Biblioteca San Giorgio, Pistoia


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I verbi della San Giorgio.

 

Angiolino

Presentazione del libro Angiolino. Si doveva chiamare Benedetti, di Mauro Fondi. Empoli, Ibiskos, 2014

Martedì 5 maggio 2015, ore 17.00 - Sala Bigongiari

Interviene Chiara Recchia
Letture di Giuseppe Intrieri, Veronica Natali e Francesco Renzoni
Sarà presente l'autore

Invito
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Mauro Fondi, alla sua prima opera narrativa, rievoca in questo romanzo la storia del nonno Angiolino e del modo in cui questo solo all'età di trentacinque anni si ricongiunge alla famiglia di origine. Infatti, rimasto orfano a soli due mesi, Angiolino viene affidato al baliatico di Pistoia e separato dai fratelli più grandi che invece vengono affidati a istituti diversi nella provincia di Firenze. Adottato da una coppia di Castel Casio sull'Appennino bolognese, dopo varie traversie torna a Prato, città in cui è nato, qui si sposa e grazie all'incontro con un anziano mendicante riesce a scoprire le sue origini e a incontrare finalmente i fratelli che aveva cercato per tanto tempo.

Mauro Fondi è nato a Prato nel 1958 da un operaio e da una bidella delle scuole materne. Appartiene a una famiglia che nel corso di tutto il Novecento si è distinta nella storia pratese per il suo impegno civile e sociale, prima nell'antifascismo e poi, nel dopoguerra, nel movimento operaio. La zia Anna, figlia di Angiolino, il protagonista del romanzo, è stata sindacalista e assessore, e a lei si deve la costruzione, negli anni Cinquanta e Sessanta, dei servizi sociali nel Comune di Prato. Mauro ha frequentato la scuola dell'obbligo per poi interrompere gli studi e iniziare a lavorare come elettricista industriale. Dal 1998 si occupa anche di servizi tecnici per gli spettacoli teatrali e musicali, e al teatro si dedica anche in prima persona facendo parte di un gruppo teatrale amatoriale. Fin da giovane è stato appassionato alla scrittura, ma la mancanza di studi gli ha posto molti limiti per cui ha iniziato presto a leggere con lo scopo di imparare a scrivere a sua volta. Dopo anni di letture di qualsiasi genere ha cominciato a scrivere storie inventate o ispirate a esperienze personali, fino alla stesura del romanzo che ha alla base le vicende del nonno. Attualmente vive nella campagna circostante la sua città natale dove, fra le altre cose, si dedica alla produzione di olio e miele.

 

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