Libretto di risparmio
Sono passati quarant'anni da quando la giornalista Lina Sotis, rampolla della buona borghesia romana trapiantata nella "Milano da bere", pubblicava un libro che riscosse un enorme successo di pubblico: "Bon Ton", contenente consigli di buona educazione destinati ad assurgere alle glorie di un vero e proprio galateo dell'era moderna, più volte successivamente aggiornato e pubblicato (vedi). In questi quarant'anni i ricchi sono diventati più ricchi, la classe media si è impoverita, e i destini di ricchezza e buona educazione si sono tragicamente allontanati. All'epoca della crisi, la nuova eleganza è fatta di misura, accuratezza, solidarietà, risparmio e rifiuto dello spreco: tutti valori lontanissimi da quelli sbandierati in epoche per fortuna archiviate come storia passata. Niente macchinoni, niente gioielli vistosi, niente griffe. Meglio gli amici delle conoscenze. Meglio un buon libro che il ristorante di lusso, meglio fare volontariato che accumulare soldi. Indigniamoci con chi ha di più e non condivide; indigniamoci con chi non vuole cambiare: oggi è il momento di inventarsi un nuovo modo di vivere, nel quale la vera ricchezza è fatta di solidarietà, altruismo e apertura. Attraverso una sorta di "vocabolario" commentato, l'autrice - oggi alla soglia dei settanta - ci accompagna lungo un percorso di riscoperta del valore della parsimonia, della semplicità e della buona educazione, invitandoci a riempire la nostra cassaforte personale solo di ciò che non si svaluta col tempo: il sapere, il saper fare, la cultura. Una lettura da fare da soli, ma anche da condividere in famiglia o tra amici: una lettura che potrà innescare nuovi pensieri ed avviare quella piccola rivoluzione silenziosa che, forse, è l'unica in grado di farci sopravvivere alla crisi.
Stella (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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Ultimo aggiornamento giovedì, 11 settembre 2014
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Stella (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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