Poirot a Styles Court
Sono passati precisamente cento anni dalla prima comparsa letteraria di Hercules Poirot, uno dei più celebri detective del genere poliziesco mondiale, nato dall'abile penna di Agatha Christie, la Regina del delitto, autrice di alcuni dei libri più venduti della storia della letteratura. La giovane scrittrice era una appassionata di storie poliziesche e ammiratrice di Sherlock Holmes e quando la sorella maggiore la sfidò a scrivere un romanzo, così quasi per gioco, lei raccolse la sfida. Scrisse, appunto Poirot a Styles Court in cui per la prima volta presentò il suo più famoso personaggio letterario, Hercules Poirot, protagonista di 33 romanzi e 54 racconti dal 1920 - anno di pubblicazione del primo romanzo - fino al 1975 - anno di Sipario, l'ultima avventura di Poirot. L'investigatore ha indagato nei contesti più disparati, dalla campagna inglese al Nilo e alla Transgiordania, trovando soluzione a casi che richiedevano un'attenzione e una finezza psicologica che solo lui era in grado di dimostrare. Di Poirot sono note la sua arguzia e la sua precisione: i baffetti curatissimi e rigorosamente arricciati sono da sempre un segno estetico distintivo che fanno parte del suo modo di essere, attento e vigile ad ogni particolare. Anche nelle sue indagini Poirot si concentra su quello che è “fuori dall'ordine”: la sua casa è il regno delle simmetrie e spesso sono proprio gli oggetti fuori posto a guidarlo e a rivelare qualcosa di importante nelle indagini.
In questo primo romanzo ci troviamo a Styles Court in Inghilterra in una casa di campagna dell'Essex. Qui il capitano Arthur Hastings si concede un po' di riposo dietro invito del suo amico John Cavendish. Una notte, gli abitanti di Styles trovano la proprietaria della villa, nonché matrigna di John, Emily Inglethorp, moribonda a causa di un avvelenamento da stricnina. Hastings pensa di rivolgersi al suo amico Hercule Poirot, rifugiatosi con alcuni connazionali in Inghilterra per sfuggire alla guerra, e residente nel villaggio vicino. Poirot è infatti un rifugiato, un cittadino di nazionalità belga che viene accolto in Inghilterra dove si sentirà sempre esule, straniero, un uomo in cerca di rifugio. Questo dettaglio è in realtà molto importante, perché gli permette di avvicinarsi di più ai personaggi dei suoi casi, in quanto, come loro ha fatto esperienza del dolore e del male. A differenza di altri celebri detective, come ad esempio il britannico Sherlock Holmes che si basa sulla collezione delle tracce, Poirot si focalizza sull'aspetto psicologico dei casi e non solo sugli indizi.
Grazie alla complessità di questa tecnica Poirot scoprirà chi è il vero colpevole dell'omicidio della singora Inghlehorp che prima di morire aveva redatto un nuovo testamento: i principali sospetti cadono su Alfred, il giovane marito della signora considerato un arrampicatore sociale, i due figliastri Lawrence e John, entrambi sempre al verde e la dama di compagnia Evelyn.
Un giallo avvincente, una storia lunga un secolo che non invecchia mai e sorprende ancora il più attento lettore.
Carolina (Biblioteca San Giorgio)
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Ultimo aggiornamento lunedì, 25 maggio 2020
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Sono passati precisamente cento anni dalla prima comparsa letteraria di Hercules Poirot, uno dei più celebri detective del genere poliziesco mondiale, nato dall'abile penna di Agatha Christie, la Regina del delitto, autrice di alcuni dei libri più venduti della storia della letteratura. La giovane scrittrice era una appassionata di storie poliziesche e ammiratrice di Sherlock Holmes e quando la sorella maggiore la sfidò a scrivere un romanzo, così quasi per gioco, lei raccolse la sfida. Scrisse, appunto Poirot a Styles Court in cui per la prima volta presentò il suo più famoso personaggio letterario, Hercules Poirot, protagonista di 33 romanzi e 54 racconti dal 1920 - anno di pubblicazione del primo romanzo - fino al 1975 - anno di Sipario, l'ultima avventura di Poirot. L'investigatore ha indagato nei contesti più disparati, dalla campagna inglese al Nilo e alla Transgiordania, trovando soluzione a casi che richiedevano un'attenzione e una finezza psicologica che solo lui era in grado di dimostrare. Di Poirot sono note la sua arguzia e la sua precisione: i baffetti curatissimi e rigorosamente arricciati sono da sempre un segno estetico distintivo che fanno parte del suo modo di essere, attento e vigile ad ogni particolare. Anche nelle sue indagini Poirot si concentra su quello che è “fuori dall'ordine”: la sua casa è il regno delle simmetrie e spesso sono proprio gli oggetti fuori posto a guidarlo e a rivelare qualcosa di importante nelle indagini.
In questo primo romanzo ci troviamo a Styles Court in Inghilterra in una casa di campagna dell'Essex. Qui il capitano Arthur Hastings si concede un po' di riposo dietro invito del suo amico John Cavendish. Una notte, gli abitanti di Styles trovano la proprietaria della villa, nonché matrigna di John, Emily Inglethorp, moribonda a causa di un avvelenamento da stricnina. Hastings pensa di rivolgersi al suo amico Hercule Poirot, rifugiatosi con alcuni connazionali in Inghilterra per sfuggire alla guerra, e residente nel villaggio vicino. Poirot è infatti un rifugiato, un cittadino di nazionalità belga che viene accolto in Inghilterra dove si sentirà sempre esule, straniero, un uomo in cerca di rifugio. Questo dettaglio è in realtà molto importante, perché gli permette di avvicinarsi di più ai personaggi dei suoi casi, in quanto, come loro ha fatto esperienza del dolore e del male. A differenza di altri celebri detective, come ad esempio il britannico Sherlock Holmes che si basa sulla collezione delle tracce, Poirot si focalizza sull'aspetto psicologico dei casi e non solo sugli indizi.
Grazie alla complessità di questa tecnica Poirot scoprirà chi è il vero colpevole dell'omicidio della singora Inghlehorp che prima di morire aveva redatto un nuovo testamento: i principali sospetti cadono su Alfred, il giovane marito della signora considerato un arrampicatore sociale, i due figliastri Lawrence e John, entrambi sempre al verde e la dama di compagnia Evelyn.
Un giallo avvincente, una storia lunga un secolo che non invecchia mai e sorprende ancora il più attento lettore.
Carolina (Biblioteca San Giorgio)
- Ultimo aggiornamento lunedì, 25 maggio 2020
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