Un uomo solo
Uscito in Inghilterra nel 1964 e tornato alla ribalta lo scorso anno con l'uscita del film di Tom Ford che ne rende una versione un po' distante e patinata, Un uomo solo affronta la profondità sentimentale di un rapporto amoroso fra due uomini, e lo fa in modo interamente nuovo, limpido, senza i cupi sensi di colpa nei quali la letteratura che cercava di raccontare relazioni omosessuali si era dibattuta sino ad allora. George, il protagonista, è un autobiografico professore universitario inglese trapiantato in California, solo perché vecchio, straniero, omosessuale, solo perché il suo compagno è morto. La misura della narrazione è una giornata, l'ultima della vita di George: solitudine, dolore, incombere della morte si legano ad un'ossessiva narrazione dei fatti più minuti e dei minimi spostamenti di pensiero del protagonista, a creare un pathos che non può non rendere il lettore ammirato e complice di questo supremo elogio della solitudine come resistenza alla convenzionalità della vita.
Angela (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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Ultimo aggiornamento martedì, 18 marzo 2014
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Uscito in Inghilterra nel 1964 e tornato alla ribalta lo scorso anno con l'uscita del film di Tom Ford che ne rende una versione un po' distante e patinata, Un uomo solo affronta la profondità sentimentale di un rapporto amoroso fra due uomini, e lo fa in modo interamente nuovo, limpido, senza i cupi sensi di colpa nei quali la letteratura che cercava di raccontare relazioni omosessuali si era dibattuta sino ad allora. George, il protagonista, è un autobiografico professore universitario inglese trapiantato in California, solo perché vecchio, straniero, omosessuale, solo perché il suo compagno è morto. La misura della narrazione è una giornata, l'ultima della vita di George: solitudine, dolore, incombere della morte si legano ad un'ossessiva narrazione dei fatti più minuti e dei minimi spostamenti di pensiero del protagonista, a creare un pathos che non può non rendere il lettore ammirato e complice di questo supremo elogio della solitudine come resistenza alla convenzionalità della vita.
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