Biblioteca San Giorgio, Pistoia


Salta i link dei verbi.

I verbi della San Giorgio.

Sei qui: La memoria dei vivi
 

La memoria dei vivi

 

È ambizioso ma riuscito questo tentativo di Rossella Milone di raccontare, attraverso tre storie di crisi, la difficoltà nella vita di scegliere per sé e per gli altri, di tenere insieme libertà e responsabilità, passato e futuro, inerzia e coraggio, istinto e raziocinio. La giovane scrittrice campana si prende il rischio di affrontare con la sua scrittura quel territorio di confine tra volontà e natura in cui ha l'origine più profonda ogni comportamento, riuscendo a illuminarlo senza dissolvere la perturbante ombra che è, in definitiva, il più imperscrutabile mistero dell'agire umano. Colpisce particolarmente in "Leucosia", il primo dei tre racconti che compongono il volume, la sorprendente maturità con cui la scrittrice, piuttosto che sfruttare la rendita di un'idea narrativa sicuramente indovinata, rinuncia sia al facile gioco della commozione sia alla rassicurante compostezza di una narrazione tutta "in sottrazione": dosa invece con sensibilità il pedale del "mettere" e del "levare", così che il rapporto tra la giovane brillante ricercatrice accademica e il marito malato viene illuminato negli aspetti più teneri, più disperanti e più crudeli, con implacabile precisione psicologica. È notevole anche il modo in cui il terzo racconto, "Il centro di niente", racconta il rapporto tra le generazioni e di ogni generazione con il proprio tempo, nonché di ogni individuo con il proprio personale equilibrio tra memoria e aspirazione alla felicità, riuscendo di nuovo a toccare le corde più profonde delle questioni dell'identità e del destino.

Martino (bibliotecario, Biblioteca San Giorgio)

Inserisci il tuo commento

Commenti

Nessuno ha aggiunto ancora un commento in questa pagina.

Feed RSS per i commenti in questa pagina | Feed RSS per tutti i commenti

 

Ad un clic da te