Dialoghi sull'uomo 2016 - L'umanità in gioco. Società, culture e giochi
Il gioco sa innalzarsi a vette di bellezza e di santità che la serietà non raggiunge.
(Johan Huizinga)
La settima edizione dei Dialoghi ha come filo conduttore L’umanità in gioco. Società, culture e giochi, un tema di grande attualità che affronta il tema della dimensione ludica nella sua accezione socio-antropologica. Il gioco, nella sua attitudine naturale e nella sua forma più strutturata, non è una semplice attività ricreativa per bambini ma rispecchia i meccanismi mediante i quali le società elaborano il loro modus operandi e trasmettono i propri modi di organizzare il sapere. Questo argomento ha inoltre un forte legame con la contemporaneità, in quanto videogiochi, ludopatia e realtà virtuali sono al centro dell’odierno dibattito filosofico e antropologico: se, infatti, nel Novecento era pensabile tenere separato il confine tra gioco e realtà, nel ventunesimo secolo il gioco è ormai penetrato nei nostri strumenti di lavoro e negli oggetti di uso quotidiano (basti pensare all'uso degli emoticon). Ripercorrere le tappe che hanno segnato l'evolversi della dimensione ludica nel corso dei secoli non è solo un compito per storici eruditi, ma per tutti coloro che sono interessati a capire e dimostrare come il gioco sia un momento fondamentale sia per la cultura di una comunità, sia per la crescita di un singolo. Autorevoli teorie dimostrano che gli adolescenti che nell'infanzia hanno giocato molto (soprattutto all'aperto) sono in media meno depressi e ansiosi di loro coetanei che hanno trascorso il tempo di fronte al video. Diametralmente opposte sono, invece, le conferenze che lasciano emergere le criticità della dimensione ludica: il gioco (soprattutto d'azzardo) che miete vittime e crea dipendenze dalle quali non è possibile uscirne, come accade al protagonista del film Il grande peccatore (ispirato a Il giocatore di Dostoevskij) che diventa vittima della febbre del gioco. L'azzardo di massa è un giro d'affari di quasi novanta miliardi di euro in Italia (la metà dei quali generati da slot machine); si tratta di un fenomeno sociale e culturale dagli impatti devastanti sul tessuto economico, culturale e relazionale delle nostre società. A questo proposito, vale la pena di visitare la mostra di Ferdinando Scianna, reporter ospite di Dialoghi, per raffigurarci la ludopatia, un buio tunnel dove l'essere umano si perde e il gioco si fa corruzione.
La bibliografia presenta i libri degli autori ospiti a Pistoia durante i giorni della manifestazione e testi di approfondimento sui temi discussi.
Il gioco e le sue trame letterarie
Il gioco come insopprimibile esigenza dell'uomo, che Umberto Eco ha definito, insieme al nutrimento, riposo, affetto e “chiedersi perché” uno dei cinque bisogni fondamentali dell'uomo. Risale a Roger Caillos e al suo testo, I giochi e gli uomini. La maschera e la vertigine, la proposta di classificazione dei giochi sulla base di quattro ludemi: l'agon o la gara, la competizione in quei giochi dove inizialmente i giocatori sono artificialmente messi alla pari ma dove alla fine deve comparire la migliore qualità del vincitore per un elemento "muscolare" (come nelle gare sportive) o "cerebrale" (come negli scacchi); alea, il caso, in quei giochi in cui è il destino, sottoforma di fortuna, a decidere la sorte dei giocatori, la mimicry, l'imitazione, quando il gioco si basa su una falsa immagine di sé stessi assunta con un'identità fittizia (il bambino che si traveste da astronauta) e infine l’ilnx, vertigine, ovvero la ricerca del senso di smarrimento, di vertigine temporanea, per intendersi quella che si prova stando a lungo sulle altalene oppure le giostre.
M : una metronovela di Stefano Bartezzaghi, Einaudi, 2015
Il falò delle novità. La creatività al tempo dei cellulari intelligenti di Stefano Bartezzaghi, UTET, 2013
Dando buca a Godot : giochi insonni di personaggi in cerca di autore di Stefano Bartezzaghi, Einaudi, 2012
Sedia a sdraio. Giochi impensati per svagare la mente di Stefano Bartezzaghi, Salani, 2011
Come dire. Galateo della comunicazione di Stefano Bartezzaghi, Mondadori, 2011
Scrittori giocatori di Stefano Bartezzaghi, Einaudi, 2010
Il libro dei giochi per le vacanze: anagrammi, rebus, cruciverba, refusi, indovinelli di Stefano Bartezzaghi, Mondadori, 2009
La posta in gioco di Stefano Bartezzaghi, Einaudi, stampa 2007
Rebus per Ada, regia Luigi De Angelis (con testi di Stefano Bartezzaghi et al.); Zapruder filmmakersgroup, Sossella, 2007
Incontri con la sfinge. Nuove lezioni di enigmistica di Stefano Bartezzaghi, Einaudi, 2004
È l'enigmistica, bellezza! : lettere e cifre per allenare la mente di Ennio Peres, Ponte alle Grazie, 2012
Le ombre cinesi = Ombres Chinoises = Chinese Shadows di Arturo Brachetti, Priuli & Verlucca, 2007
Anplagghed in DVD [Kit multimediale] di Aldo Giovanni Giacomo; regia di Arturo Brachetti, Rizzoli, 2007
Quando tutto questo sarà finito. Storia della mia famiglia perseguitata dalle leggi razziali di Gioele Dix, Mondadori, 2014
Si vede che era destino di Gioele Dix, Mondadori, 2010
La Bibbia ha (quasi) sempre ragione di Gioele Dix, Mondadori, 2003
La novella degli scacchi di Stefan Zweig, SE, 2013
La difesa di Luzin di Vladimir Nabokov, Adelphi, 2001
Re, donna, fante di Vladimir Nabokov, Adelphi, 1996
Pubblici infortuni di Alessandro Piperno, Mondadori, 2013
Contro la memoria di Alessandro Piperno, Fandango libri, 2012
Persecuzione: il fuoco amico dei ricordi di Alessandro Piperno, Mondadori, 2010
Il gioco e la creatività culturale
Il gioco unisce libertà e creatività nel rispetto di regole condivise. I giochi viaggiano e si trasformano, divenendo occasione di integrazione e di “fare cultura”. Ad esempio, cosa diventa la tombola in un piccolo paese dell’Oceania? La creatività culturale non ha confine e il gioco può diventare un momento condiviso di espressione in cui si sperimentano nuove appartenenze comuni, al di là delle provenienze e dei pregiudizi.
Il gioco duro dell'integrazione. L ' intercultura sui campi da gioco di Davide Zoletto, Cortina, 2010
Straniero in classe. Una pedagogia dell'ospitalità di Davide Zoletto, Cortina, 2007
La scuola dei giochi di Pier Aldo Rovatti, Davide Zoletto, Bompiani, 2005
L'oltre e l'altro. Sette variazioni sul viaggio, UTET, 2014
Senza sponda: perché l'Italia non è più terra d'accoglienza di Marco Aime, UTET, 2015
La bussola dell'antropologo. Orientarsi in un mare di culture di Adriano Favole, Laterza, 2015
Oceania: isole di creatività culturale di Adriano Favole, Laterza, 2010
Il gioco dall'antichità ai giorni nostri
Tornare indietro di alcuni millenni e ripensare alle olimpiadi del mondo ellenico è un passo necessario per capire da dove proviene oggi il gusto della vittoria e della competizione nello sport. I giochi nell'antichità ci insegnano a capire quanto di quella cultura noi oggi abbiamo ereditato; nello sport, e in particolare nel calcio, si moltiplicano le occasioni per accrescere i sentimenti come la fratellanza, l'educazione e la conoscenza. Il business e la violenza non devono mai oscurare questi valori.
Non sei più mio padre. Il conflitto tra genitori e figli nel mondo antico di Eva Cantarella, Feltrinelli, 2015
L'amore è un Dio. Il sesso e la polis di Eva Cantarella, Feltrinelli, 2015
Ippopotami e sirene: i viaggi di Omero e di Erodoto di Eva Cantarella, UTET, 2014
Dammi mille baci. Veri uomini e vere donne nell'antica Roma di Eva Cantarella, Feltrinelli, 2009
Nel mezzo del casin di nostra vita? : indizi e tracce per trovar la via d'uscita di Matteo Rampin, Ponte alle grazie, 2014
Elogio della fatica. Vincere, senza segreti di Matteo Rampin, Salani, 2014
Andare avanti guardando indietro. Filosofia del rugby di Mauro e Mirco Bergamasco con Matteo Rampin, Ponte alle Grazie, 2011
Il gioco come valore
In una società caratterizzata dall’ideologia della competizione, il riuscire a mettersi in gioco risulta un plus valore, sia da un punto di vista psicologico che filosofico. L’imperativo categorico si fonda sul fatto che non c’è gioco senza il piacere di giocare e saper giocare significa anche accettare il rischio e la perdita. Attraverso la dimensione ludica della vita i bambini e gli adulti acquisiscono abilità fisiche e sociali che generano sicurezza, perché imparano ad affrontare gli imprevisti, gestendo la paura con la forza dell’autocontrollo.
A piedi nudi nel verde. Giocare per imparare a vivere di Albertina Oliverio, Anna Oliverio Ferraris, Giunti, 2011
Chi manipola la tua mente? : vecchi e nuovi persuasori. Riconoscerli per difendersi di Anna Oliviero Ferraris, Giunti, 2010
Non solo amore. I bisogni psicologici dei bambini di Anna Oliverio Ferraris, Rizzoli, 2003
La forza d'animo. Cos'è e come possiamo insegnarla a noi stessi e ai nostri figli di Anna Oliverio Ferraris, Demetra, 2005
Le domande dei bambini di Anna Oliverio Ferraris, Rizzoli, 2000
Le mani della madre. Desiderio, fantasmi ed eredità del materno di Massimo Recalcati, Feltrinelli, 2015
Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre di Massimo Recalcati, Feltrinelli, 2014
Abitare la distanza. Per una pratica della filosofia di Pier Aldo Rovatti, Cortina, 2007
La scuola dei giochi di Pier Aldo Rovatti, Davide Zoletto, Bompiani, 2005
Il paiolo bucato: la nostra condizione paradossale di Pier Aldo Rovatti, Cortina, 1998
Il gioco come dipendenza
L’azzardo di massa è un giro d’affari in costante aumento: si calcola che sono più di quattrocentomila le slot machine presenti nel territorio italiano, un numero senza pari nel mondo, che si espandono ovunque, modificando e annullando (per coloro che ne sono vittima) relazioni sociali, fino a dare forma al cosiddetto predatory gambling.
Il calcolo dei dadi. Azzardo e vita quotidiana di Marco Dotti, O barra O, 2013
Homo Pluralis. Essere umani nell'era tecnologica di Luca De Biase, Codice edizioni, 2015
I media civici: informazione di mutuo soccorso di Luca De Biase, Feltrinelli, 2013
Economia della felicità. Dalla blogosfera al valore del dono e oltre di Luca De Biase, Feltrinelli, 2007
Quando il gioco si fa duro. Dalle slot machine alle lotterie di Stato: come difendersi in un Paese travolto dall'azzardomania di Nadia Toffa, Rizzoli, 2014
L'azzardo del gioco. Riflessioni sulle ludopatie, a cura di Cristina Bertogna, Rodolfo Picciulin, La meridiana, 2014
Non è un gioco. Conoscere e sconfiggere la dipendenza da gioco d'azzardo di Cesare Guerreschi, San Paolo, 2012
Gioco d'azzardo: la società dello spreco e i suoi miti di Gianluca Cuozzo, Mimesis, 2012
Il gioco d'azzardo in Italia. I dati e la ricerca, a cura di Daniela Capitanucci, Mauro Croce, Monica Reynaudo, Riccardo Zerbetto, EGEA, 2009
Il gioco in Occidente. Storia, teorie, pratiche di Franco Cambi, Armando, 2007
Le dipendenze senza droghe: lo shopping compulsivo, internet e il gioco d'azzard di Roberto Pani, Roberta Biolcati, UTET, 2006
Il gioco e il cinema
Tre sono le proiezioni in programma al Teatro Bolognini, a cura del giornalista e critico letterario del Corriere della Sera Ranieri Polese: Il grande peccatore diretto nel 1949 da Robert Siodmak ( ispirato a un romanzo di Dostoevskij, Il giocatore) che mette in scena la vita di un giovane scrittore Fjodor (Gregory Peck), vittima della febbre del gioco; La decima vittima del 1965 con la regia di Elio Petri, film considerato dalla critica come antesignano dei capolavori di fantascienza e dell’idea dei reality show in cui una bellissima Ursula Andress sta compiendo la caccia all’uomo e deve eliminare l’ultima vittima, il romano Marcello Mastroianni e, infine, Lo spaccone del 1961di Robert Rossen con Paul Newman nei panni di “Eddie lo svelto”, famoso giocatore di biliardo che butta via le sue capacità, perché si ubriaca e diviene quindi uno spaccone. Con una stecca tra le mani Eddie cerca di battere il suo più acerrimo rivale, Minnesota Fats.
I gangsters un film di Robert Siodmak, Koch Media, c2011
La scala a chiocciola un film di Robert Siodmak ; Dorothy McGuire, George Brent, Ethel Barrymore, BIM, c2008
Doppio gioco un film di Robert Siodmak ; Burt Lancaster, Flamingo video, 2007
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto un film di Elio Petri ; Medusa video 2003
La decima vittima un film di Elio Petri ; tratto dal racconto "La 7a vittima" di Robert Sheckley Cecchi Gori Home Video, 2008
La classe operaia va in paradiso regia di Elio Petri, Minerva, 2009
A ciascuno il suo un film di Elio Petri, Warner home video, 2012
I giorni contati un film di Elio Petri, Titanus, 2009
Lo spaccone produced and directed by Robert Rossen, Twentieth Century Fox Home Entertainment, 2002
Tutti gli uomini del re written for the screen and directed by Robert Rossen, Master, 2009
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Ultimo aggiornamento giovedì, 19 maggio 2016
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Il gioco sa innalzarsi a vette di bellezza e di santità che la serietà non raggiunge.
(Johan Huizinga)
La settima edizione dei Dialoghi ha come filo conduttore L’umanità in gioco. Società, culture e giochi, un tema di grande attualità che affronta il tema della dimensione ludica nella sua accezione socio-antropologica. Il gioco, nella sua attitudine naturale e nella sua forma più strutturata, non è una semplice attività ricreativa per bambini ma rispecchia i meccanismi mediante i quali le società elaborano il loro modus operandi e trasmettono i propri modi di organizzare il sapere. Questo argomento ha inoltre un forte legame con la contemporaneità, in quanto videogiochi, ludopatia e realtà virtuali sono al centro dell’odierno dibattito filosofico e antropologico: se, infatti, nel Novecento era pensabile tenere separato il confine tra gioco e realtà, nel ventunesimo secolo il gioco è ormai penetrato nei nostri strumenti di lavoro e negli oggetti di uso quotidiano (basti pensare all'uso degli emoticon). Ripercorrere le tappe che hanno segnato l'evolversi della dimensione ludica nel corso dei secoli non è solo un compito per storici eruditi, ma per tutti coloro che sono interessati a capire e dimostrare come il gioco sia un momento fondamentale sia per la cultura di una comunità, sia per la crescita di un singolo. Autorevoli teorie dimostrano che gli adolescenti che nell'infanzia hanno giocato molto (soprattutto all'aperto) sono in media meno depressi e ansiosi di loro coetanei che hanno trascorso il tempo di fronte al video. Diametralmente opposte sono, invece, le conferenze che lasciano emergere le criticità della dimensione ludica: il gioco (soprattutto d'azzardo) che miete vittime e crea dipendenze dalle quali non è possibile uscirne, come accade al protagonista del film Il grande peccatore (ispirato a Il giocatore di Dostoevskij) che diventa vittima della febbre del gioco. L'azzardo di massa è un giro d'affari di quasi novanta miliardi di euro in Italia (la metà dei quali generati da slot machine); si tratta di un fenomeno sociale e culturale dagli impatti devastanti sul tessuto economico, culturale e relazionale delle nostre società. A questo proposito, vale la pena di visitare la mostra di Ferdinando Scianna, reporter ospite di Dialoghi, per raffigurarci la ludopatia, un buio tunnel dove l'essere umano si perde e il gioco si fa corruzione.
La bibliografia presenta i libri degli autori ospiti a Pistoia durante i giorni della manifestazione e testi di approfondimento sui temi discussi.
Il gioco e le sue trame letterarie
Il gioco come insopprimibile esigenza dell'uomo, che Umberto Eco ha definito, insieme al nutrimento, riposo, affetto e “chiedersi perché” uno dei cinque bisogni fondamentali dell'uomo. Risale a Roger Caillos e al suo testo, I giochi e gli uomini. La maschera e la vertigine, la proposta di classificazione dei giochi sulla base di quattro ludemi: l'agon o la gara, la competizione in quei giochi dove inizialmente i giocatori sono artificialmente messi alla pari ma dove alla fine deve comparire la migliore qualità del vincitore per un elemento "muscolare" (come nelle gare sportive) o "cerebrale" (come negli scacchi); alea, il caso, in quei giochi in cui è il destino, sottoforma di fortuna, a decidere la sorte dei giocatori, la mimicry, l'imitazione, quando il gioco si basa su una falsa immagine di sé stessi assunta con un'identità fittizia (il bambino che si traveste da astronauta) e infine l’ilnx, vertigine, ovvero la ricerca del senso di smarrimento, di vertigine temporanea, per intendersi quella che si prova stando a lungo sulle altalene oppure le giostre.
M : una metronovela di Stefano Bartezzaghi, Einaudi, 2015
Il falò delle novità. La creatività al tempo dei cellulari intelligenti di Stefano Bartezzaghi, UTET, 2013
Dando buca a Godot : giochi insonni di personaggi in cerca di autore di Stefano Bartezzaghi, Einaudi, 2012
Sedia a sdraio. Giochi impensati per svagare la mente di Stefano Bartezzaghi, Salani, 2011
Come dire. Galateo della comunicazione di Stefano Bartezzaghi, Mondadori, 2011
Scrittori giocatori di Stefano Bartezzaghi, Einaudi, 2010
Il libro dei giochi per le vacanze: anagrammi, rebus, cruciverba, refusi, indovinelli di Stefano Bartezzaghi, Mondadori, 2009
La posta in gioco di Stefano Bartezzaghi, Einaudi, stampa 2007
Rebus per Ada, regia Luigi De Angelis (con testi di Stefano Bartezzaghi et al.); Zapruder filmmakersgroup, Sossella, 2007
Incontri con la sfinge. Nuove lezioni di enigmistica di Stefano Bartezzaghi, Einaudi, 2004
È l'enigmistica, bellezza! : lettere e cifre per allenare la mente di Ennio Peres, Ponte alle Grazie, 2012
Le ombre cinesi = Ombres Chinoises = Chinese Shadows di Arturo Brachetti, Priuli & Verlucca, 2007
Anplagghed in DVD [Kit multimediale] di Aldo Giovanni Giacomo; regia di Arturo Brachetti, Rizzoli, 2007
Quando tutto questo sarà finito. Storia della mia famiglia perseguitata dalle leggi razziali di Gioele Dix, Mondadori, 2014
Si vede che era destino di Gioele Dix, Mondadori, 2010
La Bibbia ha (quasi) sempre ragione di Gioele Dix, Mondadori, 2003
La novella degli scacchi di Stefan Zweig, SE, 2013
La difesa di Luzin di Vladimir Nabokov, Adelphi, 2001
Re, donna, fante di Vladimir Nabokov, Adelphi, 1996
Pubblici infortuni di Alessandro Piperno, Mondadori, 2013
Contro la memoria di Alessandro Piperno, Fandango libri, 2012
Persecuzione: il fuoco amico dei ricordi di Alessandro Piperno, Mondadori, 2010
Il gioco e la creatività culturale
Il gioco unisce libertà e creatività nel rispetto di regole condivise. I giochi viaggiano e si trasformano, divenendo occasione di integrazione e di “fare cultura”. Ad esempio, cosa diventa la tombola in un piccolo paese dell’Oceania? La creatività culturale non ha confine e il gioco può diventare un momento condiviso di espressione in cui si sperimentano nuove appartenenze comuni, al di là delle provenienze e dei pregiudizi.
Il gioco duro dell'integrazione. L ' intercultura sui campi da gioco di Davide Zoletto, Cortina, 2010
Straniero in classe. Una pedagogia dell'ospitalità di Davide Zoletto, Cortina, 2007
La scuola dei giochi di Pier Aldo Rovatti, Davide Zoletto, Bompiani, 2005
L'oltre e l'altro. Sette variazioni sul viaggio, UTET, 2014
Senza sponda: perché l'Italia non è più terra d'accoglienza di Marco Aime, UTET, 2015
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Oceania: isole di creatività culturale di Adriano Favole, Laterza, 2010
Il gioco dall'antichità ai giorni nostri
Tornare indietro di alcuni millenni e ripensare alle olimpiadi del mondo ellenico è un passo necessario per capire da dove proviene oggi il gusto della vittoria e della competizione nello sport. I giochi nell'antichità ci insegnano a capire quanto di quella cultura noi oggi abbiamo ereditato; nello sport, e in particolare nel calcio, si moltiplicano le occasioni per accrescere i sentimenti come la fratellanza, l'educazione e la conoscenza. Il business e la violenza non devono mai oscurare questi valori.
Non sei più mio padre. Il conflitto tra genitori e figli nel mondo antico di Eva Cantarella, Feltrinelli, 2015
L'amore è un Dio. Il sesso e la polis di Eva Cantarella, Feltrinelli, 2015
Ippopotami e sirene: i viaggi di Omero e di Erodoto di Eva Cantarella, UTET, 2014
Dammi mille baci. Veri uomini e vere donne nell'antica Roma di Eva Cantarella, Feltrinelli, 2009
Nel mezzo del casin di nostra vita? : indizi e tracce per trovar la via d'uscita di Matteo Rampin, Ponte alle grazie, 2014
Elogio della fatica. Vincere, senza segreti di Matteo Rampin, Salani, 2014
Andare avanti guardando indietro. Filosofia del rugby di Mauro e Mirco Bergamasco con Matteo Rampin, Ponte alle Grazie, 2011
Il gioco come valore
In una società caratterizzata dall’ideologia della competizione, il riuscire a mettersi in gioco risulta un plus valore, sia da un punto di vista psicologico che filosofico. L’imperativo categorico si fonda sul fatto che non c’è gioco senza il piacere di giocare e saper giocare significa anche accettare il rischio e la perdita. Attraverso la dimensione ludica della vita i bambini e gli adulti acquisiscono abilità fisiche e sociali che generano sicurezza, perché imparano ad affrontare gli imprevisti, gestendo la paura con la forza dell’autocontrollo.
A piedi nudi nel verde. Giocare per imparare a vivere di Albertina Oliverio, Anna Oliverio Ferraris, Giunti, 2011
Chi manipola la tua mente? : vecchi e nuovi persuasori. Riconoscerli per difendersi di Anna Oliviero Ferraris, Giunti, 2010
Non solo amore. I bisogni psicologici dei bambini di Anna Oliverio Ferraris, Rizzoli, 2003
La forza d'animo. Cos'è e come possiamo insegnarla a noi stessi e ai nostri figli di Anna Oliverio Ferraris, Demetra, 2005
Le domande dei bambini di Anna Oliverio Ferraris, Rizzoli, 2000
Le mani della madre. Desiderio, fantasmi ed eredità del materno di Massimo Recalcati, Feltrinelli, 2015
Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre di Massimo Recalcati, Feltrinelli, 2014
Abitare la distanza. Per una pratica della filosofia di Pier Aldo Rovatti, Cortina, 2007
La scuola dei giochi di Pier Aldo Rovatti, Davide Zoletto, Bompiani, 2005
Il paiolo bucato: la nostra condizione paradossale di Pier Aldo Rovatti, Cortina, 1998
Il gioco come dipendenza
L’azzardo di massa è un giro d’affari in costante aumento: si calcola che sono più di quattrocentomila le slot machine presenti nel territorio italiano, un numero senza pari nel mondo, che si espandono ovunque, modificando e annullando (per coloro che ne sono vittima) relazioni sociali, fino a dare forma al cosiddetto predatory gambling.
Il calcolo dei dadi. Azzardo e vita quotidiana di Marco Dotti, O barra O, 2013
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L'azzardo del gioco. Riflessioni sulle ludopatie, a cura di Cristina Bertogna, Rodolfo Picciulin, La meridiana, 2014
Non è un gioco. Conoscere e sconfiggere la dipendenza da gioco d'azzardo di Cesare Guerreschi, San Paolo, 2012
Gioco d'azzardo: la società dello spreco e i suoi miti di Gianluca Cuozzo, Mimesis, 2012
Il gioco d'azzardo in Italia. I dati e la ricerca, a cura di Daniela Capitanucci, Mauro Croce, Monica Reynaudo, Riccardo Zerbetto, EGEA, 2009
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Le dipendenze senza droghe: lo shopping compulsivo, internet e il gioco d'azzard di Roberto Pani, Roberta Biolcati, UTET, 2006
Il gioco e il cinema
Tre sono le proiezioni in programma al Teatro Bolognini, a cura del giornalista e critico letterario del Corriere della Sera Ranieri Polese: Il grande peccatore diretto nel 1949 da Robert Siodmak ( ispirato a un romanzo di Dostoevskij, Il giocatore) che mette in scena la vita di un giovane scrittore Fjodor (Gregory Peck), vittima della febbre del gioco; La decima vittima del 1965 con la regia di Elio Petri, film considerato dalla critica come antesignano dei capolavori di fantascienza e dell’idea dei reality show in cui una bellissima Ursula Andress sta compiendo la caccia all’uomo e deve eliminare l’ultima vittima, il romano Marcello Mastroianni e, infine, Lo spaccone del 1961di Robert Rossen con Paul Newman nei panni di “Eddie lo svelto”, famoso giocatore di biliardo che butta via le sue capacità, perché si ubriaca e diviene quindi uno spaccone. Con una stecca tra le mani Eddie cerca di battere il suo più acerrimo rivale, Minnesota Fats.
I gangsters un film di Robert Siodmak, Koch Media, c2011
La scala a chiocciola un film di Robert Siodmak ; Dorothy McGuire, George Brent, Ethel Barrymore, BIM, c2008
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Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto un film di Elio Petri ; Medusa video 2003
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Tutti gli uomini del re written for the screen and directed by Robert Rossen, Master, 2009
- Ultimo aggiornamento giovedì, 19 maggio 2016
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