La stoccata vincente
Il catanese Paolo Pizzo, schermidore italiano, vincitore della medaglia d’oro al Campionato mondiale di scherma del 2011 e del 2017 scrive con il giornalista de La Gazzetta dello sport Maurizio Nicita la sua autobiografia. Tra le pagine più emozionanti vi sono senza dubbio quelle in cui Pizzo racconta gli anni della sua malattia: è un bambino, ha solo 13 anni e viene colpito da un tumore al cervello. Il suo calvario dura un anno, durante il quale gli viene prescritto di non fare più attività sportiva e attorno a lui aleggiano brutti presentimenti. Nonostante questo il campione non si perde d’animo, avvia un percorso di guarigione e di nuovo comincia ad allenarsi sulla pedana: le stoccate vincenti sono numerose, la più importante è stata quella che ha sconfitto la malattia.
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Ultimo aggiornamento giovedì, 28 febbraio 2019
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Il catanese Paolo Pizzo, schermidore italiano, vincitore della medaglia d’oro al Campionato mondiale di scherma del 2011 e del 2017 scrive con il giornalista de La Gazzetta dello sport Maurizio Nicita la sua autobiografia. Tra le pagine più emozionanti vi sono senza dubbio quelle in cui Pizzo racconta gli anni della sua malattia: è un bambino, ha solo 13 anni e viene colpito da un tumore al cervello. Il suo calvario dura un anno, durante il quale gli viene prescritto di non fare più attività sportiva e attorno a lui aleggiano brutti presentimenti. Nonostante questo il campione non si perde d’animo, avvia un percorso di guarigione e di nuovo comincia ad allenarsi sulla pedana: le stoccate vincenti sono numerose, la più importante è stata quella che ha sconfitto la malattia.
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