Job's book
In questo contesto endemico di “modernità liquida”, per usare la nota definizione di Zygmunt Baumann, è davvero difficile conquistarsi un posto di lavoro fisso e stabile e anche i pochi che sono riusciti in questo intento, talvolta, sono obbligati a rinunciare ai progetti di lunga durata, quasi gravasse ormai ovunque e per tutti l’ombra malevola della flessibilità. Per non parlare della cosiddetta “Generazione mille euro” dei giorni nostri, oramai costretta a dividersi tra lavori disparati e temporanei e parcellizzare, di conseguenza, i rapporti sociali, affettivi e professionali. Come hanno illustrato brillantemente alcuni linguisti, è significativo il cambiamento stilistico e morfologico cui è andato incontro il termine che nella lingua inglese designava il mondo del lavoro: career (carriera), letteralmente “strada per carri”, cioè qualcosa che era necessario seguire (magari per tutta la vita) è stato sostituito da job (nella lingua antica blocco, pezzo), emblema di come gli individui sono chiamati a lavorare, cioè a “pezzi” o a “blocchi” di mansioni. Al di là della minuta questione linguistica, ma pur ricca di significato, anche gli scrittori si sono posti il problema di come raccontare oggi il mondo del lavoro. Dalle loro pagine, esce lo spaccato di un’Italia sconfortata, lontana anni luce dallo stereotipo del Belpaese immaginato alcuni decenni fa, una società inquieta che cerca faticosamente di uscire dalle sue contraddizioni. Lo sgretolamento dei valori etico-sociali è bene rappresentato da questi autori che, con stili e sfaccettature diverse, ritraggono luoghi e storie della nostra società a emblema di un mestiere nonsense o di uno spazio lavorativo grottesco (ad esempio la mirabile descrizione dei call center descritti da Michela Murgia).
Generazione mille euro: giovani precari si raccontano
Papà mi presti i soldi che devo lavorare? di Alessia Bottone, Kowalski, 2014
Noi non dormiamo di Katrin Röggla, Isbn, 2013
Perciò veniamo bene nelle fotografie di Francesco Targhetta, ISBN, 2012
Il mondo deve sapere di Michela Murgia, ISBN, 2010
Mi vendo di Saradisperata, Newton & Compton, 2007
Mi spezzo ma non m’impiego. Guida di viaggio per lavoratori flessibili di Andrea Bajani, Einaudi, 2006
Scritture del presente: il mondo del lavoro raccontato da autori italiani
Vite rinviate. Lo scandalo del lavoro precario di Luciano Gallino, Laterza, 2014
L’ uomo d’argento di Claudio Morici, edizioni E/O, 2012
Nessuno è indispensabile di Peppe Fiori, Einaudi, 2012
Lotta di classe di Ascanio Celestini, Einaudi, 2011
Mi piacerebbe lavorare: il cinema italiano racconta (anche) il lavoro
Il capitale umano di Paolo Virzì (DVD 2014)
Sacro Gra di Gianfranco Rosi (DVD 2013)
Acciaio di Stefano Mordini (DVD 2013)
Io sono Li di Andrea Segre (DVD 2013)
Gli equilibristi di Ivano De Matteo (DVD 2013)
Reality di Matteo Garrone (DVD 2013)
Un giorno speciale di Francesca Comencini (DVD 2013)
-
Ultimo aggiornamento sabato, 20 dicembre 2014
Inserisci il tuo commento
Commenti
Nessuno ha aggiunto ancora un commento in questa pagina.
Feed RSS per i commenti in questa pagina |
Feed RSS per tutti i commenti
In questo contesto endemico di “modernità liquida”, per usare la nota definizione di Zygmunt Baumann, è davvero difficile conquistarsi un posto di lavoro fisso e stabile e anche i pochi che sono riusciti in questo intento, talvolta, sono obbligati a rinunciare ai progetti di lunga durata, quasi gravasse ormai ovunque e per tutti l’ombra malevola della flessibilità. Per non parlare della cosiddetta “Generazione mille euro” dei giorni nostri, oramai costretta a dividersi tra lavori disparati e temporanei e parcellizzare, di conseguenza, i rapporti sociali, affettivi e professionali. Come hanno illustrato brillantemente alcuni linguisti, è significativo il cambiamento stilistico e morfologico cui è andato incontro il termine che nella lingua inglese designava il mondo del lavoro: career (carriera), letteralmente “strada per carri”, cioè qualcosa che era necessario seguire (magari per tutta la vita) è stato sostituito da job (nella lingua antica blocco, pezzo), emblema di come gli individui sono chiamati a lavorare, cioè a “pezzi” o a “blocchi” di mansioni. Al di là della minuta questione linguistica, ma pur ricca di significato, anche gli scrittori si sono posti il problema di come raccontare oggi il mondo del lavoro. Dalle loro pagine, esce lo spaccato di un’Italia sconfortata, lontana anni luce dallo stereotipo del Belpaese immaginato alcuni decenni fa, una società inquieta che cerca faticosamente di uscire dalle sue contraddizioni. Lo sgretolamento dei valori etico-sociali è bene rappresentato da questi autori che, con stili e sfaccettature diverse, ritraggono luoghi e storie della nostra società a emblema di un mestiere nonsense o di uno spazio lavorativo grottesco (ad esempio la mirabile descrizione dei call center descritti da Michela Murgia).
Generazione mille euro: giovani precari si raccontano
Papà mi presti i soldi che devo lavorare? di Alessia Bottone, Kowalski, 2014
Noi non dormiamo di Katrin Röggla, Isbn, 2013
Perciò veniamo bene nelle fotografie di Francesco Targhetta, ISBN, 2012
Il mondo deve sapere di Michela Murgia, ISBN, 2010
Mi vendo di Saradisperata, Newton & Compton, 2007
Mi spezzo ma non m’impiego. Guida di viaggio per lavoratori flessibili di Andrea Bajani, Einaudi, 2006
Scritture del presente: il mondo del lavoro raccontato da autori italiani
Vite rinviate. Lo scandalo del lavoro precario di Luciano Gallino, Laterza, 2014
L’ uomo d’argento di Claudio Morici, edizioni E/O, 2012
Nessuno è indispensabile di Peppe Fiori, Einaudi, 2012
Lotta di classe di Ascanio Celestini, Einaudi, 2011
Mi piacerebbe lavorare: il cinema italiano racconta (anche) il lavoro
Il capitale umano di Paolo Virzì (DVD 2014)
Sacro Gra di Gianfranco Rosi (DVD 2013)
Acciaio di Stefano Mordini (DVD 2013)
Io sono Li di Andrea Segre (DVD 2013)
Gli equilibristi di Ivano De Matteo (DVD 2013)
Reality di Matteo Garrone (DVD 2013)
Un giorno speciale di Francesca Comencini (DVD 2013)
- Ultimo aggiornamento sabato, 20 dicembre 2014
Inserisci il tuo commento
Commenti
Nessuno ha aggiunto ancora un commento in questa pagina.
Feed RSS per i commenti in questa pagina | Feed RSS per tutti i commenti