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Viaggio alla fine del millennio

 

Per coloro che credono sia ancora possibile imparare dalla Storia, questo viaggio, immerso nella profondità della storia ebraica, traccia un mirabile affresco del clima di fine Millennio quando la civiltà mediorientale vive uno dei massimi momenti di splendore e l'occidente deve ancora "rinascere" dopo le grandi e successive crisi dei secoli precedenti. Il viaggio si colloca temporalmente in un periodo particolarmente significativo per la storia del popolo ebraico con l'inizio della divisione tra sefarditi, ebrei, che vivevano nelle terre dell'Islam dove era concentrata la maggior parte degli israeliti, e ashkenaziti, che vivevano invece nelle terre dei cristiani e rappresentavano una sparuta minoranza.

È il lungo viaggio del ricco mercante ebreo Ben Atar ,che salpa da Tangeri per Parigi e da lì fino a Worms, in compagnia delle due mogli, del socio ismailita, di un piccolo schiavo nero e di un rabbino originario dell'Andalusia, per raggiungere il nipote Abufalia, ex socio d'affari, e la sua nuova moglie, una askhenazita intransigente e assolutamente contraria alla bigamia.
E malgrado Ben-Atar e i suoi arrivino da un meridione ricco e progredito, dove vivono in relativa armonia con il mondo musulmano che li circonda, saranno loro, alla fine, dopo essersi sottoposti ad un duplice processo, a modificare le loro norme sociali per adeguarle alla perentoria monogamia del piccolo centro ebraico, molto più povero del loro da un punto di vista materiale e culturale, ma caratterizzato da un fervore etico più intenso.

Un fervore che si tinge di cupi colori, di "tetra severità" a fronte della dolcezza e del languore che avvolge il lettore nel godere delle mirabili descrizioni del lento risalire della nave fantastica di Ben-Atar, con il suo carico di spezie, tessuti, argenti, animali esotici, con lo splendore delle morbide e variopinte vesti delle sue due mogli e della raffinatezza del loro amore. Ed è proprio la semplicità e il reciproco rispetto dei rapporti intessuti fra i componenti della nave, che danno prova di tolleranza di pensiero e di un'adesione convinta alle ragioni del corpo, con larghezza di vedute, a sedurre il lettore, a far prevalere le ragioni del cuore contro il rigore del ragionamento, suggerendo come da elementi tanto fragili come l'amore e la speranza può sorgere un futuro difficile ma vivibile.

Alessandra (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)

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