La scelta di Edith
Edith Eger aveva sedici anni quando i nazisti fecero irruzione nella città ungherese dove viveva. Insieme alla sua famiglia fu condotta in un campo di internamento e quindi ad Auschwitz. Edith sopravvisse con la sorella, venne trasferita durante le marce della morte a Gunskirchen, un sottocampo di Mauthausen, e fu salvata da un soldato americano che la trovò, ancora viva, sopra un mucchio di cadaveri. Trasferitasi negli Stati Uniti dopo la guerra, ha studiato psicologia e, unendo le sue competenze professionali alla sua personale esperienza, si è specializzata nella cura di pazienti affetti da disturbi da stress post-traumatico. Un libro molto intenso che non desta interesse tanto nel campo della memorialistica, quanto in quello della psicologia: infatti è il racconto di come si possa riprendere a vivere dopo e come sia possibile superare i traumi di esperienze così devastanti.
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Ultimo aggiornamento venerdì, 3 gennaio 2020
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Edith Eger aveva sedici anni quando i nazisti fecero irruzione nella città ungherese dove viveva. Insieme alla sua famiglia fu condotta in un campo di internamento e quindi ad Auschwitz. Edith sopravvisse con la sorella, venne trasferita durante le marce della morte a Gunskirchen, un sottocampo di Mauthausen, e fu salvata da un soldato americano che la trovò, ancora viva, sopra un mucchio di cadaveri. Trasferitasi negli Stati Uniti dopo la guerra, ha studiato psicologia e, unendo le sue competenze professionali alla sua personale esperienza, si è specializzata nella cura di pazienti affetti da disturbi da stress post-traumatico. Un libro molto intenso che non desta interesse tanto nel campo della memorialistica, quanto in quello della psicologia: infatti è il racconto di come si possa riprendere a vivere dopo e come sia possibile superare i traumi di esperienze così devastanti.
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