Un futuro a colori
Il futuro è come una tela, può essere bianca o nera, ma noi abbiamo il potere di renderla viva e unica riempiendola di colori e sfumature, rendendo il bianco meno noioso e il nero meno triste: così prende avvio il bel saggio di Irene Tinagli, onorevole, deputata di Scelta civica, giovane economista di fama internazionale. Il libro, rivolto a tutti coloro che sono in cerca di una realizzazione lavorativa, invita a sperare, nonostante la crisi e le opache previsioni future, prestando particolare attenzione alle nuove opportunità di lavoro che al giorno d’oggi si stanno profilando (e decenni prima non esistevano) e puntando molto sull’acquisizione di competenze specifiche (le cosiddette skilled biased technological change) che favoriscono il lavoro certificato. In sostanza, sì agli studi giusti, all’ottima padronanza della lingua inglese, a una giusta riforma del lavoro, e, last but not least, a una buona dose di ottimismo e intraprendenza.
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Ultimo aggiornamento martedì, 9 dicembre 2014
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Il futuro è come una tela, può essere bianca o nera, ma noi abbiamo il potere di renderla viva e unica riempiendola di colori e sfumature, rendendo il bianco meno noioso e il nero meno triste: così prende avvio il bel saggio di Irene Tinagli, onorevole, deputata di Scelta civica, giovane economista di fama internazionale. Il libro, rivolto a tutti coloro che sono in cerca di una realizzazione lavorativa, invita a sperare, nonostante la crisi e le opache previsioni future, prestando particolare attenzione alle nuove opportunità di lavoro che al giorno d’oggi si stanno profilando (e decenni prima non esistevano) e puntando molto sull’acquisizione di competenze specifiche (le cosiddette skilled biased technological change) che favoriscono il lavoro certificato. In sostanza, sì agli studi giusti, all’ottima padronanza della lingua inglese, a una giusta riforma del lavoro, e, last but not least, a una buona dose di ottimismo e intraprendenza.
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