Biblioteca San Giorgio, Pistoia

Per chi ama le storie che hanno al centro un nucleo sentimentale questa è una lettura da non perdere: il romanticismo diffuso è stemperato ed al tempo stesso arricchito da una rivisitazione in chiave post-moderna, evidente nella contaminazione fra generi (romanzo sentimentale e detective story) e nel modo in cui l'autrice entra nel racconto: i personaggi sono guardati "dall'alto", come se l'autrice fosse una dea che sa di loro cose che essi stessi non sanno.

Definita una detective story accademica, il capolavoro di Antonia S. Byatt è incentrato su un'efficacissima rappresentazione di due vittoriani tipici e nello stesso tempo eccezionali, il poeta Rudolph Henry Ash e la poetessa Christabel LaMotte, la cui figura emerge a poco a poco dalle ricerche accademiche dei due protagonisti contemporanei, assediati da altri studiosi avidi di nuovo materiale. Impareggiabile la descrizione della storia d'amore fra i due poeti vittoriani, potente nonostante i toni tenui da quadro preraffaellita e i tempi dilatati propri del secolo, mentre gli studiosi moderni danno vita ad un pallido surrogato tardo-novecentesco di quell'amore, meno interessante forse volutamente, a sottolineare la minore consistenza della vita e della personalità contemporanee rispetto al "romance" del passato.

Angela (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)