Biblioteca San Giorgio, Pistoia


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Louisa Grace Bartolini

 

Nell'anno delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia molte sono state le pubblicazioni dedicate al Risorgimento, che prendendo spunto da una ricorrenza così particolare hanno riscoperto e riportato alla luce la memoria di fatti, luoghi, personaggi che hanno avuto un ruolo significativo nel processo che ha portato all'unificazione nazionale.

Anche a Pistoia nel 2011 abbiamo assistito all'uscita di una serie di volumi in cui studiosi locali hanno dato il loro contributo alla “riscoperta” di quel periodo storico in città e nell'intera provincia, analizzando le ripercussioni a livello locale del più ampio movimento nazionale, la partecipazione e la condivisione da parte dei pistoiesi dei nuovi ideali che si andavano affermando nell'intera penisola, e delineando i tratti di alcuni personaggi che nel Risorgimento locale ebbero un ruolo significativo e che forse sono stati, almeno in parte, dimenticati negli anni a venire.

Uno di questi volumi è Louisa Grace Bartolini di Luciano Bernardini, pubblicato dalle edizioni Via del Vento come diciassettesimo numero della collana Le streghe (la collezione dedicata a personaggi e autori pistoiesi).

Luoisa Grace nacque a Bristol nel 1818 dal facoltoso baronetto inglese Sir William Grace. Rimase nei luoghi natali fino circa all'età di dieci anni, quando dovette spostarsi con la famiglia in paesi dal clima più mite a causa di una “malattia di petto” che l'aveva colpita in tenera età. Soggiornò quindi nella Francia meridionale e in varie città italiane fino a quando, nel 1841, non approdò a Pistoia.

Nella città toscana fu ospite in un primo tempo, per alcuni anni, nel palazzo di Niccolò Puccini in Via del Can Bianco. Nel 1847 si trasferì nel Palazzo di Via della Madonna da lei acquistato, dove visse fino alla morte, avvenuta nel 1865, insieme al marito Francesco Bartolini, sposato nel 1860.

Negli anni trascorsi nella città toscana la donna, inglese di nascita ma ormai pistoiese d'adozione, coltivò le passioni e la propensione che aveva manifestato fin da bambina per le arti della pittura, della musica e della poesia, e contemporaneamente fu animatrice della vita culturale e politica della città, tanto che la sua casa fu luogo di incontro fra patrioti, liberali, letterati e intellettuali pistoiesi e non solo (basti ricordare la sua amicizia e frequentazione con Carducci).

Nelle consuete trenta pagine (o poco più) che caratterizzano i volumetti della collana Le streghe viene offerto un saggio che delinea un ritratto di Luoisa Grace, della sua vita, della sua personalità, delle sue passioni, a cui seguono cenni biografici molto dettagliati con un resoconto preciso delle opere dell'intellettuale pistoiese e una bibliografia essenziale. Il tutto corredato da un apparato iconografico molto ben curato che ci permette di apprezzare alcune opere di Luoisa Grace pittrice, oltre a immagini della donna, dei personaggi con cui è venuta in contatto e dei luoghi in cui ha vissuto.

 

Serena (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)

 

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