Da uno specchio all'altro
Gli ottant'anni de "Lo Specchio" Mondadori nelle collezioni e nei fondi speciali della Biblioteca San Giorgio
Mostra bibliografica a cura di Ilaria Rabatti
4 maggio-30 settembre 2020 - Teche Sala Dipartimenti
In silenzio consumo / ore anelanti / su sponde di luce, / e mi ridona
ilari e arcigne / il mondo / finestre di mattini
(Alberto Mondadori, Sogno di primavera)
"Lo Specchio", una delle più importanti collane italiane di poesia, compie quest'anno ottant'anni.
Al primato di longevità, si aggiunge, innegabile, il ruolo "istituzionale" svolto nei decenni dalla collana mondadoriana nei confronti della poesia in Italia. Una storia gloriosa quella dello "Specchio", ma anche piuttosto tormentata e che più volte, soprattutto in quest'ultimo decennio, ha rischiato la fine. La mostra, attingendo anche ad alcuni esemplari di grande pregio custoditi nei fondi speciali della biblioteca, ripercorre cronologicamente le tappe salienti di questa lunga impresa editoriale, sempre tesa verso la poliedricità nelle scelte e nelle innovazioni grafiche. Partendo dal 1940, anno di nascita dello "Specchio" come "italianissima" collana di narrativa, su iniziativa di Alberto Mondadori e Arturo Tofanelli, si passa al 1942 — anno cruciale in cui la poesia fa il suo ingresso nella collana con la serie "I poeti dello Specchio" (diventando poi esclusiva nel dopoguerra) — per arrivare, da un decennio all'altro, sotto la guida di curatori illustri (come lo stesso Alberto Mondadori, Vittorio Sereni, Marco Forti, Giuseppe Pontiggia) al rilancio del 2017.
Divenuta, fin dalla sua nascita, collana di punta nella costruzione del catalogo Mondadori, "Lo Specchio" ha il merito di aver fatto arrivare la poesia italiana al grande pubblico, registrando, anche dal punto di vista delle vendite, alcuni clamorosi successi. Il caso più eclatante, vero best sellers della collana, è Ossi di seppia di Montale, che pur arrivando a Mondadori solo nel 1948, alla sua ottava edizione, riuscirà a vendere, tra il 1965 e il 1983, oltre centomila copie. E sempre Montale, in tempi più recenti, farà registrare vendite altissime, con la pubblicazione dell'edizione completa del suo discusso Diario postumo, nell'effimera serie "Classici dello Specchio" (cinque titoli in tutto, tra il 1992 e il 1996). Ad impreziosire l'esposizione alcune vere "chicche" bibliografiche, come ad esempio la prima edizione del Sentimento del tempo (1943) con la dedica autografa di Ungaretti a Piero Bigongiari, o la prima edizione in questa collana de Il deserto dei tartari di Dino Buzzati (1945), oppure la prima edizione de La terra impareggiabile di Quasimodo (1958) con la bella dedica autografa del poeta al padre.
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Ultimo aggiornamento mercoledì, 19 aprile 2023
Gli ottant'anni de "Lo Specchio" Mondadori nelle collezioni e nei fondi speciali della Biblioteca San Giorgio
Mostra bibliografica a cura di Ilaria Rabatti
4 maggio-30 settembre 2020 - Teche Sala Dipartimenti
In silenzio consumo / ore anelanti / su sponde di luce, / e mi ridona
ilari e arcigne / il mondo / finestre di mattini
(Alberto Mondadori, Sogno di primavera)
"Lo Specchio", una delle più importanti collane italiane di poesia, compie quest'anno ottant'anni.
Al primato di longevità, si aggiunge, innegabile, il ruolo "istituzionale" svolto nei decenni dalla collana mondadoriana nei confronti della poesia in Italia. Una storia gloriosa quella dello "Specchio", ma anche piuttosto tormentata e che più volte, soprattutto in quest'ultimo decennio, ha rischiato la fine. La mostra, attingendo anche ad alcuni esemplari di grande pregio custoditi nei fondi speciali della biblioteca, ripercorre cronologicamente le tappe salienti di questa lunga impresa editoriale, sempre tesa verso la poliedricità nelle scelte e nelle innovazioni grafiche. Partendo dal 1940, anno di nascita dello "Specchio" come "italianissima" collana di narrativa, su iniziativa di Alberto Mondadori e Arturo Tofanelli, si passa al 1942 — anno cruciale in cui la poesia fa il suo ingresso nella collana con la serie "I poeti dello Specchio" (diventando poi esclusiva nel dopoguerra) — per arrivare, da un decennio all'altro, sotto la guida di curatori illustri (come lo stesso Alberto Mondadori, Vittorio Sereni, Marco Forti, Giuseppe Pontiggia) al rilancio del 2017.
Divenuta, fin dalla sua nascita, collana di punta nella costruzione del catalogo Mondadori, "Lo Specchio" ha il merito di aver fatto arrivare la poesia italiana al grande pubblico, registrando, anche dal punto di vista delle vendite, alcuni clamorosi successi. Il caso più eclatante, vero best sellers della collana, è Ossi di seppia di Montale, che pur arrivando a Mondadori solo nel 1948, alla sua ottava edizione, riuscirà a vendere, tra il 1965 e il 1983, oltre centomila copie. E sempre Montale, in tempi più recenti, farà registrare vendite altissime, con la pubblicazione dell'edizione completa del suo discusso Diario postumo, nell'effimera serie "Classici dello Specchio" (cinque titoli in tutto, tra il 1992 e il 1996). Ad impreziosire l'esposizione alcune vere "chicche" bibliografiche, come ad esempio la prima edizione del Sentimento del tempo (1943) con la dedica autografa di Ungaretti a Piero Bigongiari, o la prima edizione in questa collana de Il deserto dei tartari di Dino Buzzati (1945), oppure la prima edizione de La terra impareggiabile di Quasimodo (1958) con la bella dedica autografa del poeta al padre.
- Ultimo aggiornamento mercoledì, 19 aprile 2023