Biblioteca San Giorgio, Pistoia


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Dantedì

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In occasione delle celebrazioni del 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, la biblioteca, in collaborazione con Emons audiolibri, propone l'ascolto di alcuni brani estratti dall'audiolibro La Divina Commedia raccontata e letta da Vittorio Sermonti.

Nell’autunno del 1987, su Radio Tre, per trentaquattro sere di fila, va in onda l’Inferno di Dante raccontato e letto da Vittorio Sermonti. Il successo è grandioso e inaspettato e nel 1990 e poi nel 1993 si potranno ascoltare anche Purgatorio e Paradiso.

Vittorio Sermonti ci guida attraverso un capolavoro inesauribile in grado di illuminare dopo 700 anni il nostro presente. Questo "racconto-commento" della Divina Commedia, che a partire dall’incredibile successo radiofonico l’autore ha portato in migliaia di teatri di fronte a un pubblico rapito, si pone un obiettivo solo apparentemente modesto: “consentire a un qualunque italiano dotato di cultura media, intelligenza e un po’ di passione di percorrere il più gran libro scritto in italiano senza interrompere continuamente l’avventura per approvvigionarsi di notizie, delucidazioni e varianti nei battiscopa di note”.
Scrisse Gianfranco Contini che supervisionò il lavoro di Sermonti fin dall’inizio: “un’operazione benemerita che ha un significato ‘politico’ in senso generale, enorme”.

I file audio qui proposti sono stati concessi gratuitamente dalla casa editrice Emons audiolibri per realizzare l'iniziativa, che attraverso tutta l'Italia

 

Inferno

È il primo dei tre regni dell'Oltretomba cristiano visitato da Dante nel corso del viaggio, con la guida di Virgilio. Dante lo descrive come un'immensa voragine a forma di cono rovesciato, che si spalanca nelle viscere della terra sotto la città di Gerusalemme, nell'emisfero settentrionale della Terra. Questa cavità sotterranea si è aperta quando Lucifero, cacciato dal Cielo dopo la sua ribellione a Dio, fu scaraventato al centro della Terra dove è tuttora confinato; la terra si ritrasse per il contatto col demonio e avrebbe formato il monte del Purgatorio, che sorge agli antipodi di Gerusalemme, nell'emisfero meridionale.

Inferno Canto I

Assaggi dei Canti III, V, VI, XXVI e XXXIII dell'Inferno

 

Purgatorio

È il secondo regno del viaggio dantesco. L'autore lo descrive come una montagna altissima che si erge su un'isola al centro dell'emisfero australe totalmente invaso dalle acque, agli antipodi di Gerusalemme che si trova al centro dell'emisfero boreale. Secondo la spiegazione di Virgilio, quando Lucifero venne precipitato dal cielo in seguito alla sua ribellione, cadde al centro della Terra dalla parte dell'emisfero australe e tutte le terre emerse si ritirarono in quello boreale, per timore del contatto col maligno; si creò così la voragine infernale e la terra che la lasciò andò a formare la montagna del Purgatorio, che sorge in posizione opposta all'Inferno. L'isola è collegata al centro della Terra da una "natural burella", una sorta di cunicolo sotterraneo che si estende in tutto l'emisfero meridionale e dove scorre un fiumiciattolo, probabilmente lo scarico del Lete.

Assaggi dei Canti V, IX, XXX

 

Paradiso

È il terzo dei tre regni visitato da Dante, con Beatrice a fargli da guida. Dante ne dà una precisa collocazione spaziale come per Inferno e Purgatorio, anche se la sua descrizione è molto lontana da quella di un luogo fisico e si fa più astratta man mano che l'ascesa procede. Il poeta immagina la Terra sferica e immobile al centro dell'Universo, circondata da dieci Cieli che costituiscono appunto il Paradiso (la sfera del fuoco separa il mondo terreno da quello celeste): i primi nove Cieli sono sfere concentriche che ruotano attorno alla Terra, ciascuno governato da un'intelligenza angelica, mentre il X (l'Empireo) è immobile e si estende all'infinito, essendo la sede di Dio, degli angeli e dei beati. I primi sette Cieli prendono il nome del pianeta che ruota insieme ad essi (Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno), mentre l'VIII è il Cielo delle Stelle Fisse e il IX è il Primo Mobile, detto così in quanto è il primo Cielo a muoversi e a imprimere il movimento a tutti gli altri. Dai primi otto Cieli nasce un influsso generato dalla stella che è presente in ognuno di essi e che si riverbera sulla Terra e su tutte le creature. Nel X Cielo dell'Empireo risiede Dio, circondato dai nove cori angelici e dalla candida rosa dei beati.

Assaggi dal Canto XXXIII 

 

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