Il grande libro del vintage
Ti sblocco un ricordo è l’espressione che ha cominciato a circolare sui social fra fine 2020 e inizio 2021, sull’onda della nostalgia di una normalità di vita stravolta dalla pandemia. Il ricorso a “come eravamo” è diventato moda e mania: tra le cause, il bisogno di rifugiarsi in un passato che ormai conosciamo di fronte a un futuro sempre più incerto insieme a un forte desiderio di riprenderci le nostre abitudini, dinanzi alla pandemia che le ha invece sconvolte. Secondo questo interessante saggio scritto da Sabina Minardi, giornalista responsabile delle pagine culturali dell’Espresso, il ritorno al passato è diventato un fenomeno culturale evidente della nostra contemporaneità che merita di essere approfondito. Infatti, la retromarcia sociale che è stata accentuata dall’improvvisa pandemia da Covid-19 ci ha lasciato incapaci di immaginarci il futuro. Per questo abbiamo rivolto lo sguardo verso un passato rassicurante che - come scrive il sociologo Bauman nel suo libro Retrotopia – offre un luogo estremamente comodo e anche molto seducente per costruire zone di comfort, dove tutto è conosciuto, non ci sono sorprese e soprattutto dove è possibile mettere in fuga l’ansia, vera piaga del presente.
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Ultimo aggiornamento lunedì, 20 dicembre 2021
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Ti sblocco un ricordo è l’espressione che ha cominciato a circolare sui social fra fine 2020 e inizio 2021, sull’onda della nostalgia di una normalità di vita stravolta dalla pandemia. Il ricorso a “come eravamo” è diventato moda e mania: tra le cause, il bisogno di rifugiarsi in un passato che ormai conosciamo di fronte a un futuro sempre più incerto insieme a un forte desiderio di riprenderci le nostre abitudini, dinanzi alla pandemia che le ha invece sconvolte. Secondo questo interessante saggio scritto da Sabina Minardi, giornalista responsabile delle pagine culturali dell’Espresso, il ritorno al passato è diventato un fenomeno culturale evidente della nostra contemporaneità che merita di essere approfondito. Infatti, la retromarcia sociale che è stata accentuata dall’improvvisa pandemia da Covid-19 ci ha lasciato incapaci di immaginarci il futuro. Per questo abbiamo rivolto lo sguardo verso un passato rassicurante che - come scrive il sociologo Bauman nel suo libro Retrotopia – offre un luogo estremamente comodo e anche molto seducente per costruire zone di comfort, dove tutto è conosciuto, non ci sono sorprese e soprattutto dove è possibile mettere in fuga l’ansia, vera piaga del presente.
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