Signore in giallo
Il modo migliore per rendere omaggio alle donne, sulla scia della trascorsa festa dell’8 marzo, è metterle di nuovo al centro della scena, proprio in un anno in cui, a causa dell’emergenza sanitaria, la loro presenza nel mondo del lavoro è stata relegata a ruoli subalterni. Abbiamo quindi pensato di dedicare una rassegna alle regine italiane del delitto, evocando nel titolo la capostipite del genere giallo, la nota Agatha Christie.
Le gialliste hanno costruito trame da brivido, colpi di scena da cardiopalma e dato vita attraverso le loro penne sopraffini a detective indimenticabili. Negli ultimi anni si parla di Grip lit (grip= suspence, lit=femminile), cioè di un genere giallo dove a prevalere, oltre al plot del romanzo, vi è l’approfondimento di paure e paranoie con cui ogni lettore può immedesimarsi.
Apre le danze di questo percorso bibliografico Gabriella Genisi, perché la sua Lolita Lobosco,vicequestore di Bari con i tacchi a spillo, è diventata anche una miniserie su Rai Uno con Luisa Ranieri. Di seguito proponiamo i romanzi delle brave gialliste Ilaria Tuti, Alessia Gazzola, Grazia Verasani, Cristina Cassar Scalia e le ispettrici nate dalle loro fantasiose menti.
La regola di Santa Croce di Gabriella Genisi, Rizzoli, 2021
Luce della notte di Ilaria Tuti, Longanesi, 2021
Come la pioggia sul cellofan di Grazia Verasani, Marsilio, 2020
La salita dei saponari di Cristina Cassar Scalia, Einaudi, 2020
La danza dei veleni di Patrizia Rinaldi, E/O, 2019
Ultimo tango all’ortica di Rosa Terruzzi, Sonzogno, 2019
L’ultima notte di Aurora di Barbara Baraldi, Giunti, 2018
Il basilico di Palazzo Galletti di Giuseppina Torregrossa, Mondadori, 2018
Il ladro gentiluomo di Alessia Gazzola, Longanesi, 2018
Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli di Chiara Moscardelli, Giunti, 2018
Come piante tra i sassi. Imma Tataranni e la storia sepolta di Mariolina Venezia, Einaudi, 2018
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Ultimo aggiornamento venerdì, 10 dicembre 2021
Il modo migliore per rendere omaggio alle donne, sulla scia della trascorsa festa dell’8 marzo, è metterle di nuovo al centro della scena, proprio in un anno in cui, a causa dell’emergenza sanitaria, la loro presenza nel mondo del lavoro è stata relegata a ruoli subalterni. Abbiamo quindi pensato di dedicare una rassegna alle regine italiane del delitto, evocando nel titolo la capostipite del genere giallo, la nota Agatha Christie.
Le gialliste hanno costruito trame da brivido, colpi di scena da cardiopalma e dato vita attraverso le loro penne sopraffini a detective indimenticabili. Negli ultimi anni si parla di Grip lit (grip= suspence, lit=femminile), cioè di un genere giallo dove a prevalere, oltre al plot del romanzo, vi è l’approfondimento di paure e paranoie con cui ogni lettore può immedesimarsi.
Apre le danze di questo percorso bibliografico Gabriella Genisi, perché la sua Lolita Lobosco,vicequestore di Bari con i tacchi a spillo, è diventata anche una miniserie su Rai Uno con Luisa Ranieri. Di seguito proponiamo i romanzi delle brave gialliste Ilaria Tuti, Alessia Gazzola, Grazia Verasani, Cristina Cassar Scalia e le ispettrici nate dalle loro fantasiose menti.
La regola di Santa Croce di Gabriella Genisi, Rizzoli, 2021
Luce della notte di Ilaria Tuti, Longanesi, 2021
Come la pioggia sul cellofan di Grazia Verasani, Marsilio, 2020
La salita dei saponari di Cristina Cassar Scalia, Einaudi, 2020
La danza dei veleni di Patrizia Rinaldi, E/O, 2019
Ultimo tango all’ortica di Rosa Terruzzi, Sonzogno, 2019
L’ultima notte di Aurora di Barbara Baraldi, Giunti, 2018
Il basilico di Palazzo Galletti di Giuseppina Torregrossa, Mondadori, 2018
Il ladro gentiluomo di Alessia Gazzola, Longanesi, 2018
Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli di Chiara Moscardelli, Giunti, 2018
Come piante tra i sassi. Imma Tataranni e la storia sepolta di Mariolina Venezia, Einaudi, 2018
- Ultimo aggiornamento venerdì, 10 dicembre 2021