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Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli

 

Teresa Papavero è zitella per scelta, o così vuole farci credere, con i suoi atteggiamenti distaccati e le sue risposte sarcastiche, che camuffano l’insicurezza di chi nell’infanzia ha avuto genitori assenti. Si trova al centro di un intrigo iniziato con una chat su Tinder: ha accettato di incontrare il giovane Paolo, che però, dopo averla accolta in casa, si è suicidato gettandosi dal balcone. Da quel momento, la nostra esilarante protagonista, grazie alle sue sopraffine doti investigative, si metterà a sbrogliare una matassa ingarbugliata, affiancata da tre personaggi maschili diversissimi tra loro: il non più giovane maresciallo Nicola Lamonica, che si affeziona immediatamente all’impicciona Teresa, il poliziotto seducente e sciupafemmine Leonardo Serra, immediatamente attratto dalla nostra eroina, e l’affascinante inviato televisivo Corrado Zanni, che con Teresa ha vecchio un conto in sospeso. Il romanzo inizia con l’esilarante interrogatorio della polizia a Teresa, unica testimone del caso di suicidio/omicidio e procede come una commedia gialla che è un susseguirsi di colpi di scena e di indagini parallele che tengono il lettore inchiodato. E sarà proprio Teresa a risolvere il caso, non tanto per la sua laurea in psicologia quanto grazie ad una dote innata, l’ipertimesia, cioè la capacità di ricordare ogni dettaglio, una sorta di memoria autobiografica molto superiore alla media.

 

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