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Francis Scott Fitzgerald: riflessioni sul disagio mentale dalla lettura di "Tenera è la notte"

#millemotiviper

#Evento n. 0461

Per il ciclo Il coraggio di stare bene

Francis Scott Fitzgerald: riflessioni sul disagio mentale dalla lettura di Tenera è la notte

ne parliamo con Divier Nelli, scrittore e Olivia Cialdi, psicologa e psicoterapeuta, presidente Associazione Psicologi e Psicoterapeuti Toscana A.P.P.T.

all’incontro partecipa l’artista Maria Cristina Palandri con una sua installazione

in collaborazione con Gli Amici della San Giorgio

23 marzo 2017, ore 17 - Auditorium Terzani

 

Volantino
(pdf, 288 Kab)

 

L’americano errante in Europa, poeta in prosa dell’età del jazz. Nel suo romanzo "Tenera è la notte" ha condensato come in uno straziante testamento la cronaca del naufragio di una generazione, la storia di un amore esigente e crudele, vissuto, anzi patito, come un peccato capitale, la denuncia della seduzione del denaro e la confessione dell’inevitabile sconfitta della sensibilità, l’incapacità di salvarsi non solo di un uomo dotato di troppo talento e troppo sensibile, ma anche di molti fra i migliori di una intera generazione tradita dai nervi. La malattia di Nicole, moglie e paziente, come rappresentazione del collasso mentale delle vittime di uno stile di vita insostenibile, il fallimento di Dick Diver, marito e medico, come rappresentazione del collasso morale delle vittime del denaro corruttore, mimano oltre al dramma di Zelda Sayre e di Francis Scott Fitzgerald lo spreco di tante altre vite belle e dannate tra le due grandi guerre (Einaudi, ET Scrittori).

Il gruppo di lettura Passeggiate Narrative degli Amici della San Giorgio ha trovato in Dick Diver un anticipatore delle teorie di Basaglia. Al pari dell’autore tormentato nel suo peregrinare per il mondo dallo sfarzo degli hotel di Nizza fino ai lussuosi alberghi di New York, ma sempre innamorato della moglie instabile e ammalata, ci fa capire che con il contenimento, il degrado e l’abbandono non si aiutano le persone in disagio, bensì costruendo intorno a loro situazioni di recupero, ambienti molto curati e stimolanti, situazioni di ascolto, come nella clinica che il protagonista del romanzo crea a Zurigo negli anni ‘30.

Francis Scott Fitzgerlad (Saint Paul, 24 settembre 1896– Los Angeles, 21 dicembre 1940) è stato uno scrittore e sceneggiatore statunitense, autore di romanzi e racconti. È considerato uno fra i maggiori autori dell’Età del jazz e, per la sua opera complessiva, del XX secolo. Faceva parte della corrente letteraria della cosiddetta Generazione perduta, un gruppo di scrittori statunitensi nati negli anni 1890 che si stabilì in Francia negli anni Venti. Scrisse quattro romanzi: Di qua dal Paradiso (1920), che ebbe l’immediato successo di un best-seller e lo rese portavoce della giovane generazione americana; Belli e dannati (1922), Il grande Gatsby (1925) e Tenera è la notte (1934), più un quinto lasciato incompiuto, The last Tycoon, uscito postumo nel 1941, tradotto come Gli ultimi fuochi, oltre a decine di racconti brevi sui temi della giovinezza, della disperazione, e del disagio generazionale.

Tenera è la notte apparve nel 1934 ed ebbe una fredda accoglienza, essendo ormai Fitzgerald reputato un fallito e dedito all’alcol. Nel 1935 subì un terribile tracollo – l’infermità mentale della moglie Zelda aveva richiesto il ricovero in una clinica – in seguito Fitzgerald si trasferì a Hollywood per far fronte ai debiti, ma ebbe scarso successo come sceneggiatore. Per nove anni aveva elaborato la storia di Nicole e Dick, ma non smise di rielaborarla nelle successive versioni, tre rimaste allo stato di manoscritto e due pubblicate. La bella traduzione di Fernanda Pivano è del 1949.

Divier Nelli (Viareggio 1974) è scrittore, editor, consulente editoriale e docente di scrittura creativa. Ha pubblicato i romanzi: La contessa (Passigli, 2002), Falso binario (Passigli, 2004), Il lungo inganno (scritto a quattro mani con Leonardo Gori, Hobby & Work, 2009), Il mio cadavere (riscrittura del classico ottocentesco di Francesco Mastriani, Rusconi, 2010), Amore dispari (Gallucci, 2013), Coma (Gallucci, 2014). Decine di suoi racconti sono apparsi in antologie per Guanda, Tea, Hobby & Work, Piemme, Sonzogno, Newton. Per Guanda ha curato l’antologia di racconti Drugs. Dal 2010 al 2014 ha diretto i Gialli Rusconi. Dal 2006 si dedica all’insegnamento delle tecniche di narrazione nelle scuole di tutti gli ordini e gradi. Dal 2012 col progetto sperimentale Come si scrive un libro, finanziato dal Comune di Firenze, fa lezione nelle scuole elementari e medie del territorio. Per la fondazione Tobino, nell’ambito del premio Mario Tobino, tiene lezioni per le scuole superiori della lucchesia. È editor esterno per Tea e lettore per Giunti. Coordinatore della Scuola di narrazione Mario Tobino. In uscita a giugno il suo prossimo romanzo Il giorno degli orchi (Guanda)

Olivia Cialdi Dopo il diploma di maturità classica conseguito presso il Liceo Forteguerri di Pistoia, si è laureata nel 2005 in Tecniche di Psicologia Clinica e di Comunità, nel 2010, in specialistica nel medesimo ateneo con una tesi sperimentale dal titolo: Omosessualità e Disturbi dell’Alimentazione. Dopo l’abilitazione alla professione, ha frequentato la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Centrata sulla Persona e dal 2016 esercita la professione di Psicoterapeuta. Oltre all’aspetto clinico si interessa di ricerca (in ambito clinico e sociale). È docente ed esperta di Comunicazione e Team Building. È iscritta all’Ordine della Toscana n°6587. Nel Febbraio 2015 insieme a tre colleghi ha fondato l’Associazione Psicologi Psicoterapeuti Toscana avendo da sempre la missione di voler far comprendere alle persone l’utilità della psicologia e della figura dello Psicologo. Fiera alleata della Biblioteca San Giorgio, A.P.P.T. ha realizzato, già dal 2016 molti progetti, come un breve corso sulla Neurogastronomia, un seminario sulle Scomode Emozioni, un seminario su Luci e Ombre della Coppia e un recentissimo corso sul Personal Branding tenutosi a febbraio 2017 che a riscosso un notevole successo.

 

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