Telepatia
In collaborazione con il "Premio Letterario Internazionale Ceppo Pistoia" (vedi), presentiamo i vincitori dell'edizione 2017.
"Telepatia" vince il Premio Ceppo Selezione Poesia per la tensione alla verità e l’inesausto slancio verso un reale stratificato e complesso ove s’intrecciano persone del passato (Zanzotto) e affetti di tutta la vita (la figlia ancora bambina), memorie (le madri cattoliche del Novecento) e utopie, sentimenti del paesaggio e sentenze d’ordine riflessivo. "Telepatia" raccoglie e concerta una serratissima sequenza di diciannove poemetti, ognuno narrativamente, stilisticamente e sensorialmente compiuto in sé, con sicure, comuni e condivise acquisizioni di varietà prosodica. La struttura dei poemetti di Villalta è nel profondo dialogica, con frequenti inserti di monologo interiore o di discorso diretto che ne ampliano e approfondiscono la vena istintivamente polifonica. Il genere poemetto, consacrato dalla storia del Novecento (Pasolini, Pagliarani, Volponi) a una vocazione anche civile, entro questo libro viene allargato a una dimensione plurale e fantasmatica, drammaturgica ed evocativa di rara efficacia. Perfettamente calibrata e ordinata in tutte le singole parti che la compongono, Gian Mario Villalta consegna ai lettori la sua più matura prova poetica.
Non da oggi, il poeta di Pordenone (città nella quale svolge anche il ruolo, assai impegnativo, di direttore artistico del festival Pordenonelegge) accompagna la propria scrittura in versi con quella romanzesca: negli ultimi anni ha pubblicato alcuni romanzi per Mondadori, mentre un suo "Inferno.com" è stato di recente edito a Parigi dalle prestigiose edizioni Gallimard. Ma non è automatico che un poeta, pronto a consacrarsi alla prosa, sappia poi mantenere lo stesso impulso espressivo quando torna al mestiere originario, quello che gli ha permesso di comporre libri già entrati nella storia qualitativamente alta della nostra poesia contemporanea, quali il dialettale "Vose de vose" o Vanità della mente. Per Villalta, invece, il doppio piano su cui oggi svolge e sviluppa la propria scrittura creativa vede aumentare la qualità di entrambi i generi praticati in sincronia.
Alberto Bertoni (poeta e critico)
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Ultimo aggiornamento venerdì, 24 febbraio 2017
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Non da oggi, il poeta di Pordenone (città nella quale svolge anche il ruolo, assai impegnativo, di direttore artistico del festival Pordenonelegge) accompagna la propria scrittura in versi con quella romanzesca: negli ultimi anni ha pubblicato alcuni romanzi per Mondadori, mentre un suo "Inferno.com" è stato di recente edito a Parigi dalle prestigiose edizioni Gallimard. Ma non è automatico che un poeta, pronto a consacrarsi alla prosa, sappia poi mantenere lo stesso impulso espressivo quando torna al mestiere originario, quello che gli ha permesso di comporre libri già entrati nella storia qualitativamente alta della nostra poesia contemporanea, quali il dialettale "Vose de vose" o Vanità della mente. Per Villalta, invece, il doppio piano su cui oggi svolge e sviluppa la propria scrittura creativa vede aumentare la qualità di entrambi i generi praticati in sincronia.
Alberto Bertoni (poeta e critico)
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