Biblioteca San Giorgio, Pistoia


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I verbi della San Giorgio.

 

In ricordo di Cornell Woolrich

Per il ciclo di incontri "Compleanni d’autore"

a cura dell’Associazione Giallo Pistoia

A cura di Giuseppe Previti, Susanna Daniele

Letture di Luigina Calistri e Antonio Menicacci

mercoledì 19 dicembre 2018, ore 17 - Sala Bigongiari

Volantino
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Cornell Woolrich, noto anche con gli pseudonimi William Irish e George Hopley, nacque a New York il 4 dicembre 1903. In Woolrich si attua una quasi completa identificazione fra vita e opere. Dopo un matrimonio “di copertura” della sua omosessualità, che durò pochissimo, visse sempre con la madre. Alla morte di lei lo scrittore precipitò nella depressione e nell’alcoolismo. Morì solo in una camera di albergo: da anni era in carrozzina perchè il diabete aveva attaccato un piede e una gamba dovette essere amputata. Morì in totale solitudine nel 1968. Tutte le opere della maturità sono pervase dai temi della morte e della solitudine, da un’atmosfera angosciosa e incalzante che ha valso a Woolrich la definizione di inventore del “romanzo nero”, ma anche dalla partecipazione emotiva alla disperazione delle vittime, spesso appartenenti alle classi più povere. Woolrich pubblicò nel 1932 il romanzo che è considerato il migliore tra i suoi scritti giovanili, già caratterizzato dalle atmosfere noir che contraddistinguono la sua opera, Manhattan Love Song da cui fu tratto l’omonimo film del 1934 diretto da Leonard Fields. Dal 1934 al 1939 pubblica moltissimi racconti in riviste specializzate, fra cui la celebre pulp Black Mask. Nel 1940 tornò al romanzo con La sposa era in nero dando così inizio alla cosiddetta “serie nera”, una fortunata sequenza di romanzi che influenzerà non solo il roman noir francese, ma anche la cinematografia statunitense ed europea. La sposa era in nero diventerà nel 1967 il film di François Truffaut “La sposa in nero”. Nel 1942 scrisse con lo pseudonimo William Irish il raccontoIt Had to be Murder, che nel 1944 fu rinominato Rear Window (La finestra sul cortile) e divenne il celeberrimo film di Hitchcock. Negli anni ‘40 pubblicò gli altri cinque romanzi della serie nera: Sipario nero (1941), L’alibi nero (1942), L’angelo nero (1943), L’incubo nero (1944) e Appuntamenti in nero (1948). Contemporaneamente scrisse altri capolavori con gli pseudonimi di William Irish, tra i quali La donna fantasma (1942) e di George Hopley, con La notte ha mille occhi (1945), trasposto in film nel 1948 da John Farrow.

 

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