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Una sconfinata giovinezza

 

Il terribile morbo di Alzheimer che affligge il giornalista sportivo Lino Settembre (un intenso Fabrizio Bentivoglio) e che lo porta a rifugiarsi ostinatamente nei suoi lontani ricordi d'infanzia accudito con premura dalla moglie Chicca (una ritrovata Francesca Neri) è il cuore di questo fortunato film del maestro Pupi Avati. Supportato da due attori affiatati e convincenti, Avati compie un doppio percorso, avvicinando la macchina da presa sia a Lino che la malattia fa regredire pian piano a uno stadio infantile, sia a Chicca che compie uno struggente percorso interiore, poiché da moglie felice si trova a diventare quasi una madre per suo marito che scivola nella demenza.

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