La verità sull'amore
"...E il cielo roteò, roteò sopra di me, una luce opprimente. E viva... E io alzo il viso alla luce e volo verso di lei, ma non posso raggiungerla. E poi cado, precipito al suolo. E la terra si avvicina, sempre più velocemente. Ti prego! Non ancora. Ti prego, terra, aspetta. Ma la terra è qui. E io sono così molle, io su questa terra così dura..."
Questi sono gli ultimi pensieri, con cui inizia il romanzo, di un ragazzo che salta in aria nel giardino della sua casa in Irlanda mentre, per gioco, stava costruendo un razzo - secondo la versione ufficiale - o forse un ordigno per rivendicare la causa dell'IRA. La particolare tecnica stilistica, con cui l'autrice fa esprimere in prima persona le emozioni e i sentimenti dei protagonisti, coinvolge totalmente il lettore, facendogli vivere il dramma di una famiglia irlandese, e ancor di più di una donna, devastata dalla perdita improvvisa del primogenito adolescente. La disperazione per l'improvvisa morte del ragazzo porterà la madre a un passo dalla pazzia e indurrà la figlia Olivia a sacrificare parte della sua gioventù, e delle proprie ambizioni, per stare vicina ai genitori. Nonostante il dolore e altre crudeltà dovute alla guerra civile, lentamente e con grande sofferenza, la famiglia tornerà alla vita. Ci riuscirà solo grazie all'amore disperato, intenso e potente, che è il vero protagonista del romanzo e che guiderà le scelte di ognuno. Se ne Il danno, altro suo romanzo, Josephine Hart ha voluto mostrare come un'ossessione romantica possa portare all'autodistruzione un uomo di successo, stabile ed equilibrato, qui ha voluto invece esprimere un messaggio di forte speranza, narrando la storia di una felicità brutalmente interrotta e tanto faticosamente ricostruita.
Mila (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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Ultimo aggiornamento venerdì, 31 gennaio 2014
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"...E il cielo roteò, roteò sopra di me, una luce opprimente. E viva... E io alzo il viso alla luce e volo verso di lei, ma non posso raggiungerla. E poi cado, precipito al suolo. E la terra si avvicina, sempre più velocemente. Ti prego! Non ancora. Ti prego, terra, aspetta. Ma la terra è qui. E io sono così molle, io su questa terra così dura..."
Questi sono gli ultimi pensieri, con cui inizia il romanzo, di un ragazzo che salta in aria nel giardino della sua casa in Irlanda mentre, per gioco, stava costruendo un razzo - secondo la versione ufficiale - o forse un ordigno per rivendicare la causa dell'IRA. La particolare tecnica stilistica, con cui l'autrice fa esprimere in prima persona le emozioni e i sentimenti dei protagonisti, coinvolge totalmente il lettore, facendogli vivere il dramma di una famiglia irlandese, e ancor di più di una donna, devastata dalla perdita improvvisa del primogenito adolescente. La disperazione per l'improvvisa morte del ragazzo porterà la madre a un passo dalla pazzia e indurrà la figlia Olivia a sacrificare parte della sua gioventù, e delle proprie ambizioni, per stare vicina ai genitori. Nonostante il dolore e altre crudeltà dovute alla guerra civile, lentamente e con grande sofferenza, la famiglia tornerà alla vita. Ci riuscirà solo grazie all'amore disperato, intenso e potente, che è il vero protagonista del romanzo e che guiderà le scelte di ognuno. Se ne Il danno, altro suo romanzo, Josephine Hart ha voluto mostrare come un'ossessione romantica possa portare all'autodistruzione un uomo di successo, stabile ed equilibrato, qui ha voluto invece esprimere un messaggio di forte speranza, narrando la storia di una felicità brutalmente interrotta e tanto faticosamente ricostruita.
Mila (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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