Memorie intime seguite dal libro di Marie-Jo
Il 19 maggio 1978, con un proiettile calibro 22, Marie-Jo, la figlia venticinquenne di Georges Simenon, si uccide nel suo appartamento di Parigi. Simenon non raggiunge la capitale francese, ma si preoccupa che siano eseguite le estreme volontà della giovane, contenute in una lettera straziante trovata accanto al cadavere, in cui la giovane scrive anche : "Save me, Daddy – I’m dying – I’m lost in the space, the silence of death". Nel 1980 lo scrittore mette nero su bianco queste memorie per ricordare la figlia, ma anche per placare insieme il dolore e i sensi di colpa: da qui prende vita un affresco autobiografico davvero struggente. Dedicate alla sua perduta figlia minore, queste pagine hanno in realtà come protagonista lo stesso Simenon, in cui l'abilità di creatore di romanzi si deve necessariamente coniugare con una nuova e straziante, quasi stupefacente, cognizione del dolore.
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Ultimo aggiornamento martedì, 20 agosto 2019
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