L' Atto di volontà
Assagioli in questo libro divenuto un “classico” della filosofia, descrive l’atto volitivo come la capacità di percepirsi come “soggetto vivente”, dotato del potere di scegliere, di costruire rapporti, di operare cambiamenti nella propria personalità, negli altri, nelle circostanze; e paragona la sua funzione a quella del direttore d’orchestra, che deve conoscere, “accordare” e coordinare tra loro i diversi strumenti musicali di cui ogni essere umano è composto, i diversi aspetti, tratti di carattere, sfumature di personalità, ruoli e modo di essere che fanno parte di quel complesso insieme che chiamiamo “io”. La volontà non si studia in teoria, si sperimenta, si allena, si rafforza. Abbiamo tutti una volontà, ma spesso non lo sappiamo o non la utilizziamo, se non sporadicamente
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Ultimo aggiornamento giovedì, 27 febbraio 2014
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