Volevo solo una vita tranquilla
Ecco qui un nuovo libro di Anna Talò, autrice che si è fatta già apprezzare grazie ai suoi due libri precedenti: Meditazioni per donne sempre di corsa (che dà anche il nome al suo blog) e Le vere signore non parlano di soldi. La Talò è una brillante giornalista che per la prima volta si cimenta, con un certo qual successo, con il romanzo, facendo lavorare la sua penna lieve, arguta e mai banale.
La storia si lascia leggere in un paio d'ore: tanto è scritta in modo scorrevole e capace di coinvolgere il lettore. Al centro della "torbida vicenda", una signorina invecchiata, senza infamia e senza lode, di nome Teresa (non Jessica, non Adelaide, badate bene: Teresa!), che si guadagna la pagnotta scrivendo manuali di self-help per donne improntati all'ottimismo: è dunque campionessa mondiale di fiducia nel domani, assertività e pensiero positivo - anche se poi nella vita le cose vanno un po' diversamente. Tra predicare e razzolare, c'è quel piccolo abisso che la porta a passare le giornate chiusa in casa, uscendo solo per fare la spesa. Di fatto l'unico uomo che le sta intorno è l'anziano zio Michele, un magistrato che vorrebbe tanto le si materializzasse accanto un marito come si deve, ma che in subordine si contenterebbe anche di un suo trasferimento in un appartamento vicino, se non altro per tenerla sott'occhio nonostante gli anni che passano.
Teresa è tetragona ad ogni cambiamento: non si fila neppure il vicino di casa belloccio e sciupafemmine, proprio perché belloccio e sciupafemmine.
Un piccolo segreto ce l'ha anche lei, però: tanto per uscire dalla routine, ha aperto un blog di piccola posta, sotto la falsa identità di "Lucilla", nel quale tira fuori tutta la sua verve, rispondendo con cinismo e spietatezza ai problemi di cuore che le lettrici sottopongono alla sua attenzione. Il successo del blog è immediato. Le sue risposte al vetriolo, però, scatenano l'ira di un misterioso Vendicatore al Testosterone, uno stalker che le toglierà il sonno con i suoi appostamenti, i suoi gesti dimostrativi, gli atti di vandalismo che arriveranno fino alla porta di casa.
In un crescendo di pathos che fa invidia alle migliori puntate di Criminal Minds, Lucilla-Teresa dovrà fare i conti anche un vero e proprio rapimento: perché con gli stalker c'è poco da stare allegri. Riuscirà la nostra eroina a liberarsi? A tornare alla vita normale? O - sperabilmente - a tornare ad una vita un po' migliore di quella di prima? Lo scopriremo solo leggendo.
Maria Stella (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
-
Ultimo aggiornamento lunedì, 25 novembre 2013
Inserisci il tuo commento
Commenti
Nessuno ha aggiunto ancora un commento in questa pagina.
Feed RSS per i commenti in questa pagina |
Feed RSS per tutti i commenti
Ecco qui un nuovo libro di Anna Talò, autrice che si è fatta già apprezzare grazie ai suoi due libri precedenti: Meditazioni per donne sempre di corsa (che dà anche il nome al suo blog) e Le vere signore non parlano di soldi. La Talò è una brillante giornalista che per la prima volta si cimenta, con un certo qual successo, con il romanzo, facendo lavorare la sua penna lieve, arguta e mai banale.
La storia si lascia leggere in un paio d'ore: tanto è scritta in modo scorrevole e capace di coinvolgere il lettore. Al centro della "torbida vicenda", una signorina invecchiata, senza infamia e senza lode, di nome Teresa (non Jessica, non Adelaide, badate bene: Teresa!), che si guadagna la pagnotta scrivendo manuali di self-help per donne improntati all'ottimismo: è dunque campionessa mondiale di fiducia nel domani, assertività e pensiero positivo - anche se poi nella vita le cose vanno un po' diversamente. Tra predicare e razzolare, c'è quel piccolo abisso che la porta a passare le giornate chiusa in casa, uscendo solo per fare la spesa. Di fatto l'unico uomo che le sta intorno è l'anziano zio Michele, un magistrato che vorrebbe tanto le si materializzasse accanto un marito come si deve, ma che in subordine si contenterebbe anche di un suo trasferimento in un appartamento vicino, se non altro per tenerla sott'occhio nonostante gli anni che passano.
Teresa è tetragona ad ogni cambiamento: non si fila neppure il vicino di casa belloccio e sciupafemmine, proprio perché belloccio e sciupafemmine.
Un piccolo segreto ce l'ha anche lei, però: tanto per uscire dalla routine, ha aperto un blog di piccola posta, sotto la falsa identità di "Lucilla", nel quale tira fuori tutta la sua verve, rispondendo con cinismo e spietatezza ai problemi di cuore che le lettrici sottopongono alla sua attenzione. Il successo del blog è immediato. Le sue risposte al vetriolo, però, scatenano l'ira di un misterioso Vendicatore al Testosterone, uno stalker che le toglierà il sonno con i suoi appostamenti, i suoi gesti dimostrativi, gli atti di vandalismo che arriveranno fino alla porta di casa.
In un crescendo di pathos che fa invidia alle migliori puntate di Criminal Minds, Lucilla-Teresa dovrà fare i conti anche un vero e proprio rapimento: perché con gli stalker c'è poco da stare allegri. Riuscirà la nostra eroina a liberarsi? A tornare alla vita normale? O - sperabilmente - a tornare ad una vita un po' migliore di quella di prima? Lo scopriremo solo leggendo.
Maria Stella (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
- Ultimo aggiornamento lunedì, 25 novembre 2013
Inserisci il tuo commento
Commenti
Nessuno ha aggiunto ancora un commento in questa pagina.
Feed RSS per i commenti in questa pagina | Feed RSS per tutti i commenti