Le mie vite in gioco
È il 1999 quando il diciassettenne inglese Ian Sagar chiede a un suo amico di fargli provare il motorino appena comprato. Mezz’ora dopo la vita di Sagar prende una piega da cui non può tornare indietro: una caduta, la lesione del midollo spinale, la carrozzina. Da quel momento il mondo cambia e bisogna adattarsi a una nuova realtà: Ian ci riesce e fa fronte agli ostacoli che la vita gli mette davanti con una grande forza d’animo. Il basket in carrozzina da semplice passatempo diventa un talento da coltivare poi un lavoro fonte di grandi vittorie. Ian da sette anni vive in Italia, dopo aver giocato in Inghilterra e in Spagna ed è il capitano della Briantea84 Cantù, squadra di basket in carrozzina che l’anno scorso ha vinto il campionato italiano. Scritto con il giornalista Alessandro Camagni, il libro ripercorre le tappe della vita di un campione e sfata alcuni falsi miti su disabilità e sport, senza pietismi e retorica.
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Ultimo aggiornamento giovedì, 28 febbraio 2019
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È il 1999 quando il diciassettenne inglese Ian Sagar chiede a un suo amico di fargli provare il motorino appena comprato. Mezz’ora dopo la vita di Sagar prende una piega da cui non può tornare indietro: una caduta, la lesione del midollo spinale, la carrozzina. Da quel momento il mondo cambia e bisogna adattarsi a una nuova realtà: Ian ci riesce e fa fronte agli ostacoli che la vita gli mette davanti con una grande forza d’animo. Il basket in carrozzina da semplice passatempo diventa un talento da coltivare poi un lavoro fonte di grandi vittorie. Ian da sette anni vive in Italia, dopo aver giocato in Inghilterra e in Spagna ed è il capitano della Briantea84 Cantù, squadra di basket in carrozzina che l’anno scorso ha vinto il campionato italiano. Scritto con il giornalista Alessandro Camagni, il libro ripercorre le tappe della vita di un campione e sfata alcuni falsi miti su disabilità e sport, senza pietismi e retorica.
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