Biblioteca San Giorgio, Pistoia


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Nigredo: l'equilibrio instabile dell'opera al nero

 

(Invito,
pdf, 300Kb)

 

20 gennaio - 20 febbraio 2018  -  Art Corner

Mostra di Stefano Turrini

Inaugurazione sabato 20 gennaio, ore 17

Nel magma caotico del monocromo tutto muore e tutto rinasce. Nel nero tutto si vanifica e tutto si disperde, in un coacervo di instabilità e armonia ove l'imperfezione decomposta e decostruita della materia pittorica fa dell'opera d'arte un processo alchemico di caos e di rigenerazione.
Nell'atto iniziale e iniziatico della creazione il colore sfugge alla categorizzazione figurativa per farsi massa instabile, tesa a un'evoluzione priva di controllo: le forme si lasciano andare al mare della casualità e le linee percorrono strade misteriose varcando i confini inesplorati di una geometria atipica fuori dal tempo e dallo spazio euclideo. Nella dialettica ignota e nella dinamica oscura del monocromo l'artista riconduce il proprio linguaggio a un personalissimo stadio primitivo, a quell'ancestrale anello di congiunzione che divide l'astratto dal figurativo, trovando nell'equilibrio instabile degli archetipi artistici una rinnovata armonia, capace di aprire le porte su scenari estetici che invocano un varco della mente sugli orizzonti sconfinati di ciò che è pensabile e impensabile.

La «Nigredo», primo atto creativo, fa della dissoluzione del tutto un inno alla rinascita, un incipit di inizio e di rinnovo, una trasmutazione di forma, colore e gesto artistico che dal magma primordiale genera la quintessenza dello spirito estetico, teso a contemplare e a carpire ciò che il mistero della creazione cela. Stefano Turrini sfida le regole geometriche e fisiche per analizzare il misticismo insito nel potenziamento artistico delle tecniche e dei linguaggi quotidiani, ricordando che non è dalla complessità che la Grande Opera emerge, ma è nella complessità che essa si crea e si ricrea costantemente, seguendo il processo espressivo del demiurgo.
(Laura Monaldi)

 

Stefano Turrini nasce a Figline Valdarno (Firenze) nel 1951. Artista eclettico si esprime prevalentemente tramite la pittura, la scultura, il libro d’artista in copia unica o in piccole tirature tramite editori specializzati; in passato si è occupato anche del gioiello d’artista. Si forma a Firenze presso l’Istituto d’Arte e l’Accademia. Successivamente si occupa, presso l’Ospedale Psichiatrico fiorentino, del centro di attività espressive La Tinaia che segue per molti anni fin dalla sua apertura. Questa esperienza sarà fondamentale per la sua crescita artistica. Dagli anni Ottanta inizia ad esporre con continuità in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private. Ampia la bibliografia, per maggiori informazioni si rimanda al sito stefanoturrini.jimdo.com
Vive e lavora a Firenze

 

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