Leggi che ti passa. La libroterapia e i suoi effetti
La vita contemporanea, all’apparenza così piena di luce (in tutti i sensi), contiene in realtà vaste zone d’ombra, dove solo la letteratura e le arti sono in grado di penetrare; sicuramente non riusciranno a illuminarla per intero, tanto meno potranno cambiarne il connotato, ma possono aiutarci a percepirne l’estensione e la complessità, il che sarebbe già un risultato notevole.
(Corrado Augias)
Leggere per imparare, per rilassarsi, per conoscere. Ma anche per diventare persone migliori, stare meglio con gli altri o addirittura per guarire. Leggere è un ottimo esercizio per mantenere giovane la nostra mente, allargare i propri orizzonti personali, trovare un antidoto alle vicende dolorose che affliggono il nostro animo. Già gli antichi si resero conto dell’influenza che i libri esercitano sul nostro stato di salute: la porta della biblioteca di Tebe, fondata nel XV secolo a.C., era sormontata dall’iscrizione in pietra “Medicina per l’anima”. Nel 1272 in un ospedale del Cairo si facevano leggere brani del Corano come parte del trattamento terapeutico. Nella lettura gli uomini hanno da sempre cercato il conforto, l’aiuto, la serenità. E la medicina ci ha dimostrato che è vero: i libri fungono da terapia contro la depressione, l’ansia e i disturbi cognitivi e sul lato sociale promuovono sentimenti di solidarietà e accettazione del diverso. La biblioterapia è adatta a tutte le età; non solo per gli adulti, ma anche per i più giovani che vedono nella lettura una sorta di forma di prevenzione: le persone che leggono hanno una mente più plastica e dinamica, guardano dentro se stessi, sanno riconoscere i problemi ed eventualmente chiedere aiuto. La biblioterapia, nata prevalentemente negli Stati Uniti, ha conosciuto in Italia un nuovo slancio, grazie alla pubblicazione di nuovi saggi menzionati in questa rassegna.
Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno di Ella Berthoud, Susan Elderkin, Sellerio, 2016
Una piccola libreria a Parigi di Nina George, Sperling & Kupfer, 2014
La biblioteca delle emozioni. Leggere romanzi per capire la nostra vita emotiva di Carola Barbero, Ponte alle Grazie, 2012
Libroterapia. Un viaggio nel mondo infinito dei libri, perché i libri curano l’anima di Miro Silvera, Milano, Salani, 2007
Libroterapia due. Un nuovo viaggio nell’universo dei libri, perchè leggere salverà il mondo di Miro Silvera, Salani, 2012
Pillole di carta e celluloide di Fabio Galassi, Angeli, 2012
Iniziazione alla libroterapia di Manuela Racci, Edizioni mediterranee, 2010
Biblioterapia. La lettura come benessere, a cura di Barbara Rossi, Edizioni La Meridiana, 2009
Leggere. Perché i libri ci rendono migliori, più allegri e piu liberi di Corrado Augias, Mondadori, 2007
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Ultimo aggiornamento giovedì, 2 novembre 2017
La vita contemporanea, all’apparenza così piena di luce (in tutti i sensi), contiene in realtà vaste zone d’ombra, dove solo la letteratura e le arti sono in grado di penetrare; sicuramente non riusciranno a illuminarla per intero, tanto meno potranno cambiarne il connotato, ma possono aiutarci a percepirne l’estensione e la complessità, il che sarebbe già un risultato notevole.
(Corrado Augias)
Leggere per imparare, per rilassarsi, per conoscere. Ma anche per diventare persone migliori, stare meglio con gli altri o addirittura per guarire. Leggere è un ottimo esercizio per mantenere giovane la nostra mente, allargare i propri orizzonti personali, trovare un antidoto alle vicende dolorose che affliggono il nostro animo. Già gli antichi si resero conto dell’influenza che i libri esercitano sul nostro stato di salute: la porta della biblioteca di Tebe, fondata nel XV secolo a.C., era sormontata dall’iscrizione in pietra “Medicina per l’anima”. Nel 1272 in un ospedale del Cairo si facevano leggere brani del Corano come parte del trattamento terapeutico. Nella lettura gli uomini hanno da sempre cercato il conforto, l’aiuto, la serenità. E la medicina ci ha dimostrato che è vero: i libri fungono da terapia contro la depressione, l’ansia e i disturbi cognitivi e sul lato sociale promuovono sentimenti di solidarietà e accettazione del diverso. La biblioterapia è adatta a tutte le età; non solo per gli adulti, ma anche per i più giovani che vedono nella lettura una sorta di forma di prevenzione: le persone che leggono hanno una mente più plastica e dinamica, guardano dentro se stessi, sanno riconoscere i problemi ed eventualmente chiedere aiuto. La biblioterapia, nata prevalentemente negli Stati Uniti, ha conosciuto in Italia un nuovo slancio, grazie alla pubblicazione di nuovi saggi menzionati in questa rassegna.
Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno di Ella Berthoud, Susan Elderkin, Sellerio, 2016
Una piccola libreria a Parigi di Nina George, Sperling & Kupfer, 2014
La biblioteca delle emozioni. Leggere romanzi per capire la nostra vita emotiva di Carola Barbero, Ponte alle Grazie, 2012
Libroterapia. Un viaggio nel mondo infinito dei libri, perché i libri curano l’anima di Miro Silvera, Milano, Salani, 2007
Libroterapia due. Un nuovo viaggio nell’universo dei libri, perchè leggere salverà il mondo di Miro Silvera, Salani, 2012
Pillole di carta e celluloide di Fabio Galassi, Angeli, 2012
Iniziazione alla libroterapia di Manuela Racci, Edizioni mediterranee, 2010
Biblioterapia. La lettura come benessere, a cura di Barbara Rossi, Edizioni La Meridiana, 2009
Leggere. Perché i libri ci rendono migliori, più allegri e piu liberi di Corrado Augias, Mondadori, 2007
- Ultimo aggiornamento giovedì, 2 novembre 2017