Biblioteca San Giorgio, Pistoia


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C’è stato un tempo che tutto era un giardino

Presentazione del libro C’è stato un tempo che tutto era un giardino. Memorie d’Appennino, di Giuliano Toccafondi. Pistoia, Settegiorni, 2014

Martedì 28 ottobre 2014, ore 17.00 - Biblioteca Forteguerriana

Intervengono Luca Buonaguidi, Giovanni Contini Bonacossi, Claudio Rosati e Diana Marta Toccafondi

Invito
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Il volume raccoglie i testi, in parte pubblicati e in parte inediti, che Giuliano Toccafondi ha scritto a partire dal 1993. Dalle sue pagine emerge una geografia interiore fatta di luoghi, di persone e di storie che ci accompagnano in un mondo scomparso, le cui radici fanno ancora parte di noi. Il libro contiene un'affettuosa prefazione di Francesco Guccini, che da anni era legato a Toccafondi da un’amicizia consolidata dall’amore "per questo territorio, per i suoi monti, i suoi boschi, i suoi fiumi, la sua storia e le sue tradizioni". Hanno inoltre dato il loro contributo alla ricomposizione di questa memoria, che non è solo memoria personale ma memoria di un’intera comunità, l’archeologo Leonardo De Marchi e l’architetto Bill Homes, i cui acquerelli di paesi, case, ambienti della montagna punteggiano il volume con la forza di una vera e propria "memoria visiva".

Nato il 24 settembre 1926 a Monachino, una frazione del Comune di Sambuca Pistoiese nella valle della Limentra orientale, Giuliano Toccafondi compì gli studi superiori all’Istituto Tullio Buzzi di Prato, diplomandosi come perito chimico, attività che poi esercitò nel corso della sua vita professionale. Il rapporto con la montagna e, in particolare, con i luoghi della sua infanzia e giovinezza, nei quali volle tornare ad abitare negli ultimi venti anni, rimase fondamentale per tutta la vita. Profondo ed appassionato conoscitore sia dell’ambiente che della sua storia, ha coltivato questo suo amore per l’Appennino sotto vari aspetti: attraverso le ricerche sul campo che lo portarono a ritrovare i “sassi scritti” della val di Limentra (vedi la pubblicazione I sassi scritti delle Limentre), attraverso la collaborazione con riviste come Nuèter, in cui pubblicò alcuni suoi scritti, ma soprattutto attraverso un costante scavo nella memoria e una innata capacità di raccontare, che ne fece per molti un punto di riferimento. È morto il 10 agosto 2013 nella sua casa di Monachino.

 

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