Mio fratello rincorre i dinosauri
Giacomo Mazzariol ha diciotto anni ed è nato a Castelfranco Veneto, dove vive con la sua famiglia. Nel marzo del 2015 ha caricato su YouTube un corto, The Simple Interview, girato con il fratello minore Giovanni, affetto da sindrome di Down. Da questo video nasce l’idea a Giacomo di scrivere un romanzo che racconta la storia e le avventure di due fratelli davvero speciali. Giacomo è un vispo ragazzino veneto che ama molto la sua famiglia, con un unico cruccio a cinque anni: essere in minoranza. La famiglia Mazzariol, infatti, è composta da tre femmine e lui, l’unico maschio. Figurarsi dunque la felicità quando papà e mamma gli comunicano che presto avrà un fratellino con cui finalmente poter fare giochi da maschio. Un fratellino speciale, unico, che Giacomo immagina, sogna, come un Supereroe. Quando nasce Giovanni si capisce da subito che è diverso dagli altri e che non può fare proprio tutte le cose che il fratello maggiore gli chiede: non può andare in bicicletta con la stessa abilità con cui Giacomo salta in sella, non può fare la lotta, non farà le partite di pallone. Lentamente Giacomo scopre il significato della parola down e capisce i limiti che questa parola porta con sé; ha difficoltà ad accettare un fratello diverso e con gli amici non ne parla quasi mai. Giovanni però adora il suo fratello maggiore, lo guarda, lo emula e la sua travolgente vitalità e simpatia finirà per investire anche la vita di Giacomo. Leggendo questo bel libro ci accorgiamo di quanto sia difficile definire il confine tra la “normalità” e la “disabilità”: Giovanni non sa andare in bicicletta, ma sa ballare e sicuramente sa tutto – ma proprio tutto - sui dinosauri. Ci sono cose che non sa fare, ma tante altre le compie in maniera eccellente; lui sì che è davvero un Superoe! La storia è narrata da Giacomo in maniera leggera, divertente, emozionante e ci dimostra che la gioia di vivere dirompente di Giovanni, manifestata attraverso un codice comunicativo non sempre comprensibile a tutti, è un esempio unico di come la vita debba essere affrontata.
Carolina (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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Ultimo aggiornamento lunedì, 1 ottobre 2018
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Giacomo Mazzariol ha diciotto anni ed è nato a Castelfranco Veneto, dove vive con la sua famiglia. Nel marzo del 2015 ha caricato su YouTube un corto, The Simple Interview, girato con il fratello minore Giovanni, affetto da sindrome di Down. Da questo video nasce l’idea a Giacomo di scrivere un romanzo che racconta la storia e le avventure di due fratelli davvero speciali. Giacomo è un vispo ragazzino veneto che ama molto la sua famiglia, con un unico cruccio a cinque anni: essere in minoranza. La famiglia Mazzariol, infatti, è composta da tre femmine e lui, l’unico maschio. Figurarsi dunque la felicità quando papà e mamma gli comunicano che presto avrà un fratellino con cui finalmente poter fare giochi da maschio. Un fratellino speciale, unico, che Giacomo immagina, sogna, come un Supereroe. Quando nasce Giovanni si capisce da subito che è diverso dagli altri e che non può fare proprio tutte le cose che il fratello maggiore gli chiede: non può andare in bicicletta con la stessa abilità con cui Giacomo salta in sella, non può fare la lotta, non farà le partite di pallone. Lentamente Giacomo scopre il significato della parola down e capisce i limiti che questa parola porta con sé; ha difficoltà ad accettare un fratello diverso e con gli amici non ne parla quasi mai. Giovanni però adora il suo fratello maggiore, lo guarda, lo emula e la sua travolgente vitalità e simpatia finirà per investire anche la vita di Giacomo. Leggendo questo bel libro ci accorgiamo di quanto sia difficile definire il confine tra la “normalità” e la “disabilità”: Giovanni non sa andare in bicicletta, ma sa ballare e sicuramente sa tutto – ma proprio tutto - sui dinosauri. Ci sono cose che non sa fare, ma tante altre le compie in maniera eccellente; lui sì che è davvero un Superoe! La storia è narrata da Giacomo in maniera leggera, divertente, emozionante e ci dimostra che la gioia di vivere dirompente di Giovanni, manifestata attraverso un codice comunicativo non sempre comprensibile a tutti, è un esempio unico di come la vita debba essere affrontata.
Carolina (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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