Incontro con la compagnia de Il Don Giovanni
Il teatro si racconta - "Il Don Giovanni, vivere è un abuso, mai un diritto", incontro con la compagnia
con Filippo Timi
e con Umberto Petranca, Alexandre Styker, Marina Rocco, Elena Lietti, Lucia Mascino, Roberto Laureri, Matteo De Blasio, Fulvio Accogli
in collaborazione con l'Associazione Teatrale Pistoiese
Sabato 23 novembre 2013, ore 17,30 - Galleria Centrale
Locandina
(pdf, 200 Kb)
Filippo Timi, perugino di nascita, classe 1974, è attore, regista, scrittore. Inizia ad avvicinarsi al mondo del teatro formandosi al Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera con Dario Marconcini a cui fa seguito l'esperienza al Teatro Valdoca di Cesena con Cesare Ronconi. La formazione continua con studi sulla voce con Bruno De Franceschi, sul corpo con Julie Anne Stanzak del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch e la compagnia Sosta Palmizi. Collabora con Robert Wilson e Pippo Delbono fino a veder riconosciuto il suo talento aggiudicandosi il Premio Ubu nel 2004 come miglior attore di teatro under 30.
Nel 2006 esordisce come scrittore, affiancato da Edoardo Albinati, con Tutt'al più muoio in cui racconta con la libertà che concede il filtro della pagina scritta l'infanzia e l'adolescenza a Perugia. Il successo di critica e di pubblico lo spingono a proseguire in solitaria pubblicando l'anno successivo sempre con Fandango E lasciamole cadere queste stelle dedicato all'universo femminile.
E’ Tonino De Bernardi ad offrirgli il primo ruolo da protagonista al cinema nel 2001, a cui seguono diverse partecipazioni con registi come Saverio Costanzo, Ferzan Ozpetek, Giuliano Montaldo, Wilma Labate. Il 2008 è l'anno della consacrazione viene scelto da Gabriele Salvatores per la trasposizione del bestseller di Niccolò Ammanniti Come Dio comanda (e durante la lavorazione di quel film scrive il suo terzo romanzo Peggio che diventare famoso, edito da Garzanti). Nel 2009 è Benito Mussolini nel capolavoro Vincere di Marco Bellocchio con il quale vince il premio come Miglior Attore al Chicago International Film Festival.
Il successo lo porta a riavvicinarsi al teatro per il quale realizza come regista e interprete gli spettacoli: Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche nel 2009, Favola nel 2011, Giuliett’ e Romeo m’engolfi l’core, amore nel 2012.
Nel 2012 dopo piccole partecipazioni TV, interpreta per la televisione I delitti del bar lume, serie tratta dai romanzi di Malvaldi.
Il 2013 lo vede regista e interprete a teatro della sua personale rilettura del mito del Don Giovanni.
In occasione dell'evento la biblioteca ha preparato una rassegna dal titolo Leggere a teatro - 1° atto con un percorso di approfondimento di lettura e visione degli spettacoli in cartellone al Teatro Manzoni di Pistoia
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Ultimo aggiornamento mercoledì, 6 dicembre 2023
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Filippo Timi, perugino di nascita, classe 1974, è attore, regista, scrittore. Inizia ad avvicinarsi al mondo del teatro formandosi al Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera con Dario Marconcini a cui fa seguito l'esperienza al Teatro Valdoca di Cesena con Cesare Ronconi. La formazione continua con studi sulla voce con Bruno De Franceschi, sul corpo con Julie Anne Stanzak del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch e la compagnia Sosta Palmizi. Collabora con Robert Wilson e Pippo Delbono fino a veder riconosciuto il suo talento aggiudicandosi il Premio Ubu nel 2004 come miglior attore di teatro under 30.
Nel 2006 esordisce come scrittore, affiancato da Edoardo Albinati, con Tutt'al più muoio in cui racconta con la libertà che concede il filtro della pagina scritta l'infanzia e l'adolescenza a Perugia. Il successo di critica e di pubblico lo spingono a proseguire in solitaria pubblicando l'anno successivo sempre con Fandango E lasciamole cadere queste stelle dedicato all'universo femminile.
E’ Tonino De Bernardi ad offrirgli il primo ruolo da protagonista al cinema nel 2001, a cui seguono diverse partecipazioni con registi come Saverio Costanzo, Ferzan Ozpetek, Giuliano Montaldo, Wilma Labate. Il 2008 è l'anno della consacrazione viene scelto da Gabriele Salvatores per la trasposizione del bestseller di Niccolò Ammanniti Come Dio comanda (e durante la lavorazione di quel film scrive il suo terzo romanzo Peggio che diventare famoso, edito da Garzanti). Nel 2009 è Benito Mussolini nel capolavoro Vincere di Marco Bellocchio con il quale vince il premio come Miglior Attore al Chicago International Film Festival.
Il successo lo porta a riavvicinarsi al teatro per il quale realizza come regista e interprete gli spettacoli: Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche nel 2009, Favola nel 2011, Giuliett’ e Romeo m’engolfi l’core, amore nel 2012.
Nel 2012 dopo piccole partecipazioni TV, interpreta per la televisione I delitti del bar lume, serie tratta dai romanzi di Malvaldi.
Il 2013 lo vede regista e interprete a teatro della sua personale rilettura del mito del Don Giovanni.
In occasione dell'evento la biblioteca ha preparato una rassegna dal titolo Leggere a teatro - 1° atto con un percorso di approfondimento di lettura e visione degli spettacoli in cartellone al Teatro Manzoni di Pistoia
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