Ascensione, di Luigi Russo Papotto
L'opera, donata nel 2011 dall'artista al Comune di Pistoia per collocarla all'interno della biblioteca, è costituita da quattro quadranti di 150x100 cm, e composta di materiale carta, cartone, carboni, legno. L'opera rappresenta un albero spoglio, con rami combusti, dalle radici in vista e sospeso nel candore di un fondo realizzato in materiale cartaceo.
L'albero è una figura ricorrente nell'opera di Papotto e, come afferma Giuseppe Carrubba, "rappresenta una metafora antropologica e antropomorfica. Simbolo di una relazione analogica uomo-natura, in senso lato è l'immagine della rinascita di ciò che si rinnova in rapporto ai cicli della natura con sorprendente capacità creativa. L'albero è il simbolo della vita che radicata sulla terra segue l'ascesa verso una regione eterica... L'artista rappresenta dell'albero l'idea e lo mostra nudo nella sua struttura e nella sua perdita; attraverso un'azione liturgica lo solleva, e crea una relazione dialettica con lo spazio circostante".
L'albero raffigurato nell'opera "Ascensione" ha una forma sinuosa e contorta sul genere di quelli rappresentati dagli artisti cinesi e giapponesi nei raffinati paesaggi dipinti all'acquerello. All'artista, sostiene Siliano Simoncini, interessa questa "contaminazione" formale, "questo richiamo al mondo orientale e sembra volerci proporre un'estetica di natura sincretista, com'è nell'ottica attuale delle concezioni filosofiche più avanzate. Dunque non una mera citazione dovuta al fascino della diversità, piuttosto, il tentativo riuscito di proporre un nuovo linguaggio visivo, la cui peculiarità consiste proprio nel creare archetipi alternativi e più in sintonia con quanto l'uomo contemporaneo sta vivendo a livello socio-culturale".
Per approfondire la conoscenza dell'artista, è possibile consultare: Papotto segue Papotto, Bitumi ossimori
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Ultimo aggiornamento lunedì, 7 settembre 2015
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L'opera, donata nel 2011 dall'artista al Comune di Pistoia per collocarla all'interno della biblioteca, è costituita da quattro quadranti di 150x100 cm, e composta di materiale carta, cartone, carboni, legno. L'opera rappresenta un albero spoglio, con rami combusti, dalle radici in vista e sospeso nel candore di un fondo realizzato in materiale cartaceo.
L'albero è una figura ricorrente nell'opera di Papotto e, come afferma Giuseppe Carrubba, "rappresenta una metafora antropologica e antropomorfica. Simbolo di una relazione analogica uomo-natura, in senso lato è l'immagine della rinascita di ciò che si rinnova in rapporto ai cicli della natura con sorprendente capacità creativa. L'albero è il simbolo della vita che radicata sulla terra segue l'ascesa verso una regione eterica... L'artista rappresenta dell'albero l'idea e lo mostra nudo nella sua struttura e nella sua perdita; attraverso un'azione liturgica lo solleva, e crea una relazione dialettica con lo spazio circostante".
L'albero raffigurato nell'opera "Ascensione" ha una forma sinuosa e contorta sul genere di quelli rappresentati dagli artisti cinesi e giapponesi nei raffinati paesaggi dipinti all'acquerello. All'artista, sostiene Siliano Simoncini, interessa questa "contaminazione" formale, "questo richiamo al mondo orientale e sembra volerci proporre un'estetica di natura sincretista, com'è nell'ottica attuale delle concezioni filosofiche più avanzate. Dunque non una mera citazione dovuta al fascino della diversità, piuttosto, il tentativo riuscito di proporre un nuovo linguaggio visivo, la cui peculiarità consiste proprio nel creare archetipi alternativi e più in sintonia con quanto l'uomo contemporaneo sta vivendo a livello socio-culturale".
Per approfondire la conoscenza dell'artista, è possibile consultare: Papotto segue Papotto, Bitumi ossimori
- Ultimo aggiornamento lunedì, 7 settembre 2015
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