Il cuore batte nel pensiero
Presentazione del libro Il cuore batte nel pensiero. Diario della campagna di Russia (aprile-dicembre 1942), di Giuseppe Ferri, a cura di Francesca Banchini e Giulia Barontini. Firenze, Sarnus, 2018
Sabato 6 ottobre 2018, ore 17.00 - Sala Bigongiari
Interviene Matteo Grasso
Saranno presenti le curatrici e gli studenti della Scuola secondaria di primo grado Martin Luther King di Pistoia
Modera Mauro Banchini
Locandina
(pdf, 167 Kb)
Il soldato pistoiese Giuseppe Ferri partecipò alla campagna di Russia dall’aprile al dicembre del 1942. In guerra aveva portato con sé una piccola agenda di pelle in cui annotava le sue esperienze con una matita, perché il freddo intenso faceva congelare l'inchiostro della penna. I suoi appunti sono scarni e non privi di errori, tuttavia restituiscono tutte le sue emozioni, dalla paura alla nostalgia per le persone care, dallo sgomento per le marce e le azioni militari alla felicità per il congedo e il ritorno in Italia. Le sue parole aiutano a comprendere molti terribili aspetti della guerra, dalla ferocia dei bombardamenti e delle razzie al dolore per i compagni caduti, e ricordano che la storia, anche negli avvenimenti più grandi ed epocali, è fatta prima di tutto di persone. Tornato dalla guerra, Giuseppe ha custodito con cura il diario e spesso lo ha usato per raccontare la sua esperienza a chi gli stava intorno, soprattutto ai bambini. Nel 2017, sette anni dopo la morte del suo autore, un'amica di Giuseppe parlò di questo singolare documento con un'insegnante pistoiese e gliene consegnò una copia. Apparve subito che si trattava di un documento semplice ma importante, una testimonianza unica della guerra italiana in Russia durante il secondo conflitto mondiale. E così nell'ambito del laboratorio "Le storie che fanno la Storia" il diario è stato trascritto, decodificato, commentato e infine pubblicato dagli studenti della scuola secondaria di primo grado Martin Luther King di Pistoia, insieme alle insegnanti che li hanno seguiti nel lavoro.
Giuseppe Ferri era nato nel 1913 in Valdinievole. Apparteneva a una famiglia di mezzadri pistoiesi ed ha lavorato nel podere di Gugliano, vicino al paese di Torbecchia, fino al momento in cui è partito per la guerra. Ha partecipato alla campagna di Albania e in seguito, dall'aprile 1942, è stato richiamato alle armi per essere inviato sul fronte russo. Partito con il grado di sergente istruttore delle reclute, ha partecipato all'avvicinamento delle truppe italiane al Don e ai combattimenti successivi. Nel dicembre 1942 è riuscito a ottenere il congedo per motivi familiari, evitando così la terribile ritirata che di lì a poco avrebbe falcidiato il Corpo di spedizione italiano in Russia.
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Ultimo aggiornamento martedì, 5 maggio 2020
Presentazione del libro Il cuore batte nel pensiero. Diario della campagna di Russia (aprile-dicembre 1942), di Giuseppe Ferri, a cura di Francesca Banchini e Giulia Barontini. Firenze, Sarnus, 2018
Sabato 6 ottobre 2018, ore 17.00 - Sala Bigongiari
Interviene Matteo Grasso
Saranno presenti le curatrici e gli studenti della Scuola secondaria di primo grado Martin Luther King di Pistoia
Modera Mauro Banchini
Locandina
(pdf, 167 Kb)
Il soldato pistoiese Giuseppe Ferri partecipò alla campagna di Russia dall’aprile al dicembre del 1942. In guerra aveva portato con sé una piccola agenda di pelle in cui annotava le sue esperienze con una matita, perché il freddo intenso faceva congelare l'inchiostro della penna. I suoi appunti sono scarni e non privi di errori, tuttavia restituiscono tutte le sue emozioni, dalla paura alla nostalgia per le persone care, dallo sgomento per le marce e le azioni militari alla felicità per il congedo e il ritorno in Italia. Le sue parole aiutano a comprendere molti terribili aspetti della guerra, dalla ferocia dei bombardamenti e delle razzie al dolore per i compagni caduti, e ricordano che la storia, anche negli avvenimenti più grandi ed epocali, è fatta prima di tutto di persone. Tornato dalla guerra, Giuseppe ha custodito con cura il diario e spesso lo ha usato per raccontare la sua esperienza a chi gli stava intorno, soprattutto ai bambini. Nel 2017, sette anni dopo la morte del suo autore, un'amica di Giuseppe parlò di questo singolare documento con un'insegnante pistoiese e gliene consegnò una copia. Apparve subito che si trattava di un documento semplice ma importante, una testimonianza unica della guerra italiana in Russia durante il secondo conflitto mondiale. E così nell'ambito del laboratorio "Le storie che fanno la Storia" il diario è stato trascritto, decodificato, commentato e infine pubblicato dagli studenti della scuola secondaria di primo grado Martin Luther King di Pistoia, insieme alle insegnanti che li hanno seguiti nel lavoro.
Giuseppe Ferri era nato nel 1913 in Valdinievole. Apparteneva a una famiglia di mezzadri pistoiesi ed ha lavorato nel podere di Gugliano, vicino al paese di Torbecchia, fino al momento in cui è partito per la guerra. Ha partecipato alla campagna di Albania e in seguito, dall'aprile 1942, è stato richiamato alle armi per essere inviato sul fronte russo. Partito con il grado di sergente istruttore delle reclute, ha partecipato all'avvicinamento delle truppe italiane al Don e ai combattimenti successivi. Nel dicembre 1942 è riuscito a ottenere il congedo per motivi familiari, evitando così la terribile ritirata che di lì a poco avrebbe falcidiato il Corpo di spedizione italiano in Russia.
- Ultimo aggiornamento martedì, 5 maggio 2020