Omaggio a Leonardo
Venerdì 17 maggio 2024, ore 16.30 Auditorium Terzani
Incontro con Carlo Vecce
in occasione della pubblicazione del libro Leonardo, la vita. Il ragazzo di Vinci, il genio universale, l'errante (Giunti, 2024)
In collaborazione con Premio Ceppo, e le associazioni Amici della San Giorgio e Giallo Pistoia
Locandina
(jpg, 429 Kb)
Presenta Paolo Fabrizio Iacuzzi, presidente del Premio Internazionale Ceppo e editor Giunti Editore.
Saluti di Giuseppe Previti (Giallo Pistoia) e Rossella Chietti (Amici della San Giorgio)
Intervengono Margherita Melani (Fondazione Carlo e Rossana Pedretti) e Matteo Moca (giurato del Premio Ceppo)
Nell’immensa bibliografia su Leonardo a livello mondiale, mancava del tutto una biografia completa e affidabile del genio di Vinci. Carlo Vecce colma questa lacuna sulla base delle ricerche più aggiornate, scrivendo il primo racconto della vita di Leonardo tracciato quasi giorno per giorno. I dettagli anche minimi, e finora trascurati, che riguardano i suoi manoscritti e la sua opera grafica e figurativa, aprono nuove prospettive.
La voce dei suoi contemporanei è fatta di vita e di sangue, di ricordi che appartengono a chi l’ha conosciuto di persona o ha almeno registrato quel che ha sentito dire di lui: sono documenti, carte dei suoi familiari, contratti, lettere, cronache, dichiarazioni fiscali, denunce e processi, relazioni degli ambasciatori, taccuini di artisti e ingegneri, lodi di poeti, cortigiani e segretari dei potenti. Carlo Vecce vi aggiunge la voce stessa di Leonardo, fatta di parole e di immagini. Le parole, che scorrono nella scrittura quotidiana di migliaia di pagine in quaderni, taccuini, fogli sciolti; e le immagini, che si fissano in altre migliaia di disegni, schizzi, grafici e in pochi sublimi dipinti. Forse è la più grande delle invenzioni di Leonardo, una forma di comunicazione globale, straordinaria nella sua modernità.
Tra oralità e scrittura, parola e immagine Leonardo cerca di catturare e rappresentare la varietà, la mobilità, l’impermanenza della natura, della quantità continua in perpetuo divenire. Una scrittura infinita, aperta, libera, senza gerarchie. Una scrittura “futura”, una sfida al tempo e alla morte. Un’opera immensa, proiezione di una mente prodigiosa che, libera da ogni schema e pregiudizio, lascia aperta ogni possibilità. Un canto di libertà.
Carlo Vecce, accademico dei Lincei, studioso della civiltà del Rinascimento, si è dedicato soprattutto alla figura e all’opera di Leonardo da Vinci. Per Giunti ha pubblicato, con Carlo Pedretti, il Libro di pittura (1995) e il Codice Arundel (1998), e numerosi altri volumi, fino ai recenti La biblioteca di Leonardo (2021) e Il sorriso di Caterina (2023). Ha diretto programmi di cooperazione culturale in India e in Cina. Insegna all’università di Napoli L’Orientale.
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Ultimo aggiornamento martedì, 28 maggio 2024
Venerdì 17 maggio 2024, ore 16.30 Auditorium Terzani
Incontro con Carlo Vecce
in occasione della pubblicazione del libro Leonardo, la vita. Il ragazzo di Vinci, il genio universale, l'errante (Giunti, 2024)
In collaborazione con Premio Ceppo, e le associazioni Amici della San Giorgio e Giallo Pistoia
Locandina
(jpg, 429 Kb)
Presenta Paolo Fabrizio Iacuzzi, presidente del Premio Internazionale Ceppo e editor Giunti Editore.
Saluti di Giuseppe Previti (Giallo Pistoia) e Rossella Chietti (Amici della San Giorgio)
Intervengono Margherita Melani (Fondazione Carlo e Rossana Pedretti) e Matteo Moca (giurato del Premio Ceppo)
Nell’immensa bibliografia su Leonardo a livello mondiale, mancava del tutto una biografia completa e affidabile del genio di Vinci. Carlo Vecce colma questa lacuna sulla base delle ricerche più aggiornate, scrivendo il primo racconto della vita di Leonardo tracciato quasi giorno per giorno. I dettagli anche minimi, e finora trascurati, che riguardano i suoi manoscritti e la sua opera grafica e figurativa, aprono nuove prospettive.
La voce dei suoi contemporanei è fatta di vita e di sangue, di ricordi che appartengono a chi l’ha conosciuto di persona o ha almeno registrato quel che ha sentito dire di lui: sono documenti, carte dei suoi familiari, contratti, lettere, cronache, dichiarazioni fiscali, denunce e processi, relazioni degli ambasciatori, taccuini di artisti e ingegneri, lodi di poeti, cortigiani e segretari dei potenti. Carlo Vecce vi aggiunge la voce stessa di Leonardo, fatta di parole e di immagini. Le parole, che scorrono nella scrittura quotidiana di migliaia di pagine in quaderni, taccuini, fogli sciolti; e le immagini, che si fissano in altre migliaia di disegni, schizzi, grafici e in pochi sublimi dipinti. Forse è la più grande delle invenzioni di Leonardo, una forma di comunicazione globale, straordinaria nella sua modernità.
Tra oralità e scrittura, parola e immagine Leonardo cerca di catturare e rappresentare la varietà, la mobilità, l’impermanenza della natura, della quantità continua in perpetuo divenire. Una scrittura infinita, aperta, libera, senza gerarchie. Una scrittura “futura”, una sfida al tempo e alla morte. Un’opera immensa, proiezione di una mente prodigiosa che, libera da ogni schema e pregiudizio, lascia aperta ogni possibilità. Un canto di libertà.
Carlo Vecce, accademico dei Lincei, studioso della civiltà del Rinascimento, si è dedicato soprattutto alla figura e all’opera di Leonardo da Vinci. Per Giunti ha pubblicato, con Carlo Pedretti, il Libro di pittura (1995) e il Codice Arundel (1998), e numerosi altri volumi, fino ai recenti La biblioteca di Leonardo (2021) e Il sorriso di Caterina (2023). Ha diretto programmi di cooperazione culturale in India e in Cina. Insegna all’università di Napoli L’Orientale.
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- Ultimo aggiornamento martedì, 28 maggio 2024