Biblioteca San Giorgio, Pistoia


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Rete documentaria della provincia di Pistoia

 

Un po' di storia

La Rete Documentaria della Provincia di Pistoia è nata nel 1998, a partire da un Protocollo d'intesa sottoscritto tra Provincia di Pistoia, Comune di Pistoia e Archivio di Stato di Pistoia, approvato con Deliberazione della Giunta Provinciale n. 172 del 23-5-1998. A questo protocollo hanno aderito i Comuni della provincia di Pistoia, che nel 2000 hanno approvato una prima Convenzione con la quale hanno inizialmente regolato le attività della Rete di cooperazione, orientandola alla valorizzazione dei patrimoni bibliografici e documentari, allo sviluppo e all'integrazione dei servizi, e alla gestione in modo coordinato di azioni e risorse, nello spirito dell'allora Legge Regionale n. 35/1999.

Le prime biblioteche ad aderire alla Rete sono state la Biblioteca Forteguerriana di Pistoia, le biblioteche della Diocesi di Pistoia, le biblioteche comunali di Cutigliano, San Marcello Pistoiese, Buggiano, Agliana, Ponte Buggianese, Quarrata, Monsummano Terme, Montale, Larciano, Pieve a Nievole, Montecatini Terme, Pescia, Serravalle Pistoiese, Lamporecchio, Marliana, Chiesina Uzzanese e le biblioteche dell’Archivio di Stato di Pistoia e della Sezione di Pescia.

Negli anni successivi  le attività di cooperazione interbibliotecaria si sono accresciute e trasformate, nonché si è andata configurando una nuova e più intensa modalità di attuazione dei progetti cooperativi, a partire dalla adozione dei Piani Integrati per la Cultura.

Nel 2009 è stata approvata una nuova Convenzione, della durata di 5 anni, che regola lo svolgimento delle attività cooperative delle biblioteche e degli archivi aderenti.

 

Gli organismi della Rete

Il funzionamento della Rete è garantito dal lavoro di specifici organismi previsti dalla vigente Convenzione:
- l'Assemblea della Rete, costituita dagli Assessori alla cultura (o loro delegati) dei Comuni aderenti e dai rappresentanti degli istituti non comunali;
- il Comitato tecnico della Rete, costituito dai rappresentanti tecnici dei singoli istituti aderenti;
- la Biblioteca capofila di Rete, ovvero la Biblioteca San Giorgio, che esprime la figura del coordinatore di rete.

 

Le attività della Rete

Le biblioteche e gli archivi aderenti alla Rete adottano il medesimo software per la gestione del catalogo unico (vedi), gestiscono il prestito interbibliotecario, realizzano ogni anno un intenso programma di promozione della lettura volto a valorizzare le risorse documentarie locali e le tematiche volta per volta evidenziate nei singoli programmi di attività. Fino al 2016 hanno pubblicato il bollettino della documentazione locale con cui hanno reso conto delle pubblicazioni di ambito locale acquisite dalle biblioteche (vedi).

 

Il ruolo della Biblioteca San Giorgio nella Rete

La Biblioteca San Giorgio svolge le funzioni di biblioteca capofila della Rete REDOP: gestisce la catalogazione e gli acquisti centralizzati, cura il servizio di prestito interbibliotecario, gestisce le attività amministrative inerenti la gestione delle risorse provenienti dalle quote di iscrizione alla Rete e dai finanziamenti regionali. Coordina lo svolgimento dei diversi progetti di promozione, ed in particolare cura la realizzazione delle Proposte di lettura dalla rete REDOP.

 

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