Questo libro è un abat-jour
Ogni italiano produce in un anno mezza tonnellata di rifiuti: una vera e propria montagna sotto la quale rischiamo di morire schiacciati, se non ci impegnamo a fare la raccolta differenziata, e – prima ancora – ad adottare quei comportamenti che riducano drasticamente il ricorso al materiale a perdere, come ad esempio comprare i detersivi alla spina, scegliere i prodotti con un packaging meno invasivo, usare le borse di stoffa per fare la spesa al posto di quelle di plastica.
La lingua inglese ci aiuta moltissimo ad orientarci in questo argomento: oltre a "recycling" (riciclare)e a "precycling" (ridurre preventivamente il ricorso ai materiali a perdere), nell'uso di questa lingua troviamo una ricca famiglia di termini, come "freecycling", ovvero inserire le cose che non usiamo più in un circuito gratuito di riuso da parte di altri (come nel caso nel nostro baratto), e "downcycling", ovvero trasformare un oggetto in un altro da usare ex novo, ma con una perdita di valore non recuperabile, come nel caso delle bottiglie di plastica trasformate in panchine o giochi da giardino.
Però il termine più calzante per questo libro è "upcycling", ovvero utilizzare in modo divertente e creativo un oggetto nato con uno scopo specifico, permettendogli di rimanere utile ancora per molto tempo, grazie al nuovo scopo che gli attribuiamo: è questo il caso di un vecchio monitor di computer trasformato in una comoda cuccia per il gatto, di una vecchia scala a pioli trasformata in scheletro di una utilissima libreria, di una vecchia sedia tagliata a metà e trasformata in porta-asciugamani nel bagno.
Per regalare una nuova vita ad un oggetto destinato alla discarica, è necessaria solo un po' di fantasia: a volte basta capovolgere gli oggetti, appenderli, smembrarli in pezzi o anche unirli assieme per creare una situazione completamente nuova. E senza spendere un euro!
Il libro è un vero e proprio manuale pratico di "upcycling", ovvero "riciclaggio creativo", che attribuisce a tanti oggetti un uso diverso da quello standard, con l'effetto non soltanto di aiutarci a risparmiare e a ridurre l'impatto ambientale, ma anche di riscoprire la nostra manualità, valorizzare le nostre capacità creative, aiutarci a vivere in una casa ricca di oggetti originali ed assieme belli.
Ricco di esempi pratici e link ai siti web dove trovare istruzioni approfondite e video-tutorial, il libro si candida ad accompagnare le nostre domeniche autunnali, offrendoci spunti interessanti per un fai-da-te intelligente e rispettoso della natura e del portafoglio.
Maria Stella (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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Ultimo aggiornamento lunedì, 5 ottobre 2015
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Ogni italiano produce in un anno mezza tonnellata di rifiuti: una vera e propria montagna sotto la quale rischiamo di morire schiacciati, se non ci impegnamo a fare la raccolta differenziata, e – prima ancora – ad adottare quei comportamenti che riducano drasticamente il ricorso al materiale a perdere, come ad esempio comprare i detersivi alla spina, scegliere i prodotti con un packaging meno invasivo, usare le borse di stoffa per fare la spesa al posto di quelle di plastica.
La lingua inglese ci aiuta moltissimo ad orientarci in questo argomento: oltre a "recycling" (riciclare)e a "precycling" (ridurre preventivamente il ricorso ai materiali a perdere), nell'uso di questa lingua troviamo una ricca famiglia di termini, come "freecycling", ovvero inserire le cose che non usiamo più in un circuito gratuito di riuso da parte di altri (come nel caso nel nostro baratto), e "downcycling", ovvero trasformare un oggetto in un altro da usare ex novo, ma con una perdita di valore non recuperabile, come nel caso delle bottiglie di plastica trasformate in panchine o giochi da giardino.
Però il termine più calzante per questo libro è "upcycling", ovvero utilizzare in modo divertente e creativo un oggetto nato con uno scopo specifico, permettendogli di rimanere utile ancora per molto tempo, grazie al nuovo scopo che gli attribuiamo: è questo il caso di un vecchio monitor di computer trasformato in una comoda cuccia per il gatto, di una vecchia scala a pioli trasformata in scheletro di una utilissima libreria, di una vecchia sedia tagliata a metà e trasformata in porta-asciugamani nel bagno.
Per regalare una nuova vita ad un oggetto destinato alla discarica, è necessaria solo un po' di fantasia: a volte basta capovolgere gli oggetti, appenderli, smembrarli in pezzi o anche unirli assieme per creare una situazione completamente nuova. E senza spendere un euro!
Il libro è un vero e proprio manuale pratico di "upcycling", ovvero "riciclaggio creativo", che attribuisce a tanti oggetti un uso diverso da quello standard, con l'effetto non soltanto di aiutarci a risparmiare e a ridurre l'impatto ambientale, ma anche di riscoprire la nostra manualità, valorizzare le nostre capacità creative, aiutarci a vivere in una casa ricca di oggetti originali ed assieme belli.
Ricco di esempi pratici e link ai siti web dove trovare istruzioni approfondite e video-tutorial, il libro si candida ad accompagnare le nostre domeniche autunnali, offrendoci spunti interessanti per un fai-da-te intelligente e rispettoso della natura e del portafoglio.
Maria Stella (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
- Ultimo aggiornamento lunedì, 5 ottobre 2015
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