modernità. Pistoia prima, durante e dopo gli anni del Risorgimento nazionale (2011), Lo Spedale del Ceppo (2013).
Giuliano Gori, nato nel 1930, è un collezionista di arte contemporanea. Ha iniziato a raccogliere opere d’arte nel Dopoguerra, frequentando gli artisti che all’epoca esprimevano tendenze di rinnovamento del linguaggio figurativo. Nel 1970, trasferita la collezione nel complesso della Fattoria di Celle a Santomato di Pistoia, nuova residenza della famiglia, Gori ha dato vita a un nuovo progetto, destinato a diventare punto di riferimento per l’arte contemporanea mondiale.
Gli artisti infatti sono stati chiamati a realizzare delle opere permanenti, scegliendo uno spazio, all’aperto o all’interno di uno degli edifici storici, e a sviluppare la propria idea in funzione del sito, che diviene parte integrante dell’opera stessa e non più semplice contenitore. Il risultato è una raccolta di opere inamovibili che non "occupano" uno spazio ma entrano a far parte integrante del paesaggio stesso. Nel 1982 vengono ufficialmente inaugurate le prime quindici opere ambientali: ad oggi la Fattoria di Celle - Collezione Gori conta circa settanta installazioni permanenti, realizzate dai maggiori artisti contemporanei, distribuite fra Parco, Villa, Fattoria, Cascina Terrarossa e Casapeppe.Giuliano Gori è anche autore di alcuni volumi di ambito artistico, prevalentemente cataloghi di mostre allestite negli spazi della Fattoria. Fra questi si ricordano Yayoi Kusama. Narcissus Garden a Celle (2003), Daniel Buren. Cabane éclatée aux 4 Salles (2005), Arte ambientale. Fattoria di Celle collezione Gori, Dani Karavan archiscultore. Una vita "site specific" (2008), Daniel Buren (2011), Collezione Gori. 30 anni di arte ambientale condivisa. Fattoria di Celle (2012).
- Ultimo aggiornamento martedì, 13 gennaio 2015