Rosso come una sposa
Un secolo di storia albanese attraverso gli occhi delle donne. È la storia dell'Albania lungo tutto il Novecento, in cui gli opposti hanno sempre convissuto, l'islam e il cristianesimo, l'impero ottomano e l'impero bizantino. Un paese misterioso, tradizionalista, che si fa raccontare dalle sue donne, perno della famiglia fortemente matriarcale. Donne che vivono per invecchiare per poter diventare suocere e acquisire un ruolo di comando all'interno della famiglia, che pregano di partorire figli maschi, che non conoscono l'amore e vivono acconto a uomini scelti per loro, che sono legate alla terra e ai figli, che perpetuano la tradizione e hanno il dovere di occuparsi dei morti. Il rosso unisce la storia delle protagoniste e la storia dell'Albania: rosso è il sangue versato dalle vittime della seconda guerra mondiale, rosso è il regime comunista che prenderà il potere, rosse sono le spose e il tetto della casa delle protagoniste di questa storia. Già, le protagoniste. Le protagoniste sono tutte le donne albanesi e a dar loro voce sono Meliha, forte, capace di seguire il mondo dei morti e il mondo dei vivi con lo stesso trasporto, Saba, sposa quindicenne di un uomo molto più grande di lei, che vive tutti i drammi del suo paese, la guerra, la perdita dei fratelli, l'avvento del comunismo e infine Dora, la nipote di Saba. Ed è proprio Dora a raccogliere l'eredità spirituale di sua nonna. Dora è la prima della famiglia a varcare i confini nazionali, a poter pensare, decidere ed agire in un mondo nuovo e riesce a far convivere la modernità con la tradizione.
Rosso come una sposa è il romanzo d'esordio di Anilda Ibrahimi, scrittrice albanese che scrive in italiano.
Tatiana (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
-
Ultimo aggiornamento venerdì, 21 marzo 2014
Inserisci il tuo commento
Commenti
Nessuno ha aggiunto ancora un commento in questa pagina.
Feed RSS per i commenti in questa pagina |
Feed RSS per tutti i commenti
Un secolo di storia albanese attraverso gli occhi delle donne. È la storia dell'Albania lungo tutto il Novecento, in cui gli opposti hanno sempre convissuto, l'islam e il cristianesimo, l'impero ottomano e l'impero bizantino. Un paese misterioso, tradizionalista, che si fa raccontare dalle sue donne, perno della famiglia fortemente matriarcale. Donne che vivono per invecchiare per poter diventare suocere e acquisire un ruolo di comando all'interno della famiglia, che pregano di partorire figli maschi, che non conoscono l'amore e vivono acconto a uomini scelti per loro, che sono legate alla terra e ai figli, che perpetuano la tradizione e hanno il dovere di occuparsi dei morti. Il rosso unisce la storia delle protagoniste e la storia dell'Albania: rosso è il sangue versato dalle vittime della seconda guerra mondiale, rosso è il regime comunista che prenderà il potere, rosse sono le spose e il tetto della casa delle protagoniste di questa storia. Già, le protagoniste. Le protagoniste sono tutte le donne albanesi e a dar loro voce sono Meliha, forte, capace di seguire il mondo dei morti e il mondo dei vivi con lo stesso trasporto, Saba, sposa quindicenne di un uomo molto più grande di lei, che vive tutti i drammi del suo paese, la guerra, la perdita dei fratelli, l'avvento del comunismo e infine Dora, la nipote di Saba. Ed è proprio Dora a raccogliere l'eredità spirituale di sua nonna. Dora è la prima della famiglia a varcare i confini nazionali, a poter pensare, decidere ed agire in un mondo nuovo e riesce a far convivere la modernità con la tradizione.
Rosso come una sposa è il romanzo d'esordio di Anilda Ibrahimi, scrittrice albanese che scrive in italiano.
Tatiana (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
- Ultimo aggiornamento venerdì, 21 marzo 2014
Inserisci il tuo commento
Commenti
Nessuno ha aggiunto ancora un commento in questa pagina.
Feed RSS per i commenti in questa pagina | Feed RSS per tutti i commenti