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Non è la fine del mondo

Alessia Gazzola, giovane scrittrice italiana conosciuta per lo più per i suoi romanzi dalle tinte gialle con protagonista Alice Allevi, in questo testo si discosta da questo filone e presenta un altro personaggio femminile, Emma De Tessent, un'eterna stagista a cui il lettore si affezionerà fin dalle prime pagine.

Per quanto il suo curriculum sia ampio e brillante, sembra che nella vita Emma non possa fare altro che la stagista. Dopo essersi dedicata per anni alla casa di produzione cinematografica Fairmont per un misero stipendio di novecento euro, è pronta alla svolta lavorativa. Invece, contrariamente alle sue previsione la Fairmont non solo decide di non assumerla, ma, senza tanti preamboli, la mette alla porta. Comincia così per la protagonista un vero e proprio periodo di stallo, in cui spedisce curriculum e insegue colloqui. Per il resto, Emma dedica il suo tempo libero alle nipoti e legge gli Harmony, sognando un uomo che assomigli ai protagonisti della serie. Vive con la madre vedova, perché non può permettersi un affitto: sogna una villetta circondata da un bellissimo glicine che vede in vendita vicino alla sua abitazione. L'unico impiego lavorativo che nelle settimane riesce a trovare è in un negozio in cui si vendono abiti artigianali per bambini. In quel negozio, gestito da una simpatica signora di nome Vittoria, circondata dalla bellezza di volant e merletti, Emma accetta un lavoro come apprendista sarta. Eppure è proprio questo il punto di svolta della sua vita e non solo dal punto di vista professionale. Grazie alla signora, Emma impara a cucire, ma soprattutto capisce di non doversi arrendere di fronte alle difficoltà che la vita le mette davanti. In questo l'aiuta anche Pietro, direttore creativo di una prestigiosa casa cinematografica, con cui all'inizio Emma si scontra piuttosto duramente, ma che poi piano piano imparerà ad apprezzare sempre di più.

Il libro è una ventata d'aria fresca, una storia romantica adatta per quei lettori non troppo esigenti che hanno voglia di staccare la mente dalla quotidianità per qualche ora e lasciarsi andare a storie frizzanti e coinvolgenti; è un romanzo leggero, ma che ha comunque qualcosa da insegnare. Ognuno di noi può infatti decidere - come fa Emma - di guardare al proprio futuro con occhi carichi di speranza e di fiducia e seguire i propri sogni con concretezza e convinzione, non come se fossero intangibili o sempre irrealizzabili.

 

Carolina (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)

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