Se tutto è musica
“La vita, amico, è l'arte dell'incontro” recitava un famoso verso del grandissimo poeta e paroliere brasiliano Vinicius de Moraes, che ha dato anche il titolo a un disco (vedi) che è la testimonianza di uno dei più stupefacenti incontri tra culture poetiche e musicali dei nostri tempi, quello tra lo stesso De Moraes e i nostri Sergio Endrigo e Giuseppe Ungaretti. Al tema dell'incontro in generale e più in particolare a quello con la cultura musicale brasiliana la cantante fiorentina Barbara Casini ha dedicato forse l'intera sua vita e adesso questo sua prima ampia opera a stampa, che non poteva che essere un bellissimo libro di incontri.
Barbara Casini non ha certo bisogno di presentazioni tra i musicofili, soprattutto se appassionati di musica brasiliana e di jazz. Nella sua carriera ha inciso una ventina di CD con alcuni tra i maggiori musicisti della scena nazionale e internazionale (tra gli altri, Enrico Rava, Phil Woods, Lee Konitz, Stefano Bollani, Paolo Silvestri e l'Accademia Filarmonica della Scala...). Molti forse non sanno però che oltre che cantante è anche una grande studiosa della cultura e della musica del Brasile, a cui ha dedicato molto tempo e molti viaggi oltreoceano che gli sono valsi un rapporto preferenziale con gli artisti brasiliani, da cui è considerata una sorta di ambasciatrice della loro musica nel mondo. È grazie a questa stima e a questa fiducia se in Se tutto è musica si respira a ogni pagina una passione unica, quasi una felicità condivisa, per la musica e per il farne vita comune.
Il libro è composto da diciotto conversazioni con altrettanti compositori brasiliani contemporanei (o con persone a loro vicine, come per esempio nel caso di Paulo Jobim, figlio del mitico Antônio Carlos). Ogni conversazione, come si conviene a ogni incontro, ha un suo tono, una sua dose diversa di confidenza e di specificità, di entusiasmo e di intesa, come diversi sono gli echi del ricchissimo e variegato panorama della musica di una paese vasto e vario come un continente, in cui la Casini viaggia in questo caso con il fidato accompagnamento del musicista pernambucano Djair de Barros e Silva, più noto come Novelli. Si va Gilberto Gil a Dorival Caymmi, da Edu Lobo a Egberto Gismonti da Chico Buarque a Milton Nascimento, per citare i più noti al grande pubblico, e molti altri). Le interviste sono scandite da una documentazione fotografica, da una discografia consigliata per ogni artista e da alcune prose in cui l'autrice intreccia alle conversazioni i fili della storia del suo rapporto con il Brasile. Se la vita è davvero l'arte dell'incontro, questo libro ci diche che è un'arte che Barbara Casini maneggia bene almeno quanto la sua chitarra.
Martino (bibliotecario, Biblioteca San Giorgio)
Il libro è stato promosso nell'ambito del progetto Bibliodiversità della Biblioteca San Giorgio
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Ultimo aggiornamento mercoledì, 31 maggio 2017
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“La vita, amico, è l'arte dell'incontro” recitava un famoso verso del grandissimo poeta e paroliere brasiliano Vinicius de Moraes, che ha dato anche il titolo a un disco (vedi) che è la testimonianza di uno dei più stupefacenti incontri tra culture poetiche e musicali dei nostri tempi, quello tra lo stesso De Moraes e i nostri Sergio Endrigo e Giuseppe Ungaretti. Al tema dell'incontro in generale e più in particolare a quello con la cultura musicale brasiliana la cantante fiorentina Barbara Casini ha dedicato forse l'intera sua vita e adesso questo sua prima ampia opera a stampa, che non poteva che essere un bellissimo libro di incontri.
Barbara Casini non ha certo bisogno di presentazioni tra i musicofili, soprattutto se appassionati di musica brasiliana e di jazz. Nella sua carriera ha inciso una ventina di CD con alcuni tra i maggiori musicisti della scena nazionale e internazionale (tra gli altri, Enrico Rava, Phil Woods, Lee Konitz, Stefano Bollani, Paolo Silvestri e l'Accademia Filarmonica della Scala...). Molti forse non sanno però che oltre che cantante è anche una grande studiosa della cultura e della musica del Brasile, a cui ha dedicato molto tempo e molti viaggi oltreoceano che gli sono valsi un rapporto preferenziale con gli artisti brasiliani, da cui è considerata una sorta di ambasciatrice della loro musica nel mondo. È grazie a questa stima e a questa fiducia se in Se tutto è musica si respira a ogni pagina una passione unica, quasi una felicità condivisa, per la musica e per il farne vita comune.
Il libro è composto da diciotto conversazioni con altrettanti compositori brasiliani contemporanei (o con persone a loro vicine, come per esempio nel caso di Paulo Jobim, figlio del mitico Antônio Carlos). Ogni conversazione, come si conviene a ogni incontro, ha un suo tono, una sua dose diversa di confidenza e di specificità, di entusiasmo e di intesa, come diversi sono gli echi del ricchissimo e variegato panorama della musica di una paese vasto e vario come un continente, in cui la Casini viaggia in questo caso con il fidato accompagnamento del musicista pernambucano Djair de Barros e Silva, più noto come Novelli. Si va Gilberto Gil a Dorival Caymmi, da Edu Lobo a Egberto Gismonti da Chico Buarque a Milton Nascimento, per citare i più noti al grande pubblico, e molti altri). Le interviste sono scandite da una documentazione fotografica, da una discografia consigliata per ogni artista e da alcune prose in cui l'autrice intreccia alle conversazioni i fili della storia del suo rapporto con il Brasile. Se la vita è davvero l'arte dell'incontro, questo libro ci diche che è un'arte che Barbara Casini maneggia bene almeno quanto la sua chitarra.
Martino (bibliotecario, Biblioteca San Giorgio)
Il libro è stato promosso nell'ambito del progetto Bibliodiversità della Biblioteca San Giorgio
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